Libri di Hiroki Azuma
Otaku. La cultura che ci ha trasformato in animali accumuladati
Hiroki Azuma
Libro: Libro in brossura
editore: Produzioni Nero
anno edizione: 2024
pagine: 208
Nato in Giappone e da lì diffusosi in tutto il mondo, il termine 'otaku' indica quella fascia di appassionati la cui intera esistenza ruota attorno al consumo maniacale di manga, anime, videogiochi e altri prodotti della cultura pop. In questo storico saggio, tra i più celebri della teoria critica nipponica, il filosofo Hiroki Azuma ne indaga le origini e le modalità di diffusione, per arrivare – grazie allo studio del culto sviluppatosi attorno a fenomeni quali Gundam, Neon Genesis Evangelion e Di Gi Charat – a tracciare il profilo di un nuovo soggetto, ormai protagonista della tarda modernità: l’«animale accumuladati», una forma di consumatore ossessionato dalla collezione e dalla catalogazione dei più disparati elementi presi da narrazioni sempre più stratificate, di cui la cultura otaku è al contempo avanguardia e rappresentazione terminale, anticipando l’attuale fan culture globale e gettando le basi delle cosiddette «estetiche di internet».
Generazione Otaku. Uno studio della postmodernità
Hiroki Azuma
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2010
pagine: 193
Gli "otaku" sono una cultura settoriale del Giappone contemporaneo costituita da giovani, specialmente maschi, caratterizzati da relazioni sociali rade e poco variegate e da un interesse spesso ossessivo-compulsivo nei confronti di varie forme di collezionismo: fumetti, disegni animati, figurine, modellini in vetroresina, romanzi interattivi e illustrati con protagoniste avvenenti fanciulle da conquistare. Hiroki Azuma conduce in questo libro un importante studio sugli otaku che di fatto non ha precedenti, ma il suo lavoro allo stesso tempo va ben oltre l'ambito degli studi sulle subculture, perché si serve dell'universo degli otaku al fine di tracciare un quadro molto più ampio e di estremo interesse sulla postmodernità nel suo insieme. Indicando gli otaku come la più eclatante avanguardia del mondo postmoderno, il filosofo giapponese li usa come cartina di tornasole per mostrare ciò che il futuro potrebbe riservare a fasce ben più ampie dell'umanità: Azuma, profondo conoscitore del pensiero europeo, adopera l'efficace metafora dell'"animalizzazione" dell'uomo postmoderno e annota come gli otaku siano la prima categoria umana a essersi per l'appunto "animalizzata". L'autore, attraverso riflessioni filosofiche mai disgiunte dall'analisi attenta del mondo otaku e dei prodotti culturali e merceologici che lo contraddistinguono, si pone la fatidica domanda che ne è, nel mondo postmoderno, dell'umanità degli esseri umani?

