Libri di Giulia Spada
Casa Dho Casa aperta
Libro: Libro in brossura
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2021
pagine: 96
Questo libro raccoglie i risultati di due laboratori e di un cantiere di socioanalisi narrativa sui dispositivi pedagogici di una comunità residenziale educativa per ragazze con difficoltà familiari svoltosi tra l’estate del 2018 e del 2020 a Seveso. Alla ricerca hanno partecipato alcune residenti della comunità educativa Villa Dho Casa Aperta, una parte del gruppo delle operatrici e delle responsabili e infine ragazze e ragazzi sotto i diciotto anni che frequentano per mandato istituzionale anche il centro diurno annesso alla comunità residenziale. Dalla ricerca è emerso un mosaico di dispositivi tutti in interconnessione tra di loro, che sembrano mettere in crisi la pedagogia dell’ascolto, dell’incontro e dell’accoglienza immaginata dalle fondatrici della comunità. Crisi collegata, in gran parte, alla sovradeterminazione psichiatrica che investe le istituzioni per minorenni. L’auspicio di questa ricerca è quello di ricollocare l’ascolto in una dimensione di scambio e reciprocità, una necessità radicale, se si vuole favorire la possibilità delle ragazze e dei ragazzi di essere parte attiva del proprio percorso di vita.
Sono morto come un vietcong. Leucemie di guerra
Giulia Spada
Libro: Libro in brossura
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2020
pagine: 128
"Sono morto come un vietcong" è un viaggio nella Sardegna contemporanea militarizzata e colonizzata da eserciti di tutto il mondo, che scelgono i suoi Poligoni per testare le armi utilizzate nei vari teatri di guerra della Terra. La voce narrante è il padre dell’autrice, un professore di scuola media in un piccolo centro nel sud dell’Isola, che racconta capitolo dopo capitolo ciò che accade intorno a lui: persone che muoiono di leucemie e tumori, animali che nascono deformi, l’attività della base militare vicina al paese. L’autrice sceglie la forma del racconto per sollecitare una parola sociale intorno agli orrori della guerra in casa nostra, e nello specifico per offrire un ribaltamento di sguardo e riflettere sul fatto che in questi luoghi non si muore solo di leucemie o tumori, ma di guerra, e che dunque chi rimane sono orfani, orfane, vedovi e vedove di guerra. Prefazione di Marilina Rachel Veca.
La porta del mare. Socioanalisi narrativa dei dispositivi di gestione neocoloniale dei migranti
Libro: Libro in brossura
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2018
pagine: 96
I risultati di un cantiere di socioanalisi narrativa sulle esperienze lavorative all’interno di alcune delle istituzioni per richiedenti asilo e protezione umanitaria, svoltosi nel 2017 a Milano, a cui hanno partecipato operatori e operatrici che lavorano all’interno di queste strutture di “accoglienza” e che aderiscono al collettivo autogestito Laboratorio Torri di Babele. Dalla ricerca emerge che il circuito istituzionale, che inizia con la porta del mare, è caratterizzato dalla presenza di istituzioni totali a impronta coloniale che lavorano all’assoggettamento delle persone “ospitate”. Un’orma che è anche retaggio del passato coloniale europeo e italiano. Il cantiere narra diversi momenti conflittuali fra l’immaginario di accoglienza promosso da questo gruppo di operatori e operatrici, che si basa sul rispetto dell’autonomia e dell’autodeterminazione dei migranti, e le visioni istituzionali sintetizzabili nel motto: “Bisogna insegnar loro come si vive in Italia”. Auspichiamo che la ricerca fornisca strumenti utili per orientarsi e contrastare la situazione attuale, attraverso un immaginario che concepisca il muoversi e il sostare sulla Terra come un processo autodeterminato.
Cinque globuli rossi
Giulia Spada, Luigi Spada
Libro
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2016
pagine: 144
La malattia è relazione in quanto esperienza. Il malato, dovendo rinegoziare se stesso nelle sue abitudini sociali e comunitarie, deve necessariamente fare un lavoro sui legami. Luigi, costretto in una stanza sterile, scrive alla figlia tredicenne attingendo ai personaggi della letteratura che li accomunano in quel momento e, reinventando se stesso, disegna il mondo che lo circonda. I protagonisti delle sue vignette – il malato, le persone che gravitano intorno a lui, il televisore, il frigo, le apparecchiature mediche – commentano la vita fuori dall'ospedale, le notizie del telegiornale, i fatti della politica interna ed estera. Giulia, che quelle lettere e quelle immagini riceve, in uno scambio di energie che si avvale di molti salti mortali per superare le barriere asettiche della distanza, impara a conoscere l’esperienza prima della malattia e poi della morte. Nel suo percorso di vita l’elaborazione personale si fa sociale e culturale, indirizzandone il cammino professionale.
Quando si vuole. Boschi, banditi, progetti e carceri
Annino Mele, Giulia Spada
Libro
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2016
pagine: 128
Il testo è diviso in due parti. La prima concerne la tematica ambientale, la seconda il carcere. Entrambi sardi, sulle problematiche specifiche della loro terra - in particolare la salvaguardia del patrimonio boschivo e la tradizione di allevamento di suini allo stato brado - gli autori propongono anche indirizzi di orientamento, corredati da progetti dettagliati. Riguardo al carcere, essi presentano la situazione delle nuove strutture costruite in Sardegna sia dal punto di vista delle loro speculari esperienze dirette l'uno dentro e l'altra in visita - sia le inchieste giornalistiche prodotte dall'Associazione Socialismo Diritti e Riforme. Attingendo alla loro fantasia, immaginano una riqualificazione del Buoncammino di Cagliari e, rifacendosi alla loro esperienza personale, ci portano dentro alle dinamiche istituzionali attuali delle moderne prigioni. E infine ci chiedono di mettere un poco della nostra volontà per portare cambiamenti che restituiscano dignità alla terra e agli esseri umani che la abitano.