Libri di Gianlivio Fasciano
Mi chiamo ruggine
Gianlivio Fasciano
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2025
pagine: 228
Pierre Rousseau è un nome falso. Un nome scelto per dimenticare il proprio passato e rinascere come legionario. Inizia così Mi chiamo ruggine, romanzo fluviale, spietato e struggente, che segue l’addestramento, l’annientamento e la metamorfosi di un giovane italiano arruolato nella Legione Straniera. Dalla caserma di Aubagne alle foreste della Guyana Francese, in un crescendo di disciplina, violenza e smarrimento, Pierre perde ogni contorno di civiltà per aderire alla legge del branco, alle sue gerarchie primitive e ai suoi riti oscuri. Ma il vero conflitto è dentro: tra il ragazzo che era e l’uomo che sta diventando, tra l’innocenza e il sangue, tra il ricordo e la cancellazione. Attraverso una lingua densa, feroce, poetica, Gianlivio Fasciano costruisce un viaggio epico e intimo nella psiche di un personaggio indimenticabile. Mi chiamo ruggine è una riflessione radicale sull’identità, sull’appartenenza, sull’orrore e sul bisogno disperato di essere accettati. Un romanzo che non si legge: si attraversa, si sopporta, si ricorda.
La promessa. Un pastore, la guerra, un amore
Gianlivio Fasciano
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Iod
anno edizione: 2022
pagine: 264
La Promessa è il romanzo di una storia vera, fatta d'amore e di ferro, raccontata dall'autore, Gianlivio Fasciano, nella lingua autentica e commovente di un pastore, Romolo, nato a Mastrogiovanni l'11 agosto 1921 da Simone Di Meo e Gloria Verrecchia. Mastrogiovanni è un paesino, così piccolo, che si perde tra i monti "Sopra Caserta, sotto la Ciociaria, verso l'Abruzzo, dentro il Molise". La storia di Romolo, delle sue vacche, del suo amore per Giovanna, e della chiamata, prima, alla leva e poi in guerra, era una storia destinata all'oblio, o al ricordo di pochi, ma oggi, grazie alla scrittura di Gianlivio Fasciano, è possibile leggerla, emozionarsi, e fare tesoro di un mondo del passato, le cui radici sono piantate in ognuno di noi. Come Pasolini, Gianlivio Fasciano è convinto che i contadini e i pastori volessero restare tali, desiderassero vivere felici nonostante la durezza del lavoro. Neppure la guerra, che costringe Romolo a diventare soldato, riesce a snaturarlo. "Avrei voluto alzare le mani e arrendermi, dire che ero solo un pastore di Mastrogiovanni anche se tenevo un fucile tra le spalle". Questo romanzo si iscrive nella grande tradizione della letteratura civile.
Il tempo delle ciliegie
Gianlivio Fasciano
Libro: Libro in brossura
editore: David and Matthaus
anno edizione: 2017
pagine: 136
Rodolfo ha tredici anni, vive con la madre e, solo a volte, con il padre. È arrabbiato, confuso, interrotto. Non riesce a esprimersi, a giocare come gli altri, ad andare bene a scuola, né a innamorarsi. E poi. Poi prova a capire quello che non ha. Inizia a indagare, a correre, a cercare le ragioni della sua rabbia. Si affronta fino a scoprire, forse, le verità che gli sono state celate. O, forse, il valore delle ciliegie.
La vite e la vela
Gianlivio Fasciano
Libro: Libro in brossura
editore: Kairòs
anno edizione: 2014
pagine: 92
A Linda era stato sempre detto che non c'è niente di meglio nella vita che sapere di non poterla cambiare in nessun modo... Linda però non ne era mai stata convinta. La prima volta che aveva pensato che non fosse proprio così era stata mentre dal letto si divertiva a intercettare la luce del lampione che passava attraverso le tapparelle. Certe volte la vedeva, certe altre no. Così era cresciuta ogni notte decidendo di scegliere se intercettare o meno quel filo di luce. E così, se poteva decidere se farsi bucare o meno dalla luce bianca del lampione, avrebbe anche potuto decidere se farsi bucare dalla vita.
Simpatiche avvenuture nel regno di Abbondanza
Gianlivio Fasciano
Libro: Libro in brossura
editore: David and Matthaus
anno edizione: 2018
pagine: 50
Una favola contemporanea. Irriverente ed ironica. Il licaone Nino, catturato per essere mangiato dal Re di Abbondanza, il leone Joime, chiede di non essere sacrificato. Grazie a una serie di stratagemmi, il Re gli concede la possibilità di indire delle elezioni allo scopo di far decidere proprio al popolo la specie da destinare al suo pasto. Da quel momento, il Regno di Abbondanza diventa un posto mal sicuro e pericoloso dove serpenti, scimmie e avvoltoi proveranno a tessere brogli elettorali per spodestare il Re. Le improbabili avventure del Regno di Abbondanza raggiungeranno il culmine quando il Re, spinto dal rimorso per gli errori compiuti, non deciderà di diventare vegetariano. Età di lettura: da 10 anni.

