Libri di Hubert L. Dreyfus
Dal principiante all'esperto
Hubert L. Dreyfus
Libro: Copertina morbida
editore: Luca Sossella Editore
anno edizione: 2021
pagine: 129
Questo saggio scritto nel 1985 muove da una domanda tuttora decisiva: quali abilità umane possono acquisire le macchine? Per rispondere il filosofo Hubert Dreyfus parte dalla descrizione del modo in cui gli esseri umani apprendono una nuova competenza: non procedendo direttamente da un saper fare basato su una serie di regole a uno basato sull'esperienza, ma passando attraverso cinque stadi di percezione di un compito, e cinque modi di prendere decisioni. L'aspetto fondamentale di questo processo è che più si progredisce lungo la scala della competenza, minore è il ricorso alle regole e al calcolo, maggiore il ruolo della memoria e dell'intuizione: se il principiante somiglia a una macchina che segue acriticamente delle istruzioni, l'esperto è la sintesi delle facoltà intellettive umane, che fondono razionalità e creatività. Oggi che l'intelligenza delle macchine sembra farsi sempre più esperta e intuitiva, diventa prezioso rileggere questa acuta riflessione sui tratti specificamente umani dell'apprendimento.
La ricerca di Michael Foucault. Analisi della verità e storia del presente
Hubert L. Dreyfus, Paul Rabinow
Libro: Libro in brossura
editore: La Biblioteca Junior
anno edizione: 2010
pagine: 344
Il lavoro di Dreyfus e Rabinow è senza dubbio la migliore ricerca condotta sull'opera di Michel Foucault, continuamente citata e richiamata nel dibattito odierno, un punto di riferimento fondamentale per quanti si occupano di filosofia del '900. Lo stesso Foucault, solitamente restio, aveva elogiato la chiarezza e la profondità dell'indagine svolta dagli autori, coi quali negli ultimi anni del suo insegnamento, aveva instaurato una profonda consuetudine e prossimità di lavoro. La tesi principale del libro consiste nell'identificazione di uno spostamento, nella ricerca di Foucault, da una forma di analisi, influenzata dallo strutturalismo, che assegnava al discorso lo statuto di realtà autonoma, a una prospettiva di tipo genealogico, in cui l'"analitica interpretativa" muove alla ricerca dei dispositivi di potere che producono i nostri regimi di verità e le nostre forme di soggettività. Nello sviluppare tale tesi, il libro di Dreyfus e Rabinow ha il merito di descrivere cronologicamente e concettualmente le svolte, le rotture, e insieme l'unità complessiva e la linea di un pensiero che si è venuto sempre più manifestando come una delle grandi filosofie del nostro tempo, una delle più profonde "diagnosi" del nostro presente. Paul Rabinow ha continuato fino a oggi a lavorare su, e a partire da, Michel Foucault. Attualmente può essere considerato il grande erede del filosofo nello svolgimento di una "storia del presente".
Ogni cosa risplende. I classici e il senso della vita
Hubert L. Dreyfus, Sean Dorrance Kelly
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 218
Qual è il modo migliore di vivere? Di cosa è fatta l'eccellenza umana? Sono domande che gli uomini si pongono da sempre. Nell'antichità la ricerca di un significato della vita trovava una risposta grazie alla capacità di essere ricettivi a forze divine che ci trascinavano dando ai momenti ordinari della vita un tocco di meraviglia e di gratitudine. Da quando la civiltà occidentale ha cominciato ad affidarsi al potere della volontà indipendente, è andata perduta la facoltà di collegarsi con il sacro. Con la secolarizzazione è tramontato un sistema di valori chiaro e indiscutibile, ma non è detto sia venuta meno la necessità di trovare una risposta, un senso più grande che trascenda il limite dell'esistenza individuale. Prendendo in esame alcune delle opere più importanti del canone occidentale, dall'Odissea a Moby Dick, da Agostino a Cartesio a Kant, da Dante a David Foster Wallace, i due filosofi americani ci spiegano in che modo abbiamo perduto il coinvolgimento entusiastico con l'essenza fondamentale della nostra vita e ci dimostrano che, rileggendo da capo i classici, possiamo ritrovare un'aderenza appassionata all'intimo splendore e alla bellezza del mondo. Magari per accorgerci di poter fare più facilmente esperienza dell'universale dentro uno stadio sportivo che non in una cattedrale. Un libro ricco di spunti che illumina di una luce diversa la cultura, la storia, le pratiche del sacro e noi stessi. Prefazione di Gianni Vattimo.