Libri di Giuseppe Cardamone
Sortilegio e delirio. Psicopatologia delle migrazioni in prospettiva transculturale
Michele Risso, Wolfgang Böker
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2025
pagine: 216
Apparso per la prima volta in tedesco nel 1964, questo libro viene oggi pubblicato in italiano per la terza volta, dopo le edizioni del 1992 e del 2000. È l'opera di due psichiatri impegnati nella cura di pazienti emigrati in Svizzera dal Mezzogiorno d'Italia negli anni Cinquanta del Novecento. Con sensibilità non usuale per la medicina ufficiale, i due autori s'interrogano sull'intricato rapporto tra interpretazione e cura del disagio mentale di ambito psichiatrico e interpretazione e cura dello stesso disagio secondo il sistema magico-religioso nel quale i loro pazienti sono nati e cresciuti, un mondo a cui gli studiosi si avvicinano attraverso l'opera dei maggiori antropologi del tempo, tra cui Ernesto De Martino. In tal senso il dialogo tra sapere psichiatrico e sapere antropologico si presenta non tanto come un'astratta opzione teorica, ma come una vera e propria necessità per la comprensione e la cura del disagio psichico dei migranti. Si ripresenta al lettore italiano questo libro ormai introvabile per due diverse ragioni: perché è una pietra miliare degli studi etno-psichiatrici internazionali e perché individua problemi che per certi versi si ripropongono nell'Italia di oggi, passata da paese di emigrazione a paese di immigrazione.
Già visto tre volte. Una trilogia nomade
Salvatore Inglese, Giuseppe Cardamone
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 1192
Il cofanetto riunisce i tre volumi di Déjà Vu (Tracce, Laboratori, Complementi) della collana EXU. Nel loro complesso i capitoli offrono il percorso di ricerca degli autori lungo oltre tre decenni e disegnano un’Etnopsichiatria critica capace di intervenire nel dibattito internazionale intorno ai rapporti tra salute mentale e mondi culturali. Questo confronto si svolge a cavallo di due secoli ed entra in questo terzo Millennio caratterizzato dal sommovimento di intere aree geoculturali e delle entità politiche nazionali, col conseguente spostamento di interi blocchi sociali. Le popolazioni si ritrovano spinte all’esodo, frantumate dalla diaspora per le ragioni più crude e confrontate con universi già abitati e costruiti secondo regole ignote. Negli ambienti di vita di tali universi le cose sono disposte a rovescio e i migranti vi sollevano istanze essenziali e indifferibili. Questa trilogia illustra le esperienze e fabbrica gli strumenti per una nuova prassi etnopsichiatrica nei servizi di salute mentale, in grado di riattivare il dialogo multidisciplinare finalizzato alla migliore coesistenza multiculturale e intercomunitaria tra le popolazioni ospitanti e quelle migranti.
Déjà vu. Laboratori di etnopsichiatria critica. Volume Vol. 3
Salvatore Inglese, Giuseppe Cardamone
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 392
Con questo terzo volume dell’antologia Dèjà vu si completa, dopo dodici anni (nel 2010 viene pubblicato Déjà vu. Tracce di etnopsichiatria critica, nel 2017 - Déjà vu 2. Laboratori di etnopsichiatria critica) l’esplorazione tematica intorno ai fondamentali e alle applicazioni dell’etnopsichiatria generale, necessariamente critica. I testi qui raccolti raggiungono la stazione più avanzata delle piste battute da Piero Coppo, Georges Devereux e Tobie Nathan in mondi geoculturali storicamente esposti a mutazioni incessanti e imprevedibili. L’impegno disciplinare presente in questi “laboratori” è stato innervato da una rete vitale che ha attivato connessioni creative con le sorgenti internazionali della clinica transculturale. L’opera complessiva affonda le proprie radici in una matrice collettiva risultante dall’alleanza ideale anche con le schiere più emancipate della riforma basagliana. Grazie a questa affinità originaria e nel contesto originale della realtà istituzionale italiana, è stato promosso l’ascolto delle soggettività antropologiche e culturali incarnate nei popoli dell’altrove ormai trapiantati nelle società euroccidentali.
Djon djongonon. Psicopatologia e salute mentale nelle società multiculturali
Giuseppe Cardamone, Salvatore Inglese, Sergio Zorzetto
Libro
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 256
Ripensare le schizofrenie. Un dibattito italiano
Giovanni Tagliavini, Giuseppe Cardamone
Libro
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 208
Déjà vu. Laboratori di etnopsichiatria critica
Salvatore Inglese, Giuseppe Cardamone
Libro: Libro rilegato
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 416
Il volume raccoglie i risultati dei laboratori tematici sulla psicopatologia delle migrazioni per disegnare un rinnovamento dell’etnopsichiatria, in tempo reale e progressivo. Questi saggi hanno “già visto” e indagato le principali linee problematiche (antropologiche, psicologiche e sociali) tracciate dall’alterità culturale viaggiante sulla scia delle migrazioni internazionali di massa. Da oltre un trentennio gli autori considerano questo incessante movimento planetario di popoli quale fenomeno decisivo, strutturale e dinamico, per la storia globale di lungo periodo. Si consegna ai lettori un’attività di ricerca, intensa e ancora in corso, disseminata in molteplici contesti editoriali e operativi, dove ha cercato di proporsi come istanza creativa, soprattutto nelle sfere disciplinari della psicologia e della psichiatria, a fronte dei problemi, dilemmi e contraddizioni sollevati da relazioni interculturali ineludibili oltre che, spesso, conflittuali. La tensione critica contenuta in questo volume tenta di trasmettere l’effetto di “perturbazione cognitiva” che costituisce la qualità profonda dell’etnopsichiatria generale congegnata da Georges Devereux e sviluppata da Tobie Nathan.
Déjà vu. Tracce di etnopsichiatria critica
Salvatore Inglese, Giuseppe Cardamone
Libro
editore: Colibrì Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 352
Presenze. Migranti e accesso ai servizi socio-sanitari
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2005
pagine: 320
Tra i mutamenti più significativi indotti sul sistema sociale e istituzionale dei paesi meta di immigrazione vi è il modo peculiare attraverso il quale si strutturano le interazioni tra i cittadini migranti da un lato e i servizi socio-sanitari dall'altro. L'obiettivo del volume è quello di fare luce sulle relazioni intercorrenti tra processi migratori e accesso alle cure. Da anni a Prato è in corso una pratica clinica e una riflessione teorica sul tema della salute mentale dei migranti. A partire da questa esperienza, il testo richiama l'attenzione sulla questione dell'accesso intesa sia come descrittore qualitativo dell'attività dei servizi stessi, sia come indicatore dei processi e dei percorsi d'integrazione.