Libri di Giorgio Grossi
CosmoPoesia. Come le parole non smettono mai di respirare e di significare
Giorgio Grossi
Libro: Libro in brossura
editore: la Bussola
anno edizione: 2025
pagine: 132
La CosmoPoesia è una delle scommesse del III millennio: usare la parola e il verso in modo differente dal passato per interpretare, e se possibile contrastare, le grandi trasformazioni in atto. La poesia ormai va oltre la società, la Terra stessa in cui viviamo, perché occorre parlare e riflettere sull'intero universo e sulle sue travolgenti metamorfosi naturali e artificiali in corso. Questo volume raccoglie versi scritti tra il 1999 e il 2024, con due obiettivi: cambiare le regole della poesia, la sua espressività, la sua sensibilità, la sua natura allusiva, e nel contempo disegnare una nuova visione del cosmo naturale, bio-sociale ed ora anche digitale. Forse la CosmoPoesia potrà così aiutarci a difendere la nostra vera vita, che è cosciente e orgogliosa della propria fragilità, ma anche capace ancora di dare senso e significato alla nostra identità antropomorfa.
La svolta del Tecnocene. Una nuova sociazione bio-tecno-sociale contro l’iperevoluzione digitale
Giorgio Grossi
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2023
pagine: 148
Se nell'ultimo secolo si è cominciato a parlare di una nuova era geologica definita Antropocene – segnata dal primato dei Sapiens non solo sulle altre specie animali ma anche in seguito al loro incauto e parossistico sfruttamento dell'ecosistema in cui vivono –, oggi si sta delineando un nuovo passaggio storico ancora più problematico: l'avvento del Tecnocene. Si tratterebbe di una nuova era caratterizzata da un diverso fattore dominante: la tecnologia, l'informatica, la cibernetica, la materia digitale e sintetica, l'Intelligenza Artificiale, i robot e gli androidi, insomma una intera nuova componente inorganica del ciclo esistenziale capace forse di evolversi autonomamente e indipendentemente dalla specie di riferimento, e persino di sostituirla. Si parla così di postumano e di Deus ex machina come ennesimo mito utopico per il futuro dei Sapiens, ma questa nuova tappa del "progresso" appare assai discutibile e del tutto criticabile. Da qui deriva perciò la necessità di ridefinire la nozione stessa di "sociazione" che caratterizza lo stesso modello esistenziale antropomorfo, superando quello di società che era stato pensato e praticato in epoche precedenti alla rivoluzione cibernetica, al fine di evidenziarne la pericolosità per il futuro della nostra stessa specie. Perciò vi è anche la necessità di rinominare e riformulare il profilo stesso del soggetto antropomorfo del iii millennio chiamandolo Terrestre e non più soltanto essere umano o cittadino o individuo. Il Terrestre, infatti, è una nuova configurazione bio-tecno-sociale di soggettività organica che vuole difendere il proprio percorso coevolutivo anche in presenza della "rivoluzione digitale", perché quest'ultima è promossa dal capitalismo cognitivo e dallo scientismo tecno-informatico che pianificano la "data driven society" e la "realtà virtuale del Metaverso" del nostro ciclo esistenziale.
La sfida dell'ambivalenza. Il futuro della sociazione umana e postumana nel Terzo millennio
Giorgio Grossi
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2021
pagine: 182
Il primo ventennio del XXI secolo si è aperto con gli attentati dell’11 settembre alle Torri gemelle di New York e si è chiuso con la pandemia del Coronavirus in tutto il mondo. Ma in questo periodo è accaduto soprattutto un cambiamento epocale, dirompente e accelerato: l’esplosione della rivoluzione informatica delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e dell’Intelligenza Artificiale, e la trasformazione progressiva verso una società globale sempre più post-umana. Perciò occorre mettere in campo un nuovo progetto epistemologico in grado di ribaltare i tradizionali approcci interpretativi dell’evoluzione bio-sociale e dell’innovazione tecno-informatica. L’autore chiama questo progetto alternativo la sfida dell’ambivalenza perché è a partire da questo presupposto, almeno per ora, che gli sembra si possa tentare di costruire una diversa visione della realtà sociale in cui viviamo, sempre più pervasa e condizionata da macchine, algoritmi e nanotecnologie. Se Homo sapiens non comprende quali sono le sfide che oggi deve affrontare – continuando a cullarsi nel mito acritico del progresso – il rischio non verrà da alieni o da Ufo ma dalla sua stessa incapacità di sapere quale significato attribuire al proprio ciclo esistenziale.
Metamorfosi del politico
Giorgio Grossi
Libro
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2020
pagine: 208
Con il repentino passaggio, nei primi due decenni del Terzo millennio, dalla società-mondo a nuove forme di associazione e di relazione bio-sociali tra esseri umani, altre specie biologiche, entità naturali e soprattutto dispositivi artificiali prodotti dalla rivoluzione informatica, occorre ripensare il ruolo e la funzione del politico nella nostra esistenza quotidiana. Fin dalle origini, infatti, Homo sapiens è stato soprattutto uno zoòn politikòn, e questa sua specificità ha subìto nel corso dei secoli una metamorfosi continua che oggi è arrivata ad un ennesimo punto di svolta. Dal declino della società politica all'avvento di nuove configurazioni come la sub-politica, la bio-politica, la tecno-politica, la multi-politica, il politico diventa oggi decisivo non solo per la sopravvivenza di Homo sapiens ma per la sua stessa capacità di controllare e condizionare l'esplosione della cibernetica, della robotica e dell'intelligenza artificiale. Se c'è una crisi è quella della vecchia politica, ormai incapace di rispondere sia alla domanda di partecipazione sociale dei cittadini del nostro pianeta, sia alle nuove sfide di una società sempre più ibridata tra umano e post-umano. Perciò è necessario riflettere sui rischi e le contraddizioni che la crescente automazione della vita associata può produrre sull'importanza e la centralità di un'agency politica autenticamente antropologica.
L'opinione pubblica. Teoria del campo demoscopico
Giorgio Grossi
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2004
pagine: V-217
Le dinamiche di opinione interessano sempre più le imprese, le istituzioni, il ceto politico, il mondo dei media. All'opinione pubblica si fa riferimento per prendere decisioni, per legittimare scelte, per interpretare gli orientamenti collettivi o per denunciare i rischi crescenti di una sondocrazia. Il volume mette a fuoco questo fenomeno così tipico delle nostre società occidentali, evidenziandone sia le origini storiche sia il ruolo politico e sociale attuale. Attraverso la presentazione dei principali modelli teorici elaborati nel corso del Novecento, vengono poste le basi per analizzare l'opinione pubblica nei suoi elementi costitutivi, nel funzionamento concreto e mediante l'uso degli strumenti più idonei per misurarla.