Libri di Horace McCoy
Non si uccidono così anche i cavalli?
Horace McCoy
Libro: Libro in brossura
editore: Sur
anno edizione: 2019
pagine: 129
Hollywood, anni Trenta. Robert e Gloria sono due tra i tanti giovani che durante la Grande Depressione si riversano da ogni parte d'America nella città del cinema, in cerca di un'occasione. La loro amicizia nasce dopo un primo incontro fortuito, quando insieme decidono di iscriversi a una maratona di ballo, attratti dal premio di mille dollari e dalla possibilità di essere notati da qualche produttore a caccia di volti nuovi. Durante la massacrante esibizione, via via che le altre coppie in gara si ritirano o vengono eliminate, Robert avrà modo di conoscere a fondo Gloria, la sua lingua svelta e i modi divertenti, ma anche le sue fragilità e il malessere interiore. Alla vicenda dei protagonisti, e all'epilogo di sangue annunciato fin dalla prima pagina, fa da vivace controcanto una serie di personaggi indimenticabili: c'è Socks, l'impresario senza scrupoli, e Rocky, l'esuberante presentatore; c'è Mario, il gigantesco ballerino italiano che nasconde un passato oscuro; e poi divi e dive del cinema che fanno la loro comparsata sugli spalti, poliziotti e gangster, anziane benefattrici e donne virtuose disperatamente intenzionate a boicottare la manifestazione. Prefazione di Violetta Bellocchio.
Sarei dovuto restare a casa
Horace McCoy
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2010
pagine: 195
Hollywood, durante la Grande Depressione. Ralph, Mona e Dorothy sono arrivati dalla provincia inseguendo il sogno di sfondare nel mondo del cinema. Naturalmente il percorso è molto più accidentato di quanto si aspettassero. Hollywood li schiaccia, come un dio Moloch che finisce sempre col divorare i suoi adoratori. Il sogno dorato si trasformerà presto in un incubo di compromessi degradanti, furti, prostituzione, suicidi. McCoy si conferma un maestro nel dipingere il fallimento e il senso di impotenza che attanagliano l'individuo quando tenta di resistere al meccanismo stritolante del capitalismo anni Trenta, il più feroce e devastante mai sperimentato dalla società occidentale. Postfazione di Giancarlo De Cataldo.
Un sudario non ha tasche
Horace McCoy
Libro: Copertina morbida
editore: Terre di Mezzo
anno edizione: 2004
pagine: 219
Sportivi e politici corrotti, un medico con la morte di due ragazze sulla coscienza, un'inquietante organizzazione razzista che ricorda molto da vicino il Ku Klux Klan. Mike Dolan è un giornalista tutto d'un pezzo, e ha un solo obiettivo: portare a galla il marcio della città di Colton. Costi quel che costi. Ben presto però si renderà conto che, pur di non pestare i piedi ai potenti di turno, il suo giornale non darà mai spazio alle storie scomode che lui continua a proporre. Ma Mike è un duro, così si mette in proprio e fonda il "Cosmopolite", una rivista spregiudicata che pubblica da subito una serie di articoli-denuncia che danno fastidio a molti "intoccabili" della città. E da quel momento la vita di Dolan non sarà più al sicuro. Pubblicato prima nel Regno Unito, poi in Francia e solo successivamente e con difficoltà negli Stati Uniti, questo romanzo presenta un ritratto dell'America che, come ricorda "Thriller Magazine" è "talmente radicale (nel male) che non avrebbe mai potuto trovare qualche pazzo disposto a fargli da editore". Un libro duro e attuale, un grande classico del noir.
Non si uccidono così anche i cavalli?
Horace McCoy
Libro: Copertina morbida
editore: Terre di Mezzo
anno edizione: 2002
pagine: 121
Anni 30: in piena Grande Depressione Robert e Gloria, entrambi a Hollywood in cerca di un ingaggio, per sbarcare il lunario si iscrivono a una maratona di ballo nei pressi della spiaggia di Malibu: in cambio di vitto e alloggio i partecipanti devono danzare per giorni e giorni senza mai fermarsi, fino allo sfinimento. In palio ci sono mille dollari e, soprattutto, la possibilità di farsi notare dai produttori e dai registi che bazzicano questi eventi. La maratona attira sbandati senza quattrini e giovani in cerca di successo, e ben presto si trasforma in una vera e propria lotta per la soprawivenza, dove non c'è spazio per i sentimenti né per la pietà umana e dove tutto, anche la sofferenza, è ridotto a spettacolo per gli occhi insaziabili del pubblico. Fino all'epilogo macchiato di sangue. Una storia nera e inquietante che ricorda fin troppo da vicino la nostra epoca malata di reality show.
Un bacio e addio
Horace McCoy
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1996
pagine: 338
L'autore, dopo una serie di esperienze che sembrano costituire il tipico corredo dello scrittore americano "on the road" alla Jack London, esordiva su "Black Mask", la rivista su cui doveva nascere l'hard-boiled di Dashiell Hammett e di Raymond Chandler. Dopo essere tornato a esercitare altri lavori saltuari, nel 1933 McCoy si trasferiva a Hollywood, diventando ben presto uno dei più apprezzati sceneggiatori cinematografici. Il taglio filmico delle sue storie spiega come siano state spesso portate sullo schermo. Anche questo "Kiss Tomorrow Goodbye", uscito nel 1948, ha visto una trasposizione cinematografica di Gordon Douglas.

