Libri di Gianluca Valle
Ripartire. Per una filosofia dell'ostacolo
Jérôme Lèbre
Libro: Libro in brossura
editore: Queen Kristianka
anno edizione: 2025
pagine: 212
Siamo soliti considerare gli ostacoli come degli impedimenti. Ci fanno perdere tempo e talvolta mettono a repentaglio le nostre vite. Eppure, rappresentano una componente essenziale del nostro percorso: rimanere o andare, viaggiare o emigrare, varcare una frontiera o sbattere contro un muro. In questo libro, il filosofo Jérôme Lèbre prende atto dell’onnipresenza degli ostacoli, ponendo una domanda di cruciale importanza: che cos’è il mondo – dalle cose più vicine a noi alla società, dalla storia dell’umanità all’universo fisico nella sua totalità – se non un insieme di ostacoli? Perché, dunque, sminuirli, ignorarli o cercare di abbatterli, visto che contribuiscono a definirci e a renderci più consistenti? Ripensare la nozione di ostacolo diviene la premessa di una nuova strategia politica ed esistenziale: resistere, ricominciare, nonostante tutto, in sintonia con l’irrequietezza della realtà.
Il male e i suoi limiti. A proposito di Paul Ricœur
Antonietta Florio, Gianluca Valle
Libro: Copertina morbida
editore: Solfanelli
anno edizione: 2023
pagine: 64
Psicoanalisti in lockdown. Efemeridi di menti a distanza
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2022
pagine: 304
Questo libro, nato per iniziativa di Monica Horovitz e di Adelia Lucattini, raccoglie le testimonianze di un gruppo di quattordici psicoanalisti di Paesi diversi (Francia, Italia, Argentina e Libano) sulla loro attività professionale durante il lockdown del marzo 2020 dovuto alla pandemia da Covid-19. Si tratta di riflessioni stimolate dalla psichiatra e psicoanalista Janine Puget, scritte sotto forma di diario in cui gli autori si sono confrontati con l'imperativo etico di stare accanto ai loro pazienti in un momento di pericolo e di crisi globale. I lettori vi troveranno anche un prezioso lavoro di ricerca e di interrogazione del processo analitico che con il ricorso alle terapie da remoto, ha dovuto ampliare nello spazio immateriale del web i confini del setting tradizionale. Le curatrici del volume hanno sapientemente orchestrato questo scambio di esperienze e di idee, dischiudendo così nuovi orizzonti teorici ed emotivi della psicoanalisi.
La sofferenza umana. Aspetto patico dell'esistenza
Eugène Minkowski
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2020
pagine: 56
Lo scritto di Eugène Minkowski che qui presentiamo, curato da Gianluca Valle, è stato scritto nel 1955 per una conferenza di neurologia. Il testo fu poi pubblicato nel 1963 su una rivista specializzata ed è stato ripreso di recente in una miscellanea di scritti clinici. È merito di Silvia Peronaci, che si è occupata del dolore in più occasioni, aver indicato la valenza di queste «pagine bellissime» - riprese in compendio alla fine del Traité de psychopathologie - e averne promosso la pubblicazione fin dal 2016. Con una rara e inedita semplicità lessicale, ma anche con una stuzzicante riflessività, lo psichiatra si misura col tema del soffrire, visto come un «aspetto patico dell'esistenza», come un elemento «inalienabile» e «costitutivo» dell'essere umano. Andando oltre la differenza, pure fondamentale, fra dolore fisico e sofferenza umana, egli si concentra in tutto lo scritto su quest'ultima, chiamata a ricomporre, nella deposizione del saggio di circostanza, un utile percorso. Da bravo fenomenologo, Minkowski fa una distinzione fra la «sofferenza umana», generale e collettiva, e le «sofferenze degli individui», con le diverse reazioni cui possono dar luogo, dalla nostalgia per una «perdita irreparabile» a un sospiro per i «cari tempi andati». La sofferenza, «inevitabile» e «necessaria», non ha niente a che vedere con i «vantaggi» o gli «svantaggi» di una visione utilitaristica del vivere. Né potrebbe essere, per l'autore, una mera «addizione di sofferenze». Lo sguardo del terapeuta è rivolto al futuro, verso la dimensione più importante fra quelle che caratterizzano il «tempo vissuto», visto non solo, tout court, come una pura «proiezione dei cari vecchi tempi». Questo concetto del divenire bergsoniano della vita, esposto in Le temps vécu, è alla base della sua meditazione. La sofferenza è parte integrante di questo cammino nella «breccia» che si apre «verso l'avvenire», espressione di qualcosa che ci trascende. L'uomo è fatto per «avanzare penosamente nella vita».
Del sesso
Jean-Luc Nancy
Libro: Libro in brossura
editore: Cronopio
anno edizione: 2016
pagine: 101
“L'eccitazione sessuale, con tutta la sua forza animale e il suo singolare dominio sull'animale umano, rappresenta una turbolenza ontologica del rapporto: alla pari del linguaggio, lo porta molto lontano, cioè dove non si può parlare di 'satisfactio', dove non se ne può mai fare abbastanza, ma dove c'è incessantemente qualcosa da fare, qualcosa che non avviene mai come tale, né come risultato, che perciò non è mai "fatta", ma che pure non smette mai di volersi fare. Cosa facciamo quando facciamo l'amore? (domanda sussidiaria: in quante lingue si dice, più o meno letteralmente, fare l'amore?) Noi non facciamo niente nel senso di produrre qualcosa (se si fa un figlio, che lo si consideri o meno una produzione, non si tratta dell'amore in quanto tale, che potrebbe benissimo essere del tutto assente).” (Jean-Luc Nancy)
Del profumo dei croissants caldi e delle sue conseguenze sulla bontà umana. 19 rompicapi morali
Ruwen Ogien
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 258
In questo libro troverete storie di criminali invisibili, di scialuppe di salvataggio che rischiano di capovolgersi se non si sacrifica uno dei passeggeri, di macchine che procurano piacere di cui nessuno ha voglia di servirsi, di tram folli che bisogna fermare con ogni mezzo, anche gettando un uomo in mezzo ai binari. Leggerete racconti di esperienze che dimostrano come ci voglia assai poco per comportarsi come un mostro, e di altre che provano come ci voglia ancora meno per comportarsi quasi come un santo: una moneta trovata sulla strada per caso, il buon odore di cornetti caldi che si respira passando. Ma soprattutto sarete messi a confronto con dei rompicapi morali. È coerente dire: "la mia vita è degna di essere vissuta, ma avrei preferito non essere nato"? È accettabile lasciar morire una persona per espiantare i suoi organi in cinque malati che ne hanno un bisogno vitale? Vale di più vivere la vita breve e mediocre di un pollo di allevamento industriale o non vivere del tutto? Questo libro ha un'ambizione: mettere a disposizione una sorta di scatola di attrezzi intellettuali per affrontare il dibattito morale senza lasciarsi intimidire dalle grandi parole (dignità, virtù, dovere, ecc.) e dalle grandi dichiarazioni di principio.
La vita individuale. L'estetica sociologica di Georg Simmel
Gianluca Valle
Libro
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2008
pagine: 174
La vita individuale analizzata da Georg Simmel nel mondo artistico fornisce strumenti per la comprensione non solo dell'uomo della prima società industriale, ma anche di quello presente. L'imitazione e la distinzione, la moda e l'attività teatrale, la circolazione del denaro o i modelli di individualità espressi da Goethe e da Rembrandt rappresentano, infatti, "soluzioni estetiche" alla domanda di identità che lacera l'uomo moderno di fronte alla crisi degli assoluti e al politeismo dei valori. Esiste perciò una trama profonda nella produzione di Simmel, che giustifica la revisione delle definizioni, correnti negli studi, di "impressionismo sociologico" e di "filosofia giornalistica". Tale unità è realizzata dal costante riferimento all'estetica, intesa come filosofia che indaga le strutture di significato della vita individuale e sociale. L'avere unito campi di indagine tradizionalmente ritenuti lontani o incommensurabili come la sociologia e l'estetica fa della meditazione simmeliana una delle più stimolanti avventure del pensiero contemporaneo.
Filosofia. Guida all'esame di Stato. Prove tipologie B e C. Per il triennio delle Scuole superiori
Gianluca Gatti, Maria Teresa Tosetto, Gianluca Valle
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza Edizioni Scolastiche
anno edizione: 2020
pagine: 80
L'ipseità e il «quasi-niente»
Vladimir Jankélévitch
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2017
pagine: 88
In questa preziosa raccolta sono contenuti due scritti di filosofia teoretica di Vladimir Jankélévitch, tradotti per la prima volta nel nostro paese e curati da Gianluca Valle, che vanno ad arricchire e a completare la già ampia conoscenza del filosofo francese, veri e propri turning points all'interno della sua produzione filosofica, centri d'irradiazione di tutta la sua meditazione. Nel primo scritto, del 1939, Jankélévitch si sofferma sul concetto di «ipseità», intesa come unicità e irripetibilità di ogni individuo, come la sorgente stessa di ogni bene e valore. Inviolabile e impossedibile, non ha nulla a che vedere con il merito ed è la dignità pura e semplice di esistere. Rappresenta, in breve, «la grande uguaglianza degli ineguali». Se il singolare non è comparabile con gli altri, questo però non nega il suo originario essere-con-gli-altri. Nel secondo scritto, del 1954, il filosofo si sofferma sul «quasi-niente», un concetto che non appartiene all'ordine dei fatti empirici.
La singolarità. Una nuova era della società
Danilo Martuccelli
Libro: Libro in brossura
editore: Consorzio Festivalfilosofia
anno edizione: 2019
pagine: 26
Come definire la singolarità? L’odierna radicalizzazione del processo di individuazione è analizzata con attenzione alla nuova relazione che si instaura tra individuo e società, trasformando la nostra stessa sensibilità sociale.