Libri di Giuseppe Nicoletti
Cinque pezzi facili per Mario Luzi
Giuseppe Nicoletti
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2014
pagine: 128
A cento anni dalla nascita e a quasi dieci dalla morte il nome di Mario Luzi non sembra subire quel destino di lenta ma inesorabile marginalità che non di rado coglie, subito dopo la loro scomparsa, alcuni scrittoti (non solo fra gli italiani) e anche dei più acclamati in vita. La sua poesia - che proprio negli ultimissimi decenni aveva conosciuto un rigoglioso e felice sviluppo su registri espressivi di grande e assai suggestiva novità, fin'anche strutturale - continua a parlarci e ad essere evocata appassionatamente, e dunque la sua voce (la "voce" di quella straordinaria scrittura) non sembra paventare che la propria eco possa attutirsi negli anni avvenire. L'autore di questo libretto ha inteso ricordare l'occasione anniversaria raccogliendo i suoi sparsi contributi critici sulla poesia di Luzi, spinto tuttavia anche da un moto grato di affettività testimoniale. Ma è soprattutto l'ammirazione per l'opera e la figura del poeta a motivare l'iniziativa editoriale: Luzi - in Italia e a Firenze in particolare - è stato in questi anni una presenza rilevante non solo nell'ambito delle attività culturali (letterarie e non) ma pure come riferimento e modello, per più generazioni, di impegno intellettuale e di etica civile.
Microbiologia medica
Giorgio Poli, Giuseppe Cocuzza, Giuseppe Nicoletti
Libro
editore: UTET
anno edizione: 1993
pagine: 776
Con gli occhi chiusi
Federigo Tozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2002
pagine: 208
Scritto al più tardi nel 1913, ma pubblicato solo nel 1919, "Con gli occhi chiusi" è il racconto di una promessa di felicità irrealizzata e brutalmente tradita, la storia di una proprietà in rovina e di un amore sventurato, quello tra Pietro, giovane debole e insicuro, onesto ma ingenuo che finisce vinto dagli uomini e dalle cose, e Ghisola, figura di donna magnificamente ritratta nell'ambiguità dell'affetto e dell'inganno. La cecità cui il titolo allude, metafora del rifiuto di una visione atroce e intollerabile, non è solo del protagonista ma di tutti i personaggi, nessuno dei quali sa uscire dalla propria sofferenza e aprire gli occhi sulla realtà degli altri. Pioniere nel sondare le zone oscure della psiche umana, Tozzi compone una intensa ricognizione del profondo e della nevrosi ricca di suggestioni autobiografiche, con una narrazione asciutta, essenziale, a tratti violenta, illuminata da un vigoroso lirismo capace di cogliere la pena e l'angoscia del vivere. Introduzione e note di Giuseppe Nicoletti.
Foscolo
Giuseppe Nicoletti
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2006
pagine: 376
Bibliografia foscoliana
Giuseppe Nicoletti
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Mondadori Education
anno edizione: 2011
pagine: 656
La "Bibliografia foscoliana", in 2 volumi, viene a completare l'Edizione Nazionale delle "Opere" di Ugo Foscolo pubblicata dalla casa editrice Le Monnier a partire dal 1951 e si configura come uno strumento al servizio degli studiosi del poeta dei "Sepolcri". La principale novità consiste nella primaria partizione tematica (da Guide bibliografiche per un primo orientamento, a La critica dei contemporanei, da Studi critici sulla formazione veneziana e le poesie giovanili a Rapporti e paralleli con altri scrittori, ecc.), a sua volta organizzata al suo interno in senso cronologico, mentre un ricco apparato di indice permette un facile orientamento tra le migliaia di titoli citati. Il secondo tomo raccoglie testi volti a documentare la prima ricezione dell'opera foscoliana, che, coprendo l'arco cronologico 1809-1850, ne dimostrano l'immediata fortuna europea. Chiude il volume la postfazione di Giuseppe Nicoletti "Della varia fortuna del Foscolo", scrittore e personaggio, nell'Italia preunitaria.
Cronache letterarie dal Granducato di Toscana (1740-1860)
Giuseppe Nicoletti
Libro
editore: Scuola Normale Superiore
anno edizione: 2012
pagine: 325
Parini
Giuseppe Nicoletti
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2016
pagine: 237
Pochi scrittori della nostra più alta tradizione sono stati oggetto, come Giuseppe Parini (1729-1799), di valutazioni e giudizi fondati su un sistema di opposizioni in apparenza inconciliabili: tra letteratura e poesia, tra edonismo e moralismo, ragione e sensibilità, Arcadia e Illuminismo, e perfino tra riformismo e rivoluzione. Il percorso di vita del "milanese" Parini dedito in gran parte al lavoro letterario, alla scuola e alla "pubblica felicità" dei suoi concittadini e dunque, all'apparenza, un percorso ordinario, tutt'altro che avventuroso - viene ricostruito, in un fitto dialogo con le sue opere (in particolare il Giorno e le Odi), sullo sfondo storico-politico nel quale egli visse. Nel secondo Settecento, infatti, a Milano, dapprima sotto l'egida moderata dell'imperatrice Maria Teresa, poi sotto quella più imprevedibile ma dirigistica del figlio Giuseppe II, si assiste a un processo di profondo rinnovamento non semplicemente del quadro economico-sociale o delle istituzioni dello Stato, ma anche degli orientamenti culturali generali. In questo nuovo profilo, che fra l'altro tiene conto dell'ingente messe di edizioni e di contributi critici dedicati al Parini in questi ultimissimi decenni, si fa il punto sull'intera produzione dello scrittore, attraverso un esame attento del suo inconfondibile stile poetico e una valutazione approfondita delle sue idee e della sua posizione di letterato "impegnato"...
Bilenchi e compagni
Giuseppe Nicoletti
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2018
pagine: 238
I compagni di Romano Bilenchi di cui si parla nella seconda parte di questa raccolta di studi non sono militanti politici o scrittori a lui coevi, magari campioni di un certo engagement postbellico, ma dei veri artisti figurativi: sono i pittori che l'autore del "Conservatorio di Santa Teresa" ha più amato e frequentato in vita, a partire da Mino Maccari, il 'mitico' fondatore del «Selvaggio» e poi Rosai e quindi i più giovani, Nino Tirinnanzi, Venturino Venturi e fino a Enzo Faraoni, scomparso solo di recente; insomma una cerchia di sodali ricordati in alcune memorabili pagine del suo magnifico "I silenzi di Rosai", il brano centrale di uno dei suoi libri più fortunati, "Amici". Ma è alla narrativa e alla prosa dello stesso Bilenchi che il libro dedica nella sua prima parte una serie di saggi, e vuol esser questo il suo titolo di maggior merito, anche perché ne sono oggetto le opere più significative dello scrittore di Colle Val d'Elsa e cosi, oltre al romanzo maggiore, il Conservatorio appunto, i suoi celebri racconti, fra i quali spiccano "Anna e Bruno" nonché la trilogia della "Siccità", della "Miseria" e del "Gelo", ormai da considerare capitoli di un vero e proprio romanzo cui l'autore volle conferire un titolo quanti altri mai suggestivo e intenso, "Gli anni impossibili".
Scritti dispersi. Edizione postuma dalle carte di Carlo Cordié
Ottone Rosai
Libro: Libro in brossura
editore: Polistampa
anno edizione: 2018
pagine: 560
Pubblicati qui per la prima volta in una raccolta unitaria, secondo il progetto di edizione – mai portato a termine – curato dal critico Carlo Cordié (1910-2002), gli Scritti dispersi documentano il lungo cammino letterario di Rosai, dagli esordi con «Lacerba» nel 1914 fino agli ultimi giorni di vita. Sono articoli, brevi saggi di critica sia artistica che letteraria, cenni autobiografici, abbozzi narrativi in vernacolo fiorentino. I ricordi personali si intrecciano inevitabilmente con la storia d’Italia e con quella di Firenze, dal sodalizio con Soffici all’adesione al Futurismo e allo Strapaese di Maccari, quindi l’esperienza come ardito nella Grande Guerra e come squadrista durante il Ventennio. L’anima irrequieta fa da contraltare a quella più lirica, tra spunti critici e auto-critici e preziosi cammei dedicati a figure quali Filippo Tommaso Marinetti o Andrea Palazzeschi.
Attraverso il Novecento. Studi e interpretazioni
Giuseppe Nicoletti
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2020
pagine: 220
Se un elemento distintivo può essere intravisto in questa raccolta di studi novecenteschi esso risiede nella proposta e quindi nella descrizione di episodi di “sociabilità” intellettuale di cui il secolo ormai trascorso è stato testimone forse assai più di ogni altro fino ad oggi. Nel segno e sotto l’egida della migliore letteratura e della critica più intelligente e penetrante, studiosi del giure come Piero Calamandrei, artisti figurativi come Italo Cremona, musicisti come Luigi Dallapiccola e intellettuali in genere si sono sentiti spesso attratti e partecipi di un clima e talvolta perfino di un progetto che metteva in relazione la propria, specifica disciplina o arte con la scrittura letteraria, nonché con i modi di aggregazione che i letterati hanno posto in essere in questo stesso secolo al fine di promuovere e dare un senso alla propria presenza nella società. Nel volume, pertanto, possono trovarsi esemplificati o soltanto richiamati esempi non poco significativi di tali forme di integrazione fra le arti e i saperi e, in una con questi esempi, compaiono letture critiche più mirate e circostanziate su opere di scrittori del secondo Novecento (Calvino e Volponi). Nella seconda parte del libro, insieme con uno studio su un periodico futurista della seconda “ondata” come « L’Italia futurista », indagata nei suoi rapporti con il surrealismo francese, vengono rivisitate criticamente opere e personalità di una tradizione letteraria che ha visto Firenze nei primi decenni del Novecento al centro dell’interesse nazionale: sono prese in esame opere ampiamente accreditate dai canoni correnti della storiografia più aggiornata come Sorelle Materassi di Aldo Palazzeschi, così come titoli restati stranamente ai margini della ricerca e delle analisi di critici e studiosi ed è il caso dei Racconti lontani di Alessandro Bonsanti.
Ugo Foscolo. Scrittura, critica, fortuna
Giuseppe Nicoletti
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2023
pagine: 176
Studioso assiduo del Foscolo, Giuseppe Nicoletti raccoglie in questo volume una serie di studi e interpretazioni attinenti ora a testi poetici dell'autore dei Sepolcri, ora alla sua singolare attività di critico e storico della letteratura, e infine e soprattutto relativi alla sua straordinaria fortuna critica. Nell'ampio pelago della critica foscoliana anche la più nuova, gli studi qui proposti si segnalano per il tentativo di aggiornare la discussione su alcuni aspetti di un'opera così fortemente articolata e ciò alla luce dei più recenti contributi che qui vengono discussi e, nel caso, criticamente utilizzati almeno per quelle che risultano le proposte più convincenti. Nella convinzione che tutto (proprio tutto) quello che Foscolo ha lasciato ai posteri in forma di scrittura mantiene una sua inconfutabile e spesso ammirevole ragion d'essere, che è poi uno dei caratteri indispensabili a definire uno scrittore di genio e dunque a vedergli riconosciuta l'etichetta di classico.