Libri di Giuseppe Scarpa
Roma criminale. Il romanzo
Giuseppe Scarpa
Libro: Libro in brossura
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2025
pagine: 288
La Città Eterna ha un nuovo Re. Ma quanto dura la gloria nel mondo della mala? Capo degli ultras più violenti dell'Olimpico, neofascista, leader carismatico. Ma anche trafficante di droga, alto ufficiale della mala, braccio destro del mafioso più potente della Capitale. È Sandro Marinelli, il Boia. E dopo aver scalato rapidamente le gerarchie del crimine romano, ha deciso di prendersi tutto e si prepara al colpo di stato. Insieme ai lupi della sua banda, il Boia dà il via a una scia di violenze, omicidi e rapimenti per assumere il monopolio della polvere bianca in città e diventare il più temuto boss in circolazione, con il benestare della 'ndrangheta e all'insaputa di polizia e magistratura. Ma Roma non vuole padroni, e dopo l'ascesa inarrestabile per il Boia arrivano anche i problemi, i tradimenti, le vendette. La guerra. Ispirato liberamente a fatti reali, che l'autore ha seguito per anni da instancabile cronista, un romanzo di fantasia potente e angosciante che mette in scena una cruda rappresentazione della Roma criminale. «La banda del Boia viaggia spedita, il loro sogno è grande e vivo, un incubo per i nemici: il regno del male fondato tra gli ultras di Avanguardia sta inghiottendo la città.» Dal giornalista autore delle inchieste più esplosive sulla mala romana, un racconto spietato sulla criminalità che governa nell'ombra. La storia del Boia, da capo ultras a signore della coca, da boss di Roma a bersaglio numero uno di alleati e nemici.
Campo di prigionia. Diario illustrato 1943-1944
Giuseppe Scarpa
Libro: Copertina morbida
editore: Alvisopoli
anno edizione: 2016
"Bolzano - Cestokova (Polonia) 8-9 settembre 1943. Ho nella testa il rumore delle ruote in corsa sui binari. Ripenso agli ultimi avvenimenti. Mi rivedo in uscita libera, a passeggio per le vie di Bolzano mentre un civile mi ferma per chiedermi se è vero, 'Vero che cosa?', 'Che hanno firmato l'armistizio!'. Nel frattempo, la gente ha iniziato a uscire dai bar e dalle case gridando 'viva la pace, viva Badoglio'! Io rientro veloce in caserma e ci trovo lo stato di emergenza. Solliani grida 'è l'artiglieria tedesca che spara, hanno occupato la caserma, non c'è più niente da fare'. 'Gettate le armi. A terra le armi!' urla nella tromba delle scale il colonnello. Nell'atrio mi fermano due mitragliatrici tedesche puntate minacciose. Alzo le braccia. Una luce illumina la mia cintura armata di pistola a due mani me lo tolgono di dosso bruscamente. La luce si sposta sui gradi della giubba. 'Offizieren...' dice una voce rauca alle mie spalle 'Lieutenant raus!'. Uno spintone sulle spalle e mi ritrovo all'aperto... Passa di corsa una barella diretta all'infermeria..."