Libri di Giulio Angioni
Sulla faccia della terra
Giulio Angioni
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2017
pagine: 232
Una notte di luglio del 1258, Mannai Murenu, giovane garzone di vinaio, si ritrova morto e sepolto nella presa e distruzione della città di Santa Gia da parte dei pisani. Settant’anni dopo invece racconta di come si salva e poi con altri si rifugia in un’isoletta dello Stagno di Cagliari, già lebbrosario e adesso sgombra, dopo che i lebbrosi sono stati catapultati a infettare la città assediata. Inizia così la narrazione delle molte avventure di un gruppo di rifugiati nell’Isola Nostra: oltre a Mannai, due sediari, Paulinu servo allo scriptorium di un convento, Vera donzella nobile, Akì schiava persiana, il vecchio ebreo Baruch, tre soldati tedeschi di ventura, Tidoreddu pescatore dello Stagno, il cane Dolceacqua, poi il fabbro bizantino Teraponto e altri fino a oltre un centinaio. Nei guai della guerra si fingono lebbrosi, così protetti dal terrore del contagio. Inventano una vita di espedienti, protagonisti lo Stagno e la voglia di viverci liberi, in una grande avventura collettiva.
Libello contro gli incendiari
Giulio Angioni
Libro: Libro rilegato
editore: Condaghes
anno edizione: 1993
pagine: 48
I pascoli erranti. Antropologia del pastore in Sardegna
Giulio Angioni
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1989
pagine: 296
La casa della palma
Giulio Angioni
Libro
editore: Avagliano
anno edizione: 2002
pagine: 216
Cosa ci torna a fare alla casa di suo padre e al paesello il maestro di coro protagonista di questo libro? Non lo sa bene neanche lui. Sicuramente per scansare il futuro, ridotto a minaccia. E invece qui è costretto subito a fare i conti col passato: non solo per decidere il destino della Casa della Palma, non solo per capire com'è finito suo padre, che dopo tanti anni scopre morto di mala morte, ma anche per sapere chi era quest'uomo, e chi siano lui stesso e il mondo dov'è nato e cresciuto per diventare adulto altrove.
Sardegna. Un'isola per tutte le stagioni
Giulio Angioni, Caterina Lilliu, Domenico Ruiu
Libro
editore: Edizioni Della Torre
anno edizione: 2000
pagine: 128
Pratiche e saperi. Saggi di antropologia
Giulio Angioni, Maria Gabriella Da Re
Libro
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2003
pagine: 168
Anninnora
Giulio Angioni
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2017
pagine: 400
«I poeti si sentono speciali/ e forse hanno ragione,/ risvegliano ovvietà che per noi tutti/ sonnecchiano in penombra» scrive Angioni in questa sua raccolta dal titolo sardo antico e misterioso di Anninnora, come a volerci informare della sua poetica, e ne conclude che: «Si pretende speciale/ il poeta, che forse lo sarà/ ogni volta che arrivi all'umiltà/ di farci riscoprire il più normale/ come una sorprendente novità». Ma nel far ciò, il poeta va «in cerca di soccorso e di compagni/ di gioia o di sventura: la sorpresa/ bella o brutta/ così magari cresce/ si rischiara trascesa/ quando riesce/ (come dicono più filosofie/ e ancora più teologie,/ estetiche e semiologie)/ in dimensioni insospettate/ e sovrumane dismisure». Dunque i poeti «Non sono eccezionali,/ la vita è eccezionale, ci sorprende/ specie col risaputo/ di nascere e amare e morire». I poeti «si lasciano sorprendere di più».
Doppio cielo
Giulio Angioni
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2010
pagine: 176
Ha vent'anni Luisu quando dalle dolci colline della contadina Fraus il padrone lo spedisce in groppa al puledro Baieddu nella città che Mussolini s'è inventato intorno all'industria estrattiva del prezioso carbone sardo. Ignaro, anche se scosso da un brutto sogno premonitore, Luisu è atteso da una vita di miniera, sotto un cielo diverso da quello che ha conosciuto nella sua vita campestre: la volta nera del Pozzo Uno. Stesso destino spetterà al suo cavallo, convertito in bestia da traino per cunicoli asfittici. Però Carbonia e le sue miniere, accettate da Luisu con rassegnazione, sono anche un mondo che raccoglie disparati pezzi di mondo. Nel male, come il capo mezzo teutonico che pare sempre spuntare dal nulla o le insidie del lavoro in miniera; e nel bene, come Dondi il toscano lì confinato perché sovversivo, come l'amore da scoprire quando si torna ai pochi svaghi sotto il cielo di su. Per questo "Doppio cielo" è un perfetto romanzo di formazione, ma dai risvolti imprevedibili, ed è appunto un romanzo su altri "doppi", sulla conoscenza dell'altro, della convivenza/conflitto fra più culture, e soprattutto del "doppio", per non dire del multiplo, che sta dentro ognuno di noi.
Sulla faccia della terra
Giulio Angioni
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2015
pagine: 155
Una notte di luglio del 1258, Mannai Murenu, giovane garzone di vinaio, si ritrova morto e sepolto nella presa e distruzione della città di Santa Gia da parte dei pisani. Settant'anni dopo invece racconta di come si salva e poi con altri si rifugia in un'isoletta dello Stagno di Cagliari, già lebbrosario e adesso sgombra, dopo che i lebbrosi sono stati catapultati a infettare la città assediata. Inizia così la narrazione delle molte avventure di un gruppo di rifugiati nell'Isola Nostra: oltre a Mannai, due sediari, Paulinu servo allo scriptorium di un convento, Vera donzella nobile, Akì schiava persiana, il vecchio ebreo Baruch, tre soldati tedeschi di ventura, Tidoreddu pescatore dello Stagno, il cane Dolceacqua, poi il fabbro bizantino Teraponto e altri fino a oltre un centinaio. Nei guai della guerra si fingono lebbrosi, così protetti dal terrore del contagio. Inventano una vita di espedienti, protagonisti lo Stagno e la voglia di viverci liberi, in una grande avventura collettiva.