Libri di Giovanni Bernardini
Silvano Bambagioni. Storia del banchiere cattolico di Prato
Giovanni Bernardini
Libro: Libro rilegato
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 368
Questa è la storia di un cattolico cresciuto nella piccola città di Signa, in provincia di Firenze. Figlio di un commerciante di pollame e di una contadina, primo di cinque fratelli, diventò un protagonista della vita economica, imprenditoriale e politica del distretto industriale della lana più importante d’Italia: la vicina Prato. Laureatosi in Scienze Politiche alla Facoltà “Cesare Alfieri" di Firenze, si iscrisse giovanissimo all’Azione Cattolica e alla Democrazia Cristiana. Sindacalista della CISL, diventò un manager nell’ambito dei trasporti e fu chiamato, come proposto, alla guida della Misericordia di Prato. Nominato alla presidenza della Cassa di Risparmi e Depositi di Prato dal 1971 al 1986, contribuì in modo decisivo allo sviluppo economico e alla modernizzazione delle industrie pratesi. Tutta la sua esperienza di vita e professionale ha avuto come presupposto il bene della comunità, senza mai tradire la sua ispirazione ideale, anche come banchiere, cristiana e democratica. Prefazione di Giovanni Pallanti.
Altri giorni, altri racconti
Giovanni Bernardini
Libro: Libro in brossura
editore: Argo
anno edizione: 2009
pagine: 128
I bruchi ovvero «il ragazzo in fondo al mare»
Giovanni Bernardini
Libro: Copertina morbida
editore: Manni
anno edizione: 2008
pagine: 160
Fuga dalla notte
Giovanni Bernardini
Libro
editore: Manni
anno edizione: 2010
pagine: 96
«Questi racconti non presentano alcuna visione pessimistica e "gotica" della vita e della morte. Il libro sviluppa una tesi già esplicitata nell'exergo, ripreso da Grochowiak: la scrittura cura le ferite e, scrivendo, anche la morte è lontana come lo è nell'infanzia. Alla fine, è l'autore che dà la chiave di lettura della "filosofia" presente nei racconti: l'immortalità è nei libri. La morte è sconfitta dalla scrittura. Quando parla di questo, Giovanni Bernardini parla di se stesso, di ogni scrittore, di ogni libro in cui sono depositate la nostra esistenza e la nostra anima». (Giovanni Invitto)
Parigi 1919. La Conferenza di pace
Giovanni Bernardini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2019
pagine: 174
Organizzata a Parigi nel 1919 fra i vincitori della Grande Guerra, la Conferenza di pace aveva lo scopo di ridisegnare la cartina geopolitica dell'Europa e di parte del mondo. Molto si è discusso sulle speranze e le delusioni che essa generò, sulla mancata corrispondenza tra i proclami di principio e la Realpolitik delle soluzioni, e soprattutto sulle sue conseguenze di medio e di lungo periodo, dall'ascesa del nazionalsocialismo alla crisi odierna in Medio Oriente. Il libro colloca gli eventi nel loro contesto storico originale, segnato dal crescente dissidio tra i vincitori, offrendo al lettore gli strumenti necessari a comprendere quanto e in che modo il processo di pace abbia influenzato gli sviluppi globali dei decenni a venire.
Il tempo della memoria
Giovanni Bernardini
Libro
editore: Manni
anno edizione: 2013
pagine: 112
Dieci racconti organicamente collegati come quadri o capitoli o meglio tasselli di un unico mosaico della vita dell'autore che narra di sé dalla giovinezza a oggi. Gli studi, le amicizie, gli amori, le pagine drammatiche della guerra e infine scorrono i pesanti giorni della vecchiaia.
Registrazione di futili accadimenti. Il telefono
Giovanni Bernardini
Libro
editore: Negroamaro
anno edizione: 2013
pagine: 240
Il titolo del romanzo contiene nell'aggettivo "futili" una lieve nota ironica e il sottotitolo designa il ruolo importante che vi ha il telefono. Un maturo docente universitario viene a trovarsi in un intrico di rapporti cultural-sentimentali o inquietamente amorosi. Ne nasce la rappresentazione, spesso puntualmente diaristica o cronachistica, di un piccolo ambiente provinciale con i malumori, le contraddizioni.
Nuova Germania, antichi timori. Stati Uniti, Ostpolitik e sicurezza europea
Giovanni Bernardini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2014
pagine: 310
A quarant'anni dal suo completamento, la Ostpolitik del cancelliere Willy Brandt continua a rappresentare un esempio di accettazione del tragico passato collettivo tedesco e di riconciliazione con il presente di un Paese diviso. Tuttavia, essa fu anche un laboratorio progettuale orientato alla ridefinizione della futura sicurezza europea e alla promozione di un nuovo ordine di pace per il continente. Dato il suo carattere di accentuata autonomia, la Ostpolitik comportò fasi di dissidio e competizione con la distensione promossa dal presidente statunitense Richard Nixon, incentrata sul dialogo esclusivo con l'Unione Sovietica. Tali processi furono fortemente condizionati dal riaffiorare a Washington di timori e sospetti in merito alla rinnovata intraprendenza della politica estera condotta dalle autorità federali tedesche, a un quarto di secolo dalla fine della Seconda guerra mondiale. Grazie alle fonti d'archivio oggi disponibili, il volume ricostruisce le dinamiche attraverso cui i due processi si influenzarono reciprocamente e posero le basi per la riformulazione della Guerra fredda in Europa, conferendole alcuni caratteri che essa avrebbe conservato fino al definitivo smantellamento della "cortina di ferro" e alla riunificazione della Germania.
Il tempo dell'attesa
Giovanni Bernardini
Libro
editore: Manni
anno edizione: 2014
pagine: 136
Reale seguito e approfondimento a Il tempo della memoria, in queste pagine c'è, più che il passato, il presente visto con gli occhi disincantati di chi fa i conti con l'esperienza e la ragione. Scrive nella Prefazione Antonio Resta: "Qui dominano, pressoché esclusivi e assoluti, i temi della vecchiaia, della malattia e della morte, in una prosa di raffinata semplicità, che sfuma ogni lusinga a moti di facile commozione. In maniera aristocratica e selettiva, Bernardini si concentra su cose essenziali e concrete, non indulge a effusioni descrittive. Lo interessano, in effetti, piuttosto le situazioni, non gli scenari né gli attori che, comprimari o comparse, vi recitano la loro parte. Non ateo e neppure credente, lo scrittore continua a interrogarsi, con intatto spirito agonistico, sul perché del male, della malattia e della morte, mentre, dall'alto dei suoi anni, cerca ancora un significato alla propria vita, e lo cerca raccogliendo sulla pagina quelle che appaiono le disperse tessere di una dispersa esistenza".
Dialogo vince violenza. La questione del Trentino-Alto Adige/Südtirol nel contesto iternazionale
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 315
Il volume vuole essere uno stimolo alla riflessione collettiva sul percorso storico dell'autonomia del Trentino e dell'Alto Adige/Südtirol, sulle sue peculiarità e sui possibili spunti per una sua valutazione in chiave comparata e orientata al futuro. I contributi ripercorrono le tappe dell'autonomia esperita, negata, negoziata e infine realizzata con l'approvazione definitiva del Secondo Statuto di Autonomia negli anni Settanta del secolo scorso. In particolare la prima parte ripercorre sfortunate "prove di autonomia" nella tarda epoca liberale e la sua progressiva negazione durante il fascismo. Successivamente l'attenzione sarà concentrata sulle elaborazioni del secondo dopoguerra e sulla rinnovata internazionalizzazione della questione altoatesina anche in ragione del nuovo ruolo dell'Austria. Infine, sarà esaminato nel dettaglio il negoziato che condusse al Secondo Statuto e la sua applicazione dopo gli anni Settanta.
L'accordo De Gasperi-Gruber. Una storia internazionale
Libro: Libro in brossura
editore: FBK Press
anno edizione: 2016
pagine: 243
L’accordo De Gasperi-Gruber fu stipulato nel settembre del 1946 con l’obiettivo di definire il quadro della tutela degli «abitanti di lingua tedesca» residenti in Alto Adige/Südtirol. Sebbene la sua piena attuazione abbia comportato lunghi anni di tensioni e di complessi negoziati, i principi e le linee guida dell’accordo posero le basi per la gestione pacifica di una controversia durata più di un quarto di secolo. Meno nota è la rilevanza internazionale dell’accordo, che grazie alla lungimiranza dei suoi estensori costituì un unicum giuridico estremamente avanzato per l’epoca nella tutela delle minoranze etnico-linguistiche. Al contempo esso fu oggetto di discussioni e interferenze da parte dei paesi vincitori della Seconda guerra mondiale, interessati a risolvere un problema che in passato aveva accresciuto le tensioni in Europa. Il volume ricostruisce tale dimensione internazionale dell’accordo attraverso un’ampia antologia documentaria.