Libri di Ilaria Vigorelli
Dalla crisi dell'io nella società post-moderna
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 298
Da differenti angolazioni giunge il richiamo ad un agire personale che sia in grado di farsi cultura, di incidere sull’individuo e sul suo modo di stare nel mondo. Contributi che vogliono andare oltre la distinzione tra patologia e normalità per esplorare il territorio della possibilità realizzativa dell’umano, in cui il desiderio della persona si incarna in un corpo che non è semplice involucro, e tracciano percorsi di individuazione che permettono di affermare una propria singolarità che tuttavia non finisce in un ripiegamento narcisistico, dando vita ad una generatività di spessore sociale che apre alla sintassi comunicativa ed alla gratitudine reciproca, che tende alla bellezza e al gesto educativo, che non cede al nichilismo e non si lascia imprigionare nella patologia. Eppure, che tutto questo conosce e porta in sé, come segno della propria limitata e meravigliosa umanità.
Autorità e mediazione. Le relazioni asimmetriche nella Chiesa
Ilaria Vigorelli, Jordi Pujol, Francisco Javier Insa Gómez
Libro
editore: Edusc
anno edizione: 2023
pagine: 356
La Chiesa, Mysterium lunae, è Sacramento universale di salvezza che si esprime storicamente come una realtà gerarchicamente strutturata e porta in sé il potere di Cristo di salvare gli uomini dal peccato e dalla morte. Eppure gli uomini e le donne che la compongono devono assumere consapevolmente il rischio di una leadership che esercita il potere come mediazione tra Dio e il mondo. La fiducia attribuita alla mediazione salvifica della Chiesa è stata duramente messa alla prova dalle colpe e dagli abusi emersi negli ultimi anni nella gerarchia ecclesiastica, negli istituti religiosi e nei movimenti e istituti laicali, contribuendo al sorgere di una nuova sensibilità. Nel settimo volume della collana di Ricerche di Ontologia Relazionale (ROR) presentiamo, in collaborazione con la Facoltà di Comunicazione Sociale Istituzionale (CSI) e con il Centro di Formazione Sacerdotale (CFS) della Pontificia Università della Santa Croce, un dialogo trans-disciplinare. Ci auguriamo così di favorire, nel contesto culturale post-moderno e post-cristiano attuale, un lavoro sinergico tra le facoltà, e di identificare le ambivalenze e i rischi, insieme all'importanza e al senso, dell'esercizio delle relazioni asimmetriche nella Chiesa.
La relazione: Dio e l'uomo. Schesis e antropologia trinitaria in Gregorio di Nissa
Ilaria Vigorelli
Libro: Copertina morbida
editore: Città Nuova
anno edizione: 2021
pagine: 336
Fino al IV secolo la filosofia non si era fermata su quella che è l'esistenza personale: partita esaminando l'esterno, la natura, le cose, in seguito aveva elaborato un duplicato del mondo sensibile con un altro mondo, che di quello sensibile era l'archetipo e il modello. Senza dubbio, i dotti e i sofisti si erano occupati pure del problema umano; ma non avevano notato che il mondo interiore differisce da quello esterno in maniera essenziale, e lo avevano descritto desumendo la terminologia dal mondo della natura o da quello dell'astrazione. Quando sorsero le polemiche sulla Trinità e sul Logos incarnato, si dovette tradurre la fede degli apostoli con il linguaggio dei Greci, che era diventato il linguaggio della gente istruita, e si dovettero attribuire significati nuovi a sostanza, ipostasi, natura, persona, relazione. In tale contesto si sviluppa il pensiero di Gregorio di Nissa, che diede alla relazione il significato interiore che oggi anche noi vi attribuiamo. Insieme all'approfondimento del significato dei nomi divini di Padre, Figlio e Spirito, e quindi delle relazioni immanenti alla natura divina, egli diede significato alla dimensione interiore dell'essere umano creato a immagine di Dio: come in Dio vi sono relazioni eterne e immutabili, così nell'uomo e nella donna le relazioni acquistano la prospettiva di una dimensione che li muta interiormente, li nobilita o li appesantisce, li manipola o li divinizza. Lo studio qui presentato offre una disanima delle correlazioni presenti nel padre cappadoce tra lo sviluppo della teologia trinitaria e l'analisi dell'interiorità umana, fino a identificare un prima e un dopo rispetto alla scoperta dell'amore eterno che unisce e distingue il Padre e il Figlio nell'essenza dell'unico Dio, fino alla formulazione di un'antropologia trinitaria.
Krisis e cambiamento in età tardoantica. Riflessi contemporanei
Libro
editore: Edusc
anno edizione: 2018
La krisis si è configurata nel cristianesimo antico come il momento e il luogo della formulazione di un giudizio sulle differenze: differenze di tipo filosofico e religioso che hanno portato a mutamenti etici e culturali, ma anche sociali, politici ed economici. Riconsiderare le fonti e i modi del cambiamento epocale che ha investito il mediterraneo pagano fino a trasformarlo nella civiltà cristiana, pur nella consapevolezza della lontananza temporale, pone la questione della re-interpretazione del momento presente: si può uscire dalla constatazione negativa della fine dell’epoca moderna per cogliere il lato fecondo di un nuovo esercizio della capacità di giudicare? L’occasione è qui proposta come riscoperta del logos ut relatio, che permetta di passare da un’ontologia dialettica ad un’ontologia relazionale.
Proprietà di parola. Derrida e la metafora
Ilaria Vigorelli
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 188
La metafora è un concetto decisivo nella concezione e nel metodo di lavoro di Jacques Derrida, decisivo nella tessitura del suo linguaggio. Non solo perché la metafora è il luogo e il banco di prova privilegiato del fatto che il significante precede il significato, assicurandone il funzionamento. Ma anche perché lo stile di lavoro di Derrida consiste nel circoscrivere il significato, analizzando (de-costruendo, nel linguaggio derridiano) il luogo e le leggi della sua costituzione, che riposano non sulla trasparenza di un logos, ma sull'intreccio originario di un rimando, di una dislocazione non visibile a un colpo d'occhio. La metafora è pensata da Derrida come l'origine, come il movimento generativo del suo stesso discorso. Qui si radica l'originario articolarsi della unità e insieme del differire delle classiche opposizioni: sensibile/intelligibile, esteriore/interiore, trascendentale/empirico, tempo/spazio. "In questo giunto imprendibile, in questo grafico irrappresentabile Ilaria Vigorelli, alla scuola di Derrida, lavora a rintracciare i segni di questa azione unitiva, abissalmente sui generis, nella struttura stessa del logos occidentale" (dalla Prefazione di Gianfranco Dalmasso).
Luce da Luce. Il Concilio di Nicea 1700 anni dopo
Libro: Libro in brossura
editore: Ares
anno edizione: 2025
pagine: 136
Il concilio di Nicea rappresentò una svolta decisiva per la storia della Chiesa. Ebbe un'enorme portata che, a distanza di 1700 anni, non ha perso nulla della sua attualità. Proprio in quella lontana località dell'odierna Turchia la Chiesa formulò per la prima volta la verità che Dio è Padre, non che fa il Padre, che Gesù è il Suo Figlio eterno e che desidera soltanto amarci: una notizia liberante per l'uomo di allora come per quello di oggi, così smarrito di fronte alle crisi del tempo presente. La Pontificia Università della Santa Croce e l'Associazione "Patres" hanno concepito un articolato percorso, storico, teologico e spirituale, per far comprendere appieno la realtà e la portata di Nicea: nasce così l'idea di una mostra che ricalca la pianta basilicale del palazzo imperiale romano dove si svolse quel concilio; un segno che spiega come la fede abbia vivificato le strutture del mondo invitando il credente a irradiare la "Luce da Luce" di Cristo in ogni ambito dell'esistenza.
Neoplatonismo e teo-logia. Il IV secolo
Massimo Donà, John Milbank
Libro: Libro in brossura
editore: Città Nuova
anno edizione: 2023
pagine: 132
Il sesto volume del Dizionario Dinamico di Ontologia Trinitaria intende esplorare l’inventio della ontologia trinitaria nel secolo IV, con un’attenzione specifica sull’incontro fra l’intelligenza ecclesiale della rivelazione e quella corrente della filosofia tardoantica che ha segnato in profondità l’elaborazione della teologia patristica, il neoplatonismo. La questione di tale rapporto non può essere affrontata con pertinenza se non si fa riferimento all’“aporia del fondamento” che ha travagliato l’indagine filosofica sin dai suoi albori: l’essere è uno o molteplice? Essa si qualifica infatti per la postura tesa a includere in un unico ordine ontologico il primo principio e il mondo, senza così riuscire però a declinare persuasivamente il rapporto di unità e molteplicità. L’evento di Gesù Cristo, vissuto e interpretato nel solco dell’affermazione ebraica della trascendenza di Dio, propizia nel IV secolo un pensiero del rapporto uno-molti che, pur facendo i conti con esse, stravolge le categorie greche con lo sviluppo di un pensiero formalmente trinitario. A 1700 dal Concilio di Nicea, il volume è uno studio a più voci, al contempo storico e teoretico sull’incontro tra filosofia ed evento del Cristo e, in ultima analisi, sulla pensabilità e dicibilità dell’E/essere.