Libri di Lorenzo Bertucelli
Dal modernismo alla «Terza Spagna». Saggi in onore di Alfonso Botti
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 308
Il percorso di ricerca di Alfonso Botti è stato sempre contraddistinto dall’attenzione per la dimensione religiosa e per i suoi rapporti col mondo della politica. Da Urbino, dove alla scuola di Lorenzo Bedeschi ha iniziato la sua riflessione sul modernismo e sul cattolicesimo politico del Novecento, agli studi sulla Spagna contemporanea, al suo rapporto con il nazionalismo, lo spirito religioso e la modernità. Proprio su questi temi si sono confrontati gli studiosi che hanno voluto partecipare a questo volume, pensato in onore dell’amico e del maestro, ripercorrendo tematiche e suggestioni già proposte negli studi di Botti.
Alessandro Carri. Un comunista emiliano nelle storie del Novecento
Matteo Manfredini
Libro
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2018
pagine: 244
Alessandro Carri è stato un importante funzionario del Pci emiliano, ottimista per natura, dai modi gentili, la cui carriera è stata caratterizzata da una indiscutibile dose di creatività amministrativa. Carri è stato un silenzioso protagonista di cinquant’anni di storia italiana: consigliere comunale, assessore, deputato, senatore, segretario provinciale del partito, sindaco e infine convinto sostenitore dell’Ulivo e di Romano Prodi. La sua carriera è contraddistinta da un percorso personale che, nel segno della continuità, lo ha portato dalla FGCI al Partito Democratico, assieme a una inesauribile inventiva volta allo sviluppo del territorio emiliano. Nella sua vita politica e amministrativa Carri ha sempre proposto, progettato, immaginato, talvolta esagerato, con il suo stile energico e l’entusiasmo contagioso che ha conservato anche nei momenti più difficili. La biografia di Matteo Manfredini è senza dubbio un esempio di quella public history che si impegna a raccontare vite esemplari con rigore ma senza accademismo, in maniera divulgativa ma attenta al rispetto del metodo storico. La vita di Carri è, a detta dello stesso protagonista, «una testimonianza di cosa voleva dire, tanti anni fa, occuparsi di politica e dedicare la propria vita al Partito». Un frammento significativo di storia del Novecento, il secolo della politica. Prefazione di Lorenzo Bertucelli e postfazione di Graziano Delrio.
Public history. Discussioni e pratiche
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 38
Nonostante le sue contraddizioni e l'eterogeneità delle sue pratiche la Public History è riuscita a mantenere un'identità di disciplina accademica e, dopo uno sviluppo fortunato negli Stati Uniti, ha iniziato un suo percorso di internazionalizzazione, soprattutto nei paesi linguisticamente affini, trovando solo da poco uno spazio nell'Europa continentale. Nel suo sviluppo internazionale si confrontano definizioni e applicazioni variegate, con diversi percorsi nazionali alla Public History. La Public History non è una disciplina "altra" rispetto alla storia, quanto piuttosto un approccio fondato sulla priorità di portare in pubblico la storia, di mediare con il pubblico la conoscenza storica accettando una negoziazione costante con le memorie e gli sguardi altri sul passato. Il public historian è prima di tutto uno storico che condivide con la comunità scientifica i fondamenti metodologici e le acquisizioni della storiografia più avvertita. Il suo scopo è quello di riconoscere la domanda che proviene dalla società, modulare di conseguenza la propria attività e su queste basi aprire un cantiere comune, in grado di attrezzare un percorso condiviso che conduca il pubblico dal passato alla storia, dal fatto all'interpretazione, un processo collaborativo e coinvolgente che condivida interrogativi e "autorità", che si chieda cosa significhi pensare storicamente, che espliciti quanto la conoscenza del passato sia sempre una costruzione e non un ritrovamento.
All'alba della Repubblica. Modena, 9 gennaio 1950. L'eccidio delle fonderie riunite
Lorenzo Bertucelli
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2013
pagine: 323
Una vertenza sindacale. Come tante nel secondo dopoguerra italiano. In questo caso, però, restano uccisi sei scioperanti, tutti per colpi d'arma da fuoco esplosi dalle forze dell'ordine. È un dramma anche per quegli anni difficili. Un eccidio davanti ad una fabbrica, nel cuore della modernità industriale, al centro della regione rossa per eccellenza. Un evento che segna la storia d'Italia di quegli anni, eppure poco indagato dalla storiografia. Il volume ricostruisce quel conflitto di lavoro, ne indaga le conseguenze politiche e giudiziarie, il processo penale a carico dei lavoratori e la causa civile contro lo Stato. Avviene a Modena, ma non è una storia di periferia. L'Emilia è al centro dell'attenzione dei governi della prima legislatura perché ritenuta il nucleo di una possibile sovversione. I comunisti emiliani sono forti e poco disponibili alla mediazione, convinti della loro autosufficienza: il "partito nuovo" di Togliatti qui non si è ancora affermato. È una storia che si muove tra Modena e Roma, in andata e ritorno, che contribuisce a delineare le culture politiche e sociali che si confrontano negli anni del dopoguerra.
Piazze e palazzi. Il sindacato tra fabbrica e istituzioni
Lorenzo Bertucelli
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2004
pagine: 218
Storia del sindacato in Italia nel '900. Volume Vol. 4
Lorenzo Bertucelli, Adolfo Pepe, Maria Luisa Righi
Libro
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2008
pagine: 576
Questo quarto e ultimo volume della storia del sindacato in Italia nel '900, diretta da Adolfo Pepe, ripercorre tutto il periodo che va dalla fine degli anni cinquanta a tutti i settanta costituisce l'apertura di un ciclo che cambia in profondità la natura della società italiana. Qui il sindacato diviene protagonista assoluto e, in certi momenti, unico del conflitto sociale, tanto da rappresentare la principale istanza di mediazione e composizione. Nei primi due saggi del volume vengono in particolare indagati i cambiamenti sociali ed economici che precedono e seguono il grande slancio del '59-63, ricostruendo in tal modo i meccanismi dello scontro sociale che portano all'"autunno caldo" e che determinano la crescita di un nuovo soggetto sindacale unitario, in grado di proporsi come interlocutore permanente nell'ambito delle scelte di politica economica. Nell'ultimo saggio, invece, l'attenzione si sposta sulla complessità dei problemi, ancora poco indagati dalla storiografia, dei "lunghi anni ottanta" che aprono una stagione di crisi e di rinnovamento del sindacato.