Libri di Jane Hirshfield
Vieni, ruba
Jane Hirshfield
Libro: Libro in brossura
editore: Ubiliber
anno edizione: 2022
pagine: 187
Le liriche di Hirshfield, una tra le più note voci poetiche americane, aprono un varco per la riflessione e il cambiamento, invitando alla consapevolezza etica e stabilendo un delicato equilibrio. Molteplici sono i temi di questa importante antologia. Il tempo è quel borseggiatore perpetuo che agilmente se la cava con tutto, da pochi momenti indifesi a interi anni della nostra vita. Anche la malattia e la mortalità fanno la loro comparsa, forze brute che ci privano della libertà, dell'identità e alla fine della vita stessa. Ma il nostro bisogno di salvaguardare ciò che marchiamo come nostro ci espone solo a quel che ogni buddhista teme: l'attaccamento e tutte le sofferenze che ne derivano. Interessante è la risposta di Hirshfield a questa possibilità di perdita: la coltivazione di una voce poetica che combina equanimità e una tranquilla passione, per sottolineare che ciò che la pratica buddhista e la poesia insegnano, è dire di sì a tutto al livello più profondo, compreso il difficile, che si tratti di perdita, rabbia, confusione. Hirshfield cattura questa idea frase dopo frase, immagine dopo immagine, in un linguaggio al tempo stesso misterioso, sorprendente e comprensibile. Introduzione di Sara Fruner.
Ogni felicità assediata dai leoni. Testo inglese a fronte
Jane Hirshfield
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2020
pagine: 72
Nel panorama poetico contemporaneo degli Stati Uniti, Jane Hirshfield si distingue per la lingua intensa e imprevedibile che vibra tra senso e non senso, tra particolare e universale. Spiazzante, spregiudicata, libera dalla prosa quotidiana ma capace di rispettare le regole del gioco poetico. Autrice eminentemente lirica, Hirshfield esplora nelle proprie raccolte tutte le dimensioni dell'esistenza, soffermandosi sui momenti di scelta e di passaggio. Una poesia di crisi e di crescita, il cui obiettivo primario è «tentare di comprendere e approfondire l'esperienza trasformandola in parole». La poesia, infatti, ha il potere di (ri)nominare le cose e renderle nuove, a volte anche attraverso la giustapposizione inaudita di suoni e concetti. È lo strumento di indagine di una ricerca che ha bisogno di una pratica dolorosa e costante e di un'attitudine all'ascolto attivo, rivolto a persone, animali, oggetti e alla loro interazione. Ma la poesia è anche parte integrante del viaggio verso la crescita interiore, «un modo di conoscere e sentire se stessi e il mondo», simultaneamente attraverso il cuore, la mente, la voce e il corpo. Prefazione Loredana Foresta e Andrea Sirotti.