Libri di Gianluca Di Feo
Il male italiano. Liberarsi dalla corruzione per cambiare il Paese
Raffaele Cantone, Gianluca Di Feo
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2016
pagine: 207
Per troppo tempo gli italiani si sono rassegnati a una rete di malaffare che avvinghia e soffoca tutte le forze del Paese: la politica, l'imprenditoria, gli uffici pubblici. È un sistema paralizzato, che mina le fondamenta della vita civile. Un meccanismo che è diventato insostenibile e va combattuto introducendo nella società gli anticorpi capaci di restituire ai cittadini la fiducia in un futuro senza mazzette né intrallazzi, dove i meriti e le capacità riescano ad affermarsi. In questo libro - appositamente aggiornato per questa edizione dopo un anno di lotta sul campo al malaffare - il presidente dell'Autorità anticorruzione Raffaele Cantone e il giornalista Gianluca Di Feo si confrontano sui problemi chiave del nostro Paese, ripercorrono vicende simbolo come quelle del Mose di Venezia, dell'Expo di Milano e di Mafia Capitale, e indicano le azioni da intraprendere per estirpare la corruzione. Perché, finalmente, oggi abbiamo gli strumenti per dar vita a quella rivoluzione culturale indispensabile per far ripartire il Paese e cambiare davvero le cose. A patto di essere disposti a cambiare noi per primi.
Il male italiano. Liberarsi dalla corruzione per cambiare il Paese
Raffaele Cantone, Gianluca Di Feo
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2015
pagine: 195
Per troppo tempo gli italiani si sono rassegnati a una rete di malaffare che avvinghia e soffoca tutte le forze del Paese: la politica, l'imprenditoria, gli uffici pubblici, fino a minare le fondamenta della vita civile. È un sistema paralizzato, dove le bustarelle sono l'unico metodo per sbloccare una pratica o conquistare un appalto, che inghiotte le risorse necessarie per far ripartire l'economia e non dà spazio alle energie positive. Un meccanismo che è diventato insostenibile e va combattuto introducendo nella società gli anticorpi che riconsegnino ai cittadini la fiducia in un futuro senza mazzette né intrallazzi, dove i meriti e le capacità riescano ad affermarsi. In questo libro il presidente dell'Autorità anticorruzione Raffaele Cantone e il giornalista Gianluca Di Feo, ripercorrendo le vicende del Mose di Venezia, dell'Expo di Milano e di Mafia Capitale a Roma, si confrontano per individuare i problemi chiave del nostro Paese e per suggerire delle soluzioni. Per lasciarsi alle spalle l'Italia delle tangenti occorre una rivoluzione culturale che, come suggerisce Cantone, non deve aver paura di far piazza pulita, perché il tempo stringe e "bisogna cogliere ogni occasione per dare un segnale forte: cambiare gli uomini e innovare le strutture, per dimostrare concretamente che siamo capaci di intervenire e sanare le ferite".
Football clan. Perché il calcio è diventato lo sport più amato dalle mafie
Raffaele Cantone, Gianluca Di Feo
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2014
pagine: 295
Partite combinate, scommesse clandestine, merchandising tarocco, appalti sugli stadi, incontri tra boss e giocatori: quello tra calcio e criminalità organizzata è un rapporto sedimentato da decenni, una questione di affari e di potere che getta un'ombra inquietante sul mondo del pallone. In un'inchiesta impietosa che unisce l'esperienza del magistrato e lo scrupolo del cronista, Cantone e Di Feo raccontano crimini e illegalità che continuano a coinvolgere clan e società, dalla scalata dei Casalesi per conquistare la Lazio alle promozioni in cambio di bazooka nella Locride, fino all'uso degli ultras come strumento di minaccia per tenere le città sotto scacco. In questa versione aggiornata che raccoglie gli ultimi scandali avvenuti dentro e fuori dagli stadi - fino al tragico apice della morte di Ciro Esposito -, gli autori spiegano perché il nostro campionato rischia sempre più di essere soffocato dagli interessi economici e malavitosi e, soprattutto, avanzano proposte concrete per prevenire i reati e rendere più efficienti i sistemi di indagine. Perché il calcio è un bene comune e deve tornare a essere il gioco pulito che da sempre unisce gli italiani. Edizione aggiornata con il capitolo "Il giorno più nero".
Football clan. Perché il calcio è diventato lo sport più amato dalle mafie
Raffaele Cantone, Gianluca Di Feo
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 282
Il calcio è un affare. E dove girano i soldi, le mafie allungano i tentacoli. Partite combinate e scommesse clandestine in combutta con le centrali asiatiche del gioco online, racket a bordo campo, merchandising tarocco, appalti sui nuovi stadi sono solo alcune voci di un bilancio miliardario. E molto sporco. Ma non è solo una questione di denaro: il football è anche potere. I clan acquistano squadre per comprare il consenso, per sedersi in tribuna e stringere mani importanti; attingono manovalanza dai vivai giovanili e usano gli ultras come massa di manovra per tenere le città sotto scacco. E intanto le arene si svuotano e nel cuore di molti tifosi la passione viene scalzata da delusione e disgusto. Dalla scalata dei casalesi per conquistare la Lazio alle foto di Maradona e Hamsik usati come testimonial abbracciati a padrini; dalla cordata di riciclatori che stava acquistando la Roma al giro delle pizzerie-lavanderia di capitali criminali che aveva tra i soci Cannavaro e altri campioni. Dalla gita a Scampia di Balotelli alle frequentazioni malavitose di Sculli, dalle promozioni in cambio di bazooka nella Locride al sistemone ali inclusive della camorra stabiese, Cantone e Di Feo raccontano storie inquietanti e spesso inedite. Intrecciando in un'unica voce lo scrupolo del cronista e l'esperienza del magistrato, mettono a nudo i fatti ma anche le falle dei sistemi di controllo e di sanzione della giustizia sportiva (emanazione di un'associazione di privati ispirata a logiche di trattativa).
Veleni di Stato
Gianluca Di Feo
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2009
pagine: 256
Nel 1941 l'Italia disponeva di uno dei più grandi arsenali di armi chimiche del mondo. Antrace, iprite, virus, batteri: la fabbrica del veleni creati per costruire l'impero della dittatura fascista ha divorato vittime in Libia e in Etiopia, ha colpito i combattenti spagnoli che lottavano per la libertà, lasciando dietro di sé una scia di malattie e dolore. Ma la creazione di questi stessi veleni ha preteso un prezzo altissimo anche all'Italia: durante le fasi di sperimentazione, e poi con il concludersi della guerra, intere zone del nostro Paese sono state contaminate dagli esperimenti, ordigni sono stati abbandonati davanti alle coste delle Marche e della Puglia, testate letali sono state scaricate attorno a Ischia. Tutto ciò, a partire dal dopoguerra, è scivolato nel più assoluto silenzio. Gianluca Di Feo ricostruisce la sorte delle fabbriche di queste sostanze e dei laboratori usati per studiare i distillati tossici e mai bonificati: nel Golfo di Napoli, sulla costa di Pesaro, sulle rive del Lago Maggiore, nei boschi della Tuscia. Industrie e depositi nascosti per decenni da ministri, generali, industriali, un segreto vissuto nel silenzio per generazioni. Attraverso documenti inediti e secretati, denunce inascoltate delle popolazioni, testimonianze e sopralluoghi, Di Feo compie un viaggio nell'abisso più nero della nostra storia. Un abisso ancora aperto.