Libri di Giancarlo Piacci
Nostra signora dei fulmini
Giancarlo Piacci
Libro: Libro in brossura
editore: Salani
anno edizione: 2024
pagine: 320
Se il corpo di un ragazzo viene trovato senza testa in una vasca per l'allevamento dei pesci, la cosa peggiore che può succederti è essere uno di quelli che poche ore prima hanno preso parte a una lite con lui – e, a differenza degli altri, non avere un alibi. Vincenzo ci ha provato a restare fuori dai guai, a mettersi alle spalle l'uomo che è stato. Si è trasferito nel porticciolo di Bacoli, di fronte al mare, in cerca di una pace che Napoli non poteva più offrirgli. Adesso accanto a sé ha una compagna, Irene, e un amico leale, Antonio, che hanno imparato ad accettare i suoi silenzi, i suoi tormenti, senza fare troppe domande. Eppure la felicità sembra ancora un miraggio, tanto più da quando la piccola comunità di pescatori dove trascorre il suo tempo è spaccata a metà. Una multinazionale sta per inaugurare nella zona il più grande allevamento ittico del Mediterraneo: qualcuno è allettato dall'opportunità di lavoro, altri temono di perdere la propria autonomia. Una mattina scoppia un diverbio, gli animi si scaldano, volano colpi e parole; la sera, uno di loro muore in circostanze terribili. Tutti i sospetti finiscono inevitabilmente sull'unica persona che si ostina a non spiegare dove fosse nelle ore in cui il ragazzo perdeva la vita: Vincenzo. Ma perché nascondere la verità, se questo comporta essere indagato per omicidio? Con una scrittura densa di umanità, Giancarlo Piacci sonda non soltanto le contraddizioni di un protagonista in lotta contro se stesso, ma anche i contrasti sociali di una realtà eternamente pronta a esplodere.
I santi d'argento
Giancarlo Piacci
Libro: Libro in brossura
editore: TEA
anno edizione: 2024
pagine: 336
Chi cerca di dimenticare il passato è condannato a riviverlo in eterno, e non c'è luogo dove si possa rifugiare. È il destino di Vincenzo, che da dieci anni si è nascosto in una casetta sul porticciolo di Bacoli, sul golfo di Napoli, lontano da qualunque luogo o persona potesse ricordargli chi è stato e cosa ha fatto. Ma incubi e allucinazioni non hanno smesso di tormentarlo; né l'amicizia di Antonio, un pescatore che se l'è preso a cuore come un figlio, basta a lenire il suo dolore. È pazzo, dicono di lui… e potrebbero pure avere ragione. Una mattina, mentre beve un caffè al bar, un uomo gli si avvicina. È un avvocato, spiega, e lo manda Giovanni Testa, amico di vecchia data, in carcere da anni, verso il quale Vincenzo ha un antico debito morale. Il figlio di Giovanni è morto qualche giorno prima, si è lanciato dal tetto di una chiesa. La moglie lo aveva lasciato, si mormora in giro, ultimamente stava male, era depresso. Ma il padre non crede al suicidio e chiede a Vincenzo di tornare in città, di indagare per conto suo. E così, dopo aver cercato per tanto tempo di scappare dalla verità, sarà costretto a rincorrerla e a sbatterci contro. Con un personaggio che porta un elemento di novità nel panorama del noir italiano, Giancarlo Piacci scava nell'anima di Napoli e delle sue esistenze sgualcite per raccontare non solo le contraddizioni invisibili ma soprattutto quelle che abbiamo sotto agli occhi e ci ostiniamo a ignorare.
I santi d'argento
Giancarlo Piacci
Libro: Libro in brossura
editore: Salani
anno edizione: 2022
pagine: 336
Chi cerca di dimenticare il passato è condannato a riviverlo in eterno, e non c'è luogo dove si possa rifugiare. È il destino di Vincenzo, che da dieci anni si è nascosto in una casetta sul porticciolo di Bacoli, a trenta chilometri da Napoli, lontano da qualunque luogo o persona potesse ricordargli chi è stato e cosa ha fatto. Ma incubi e allucinazioni non hanno smesso di tormentarlo; né l'amicizia di Antonio, un pescatore che se l'è preso a cuore come un figlio, basta a lenire il suo dolore. È pazzo, dicono di lui... e potrebbero pure avere ragione. Una mattina, mentre beve un caffè al bar, un uomo gli si avvicina. È un avvocato, spiega, e lo manda Giovanni Testa, amico di vecchia data, in carcere da anni, verso il quale Vincenzo ha un antico debito morale. Il figlio di Giovanni è morto qualche giorno prima, si è lanciato dal tetto di una chiesa. La moglie lo aveva lasciato, si mormora in giro, ultimamente stava male, era depresso. Ma il padre non crede al suicidio e chiede a Vincenzo di tornare in città, di indagare per conto suo. E così, dopo aver cercato per tanto tempo di scappare dalla verità, sarà costretto a rincorrerla e a sbatterci contro. Con un personaggio che porta un elemento di novità nel panorama del noir italiano, Giancarlo Piacci scava nell'anima di Napoli e delle sue esistenze sgualcite per raccontare non solo le contraddizioni invisibili ma soprattutto quelle che abbiamo sotto agli occhi e ci ostiniamo a ignorare.
Non ci rovinate il pranzo. Processo a un partigiano
Giancarlo Piacci
Libro: Copertina morbida
editore: Red Star Press
anno edizione: 2016
pagine: 63
"Un giudice che va di fretta, mentre il tempo sembra trascorrere ma rimane immobile. Un pubblico ministero che vuole dare forma alla memoria nazionale, escludendone le narrazioni conflittuali. E poi l'anziano ex partigiano Tommaso Bonetti alla sbarra, reo confesso di aver ucciso con un piccone un altro vecchio, il fascista che più di quarant'anni prima aveva bruciato la sua casa e picchiato sua madre e sua sorella. Liberamente ispirato alla storia di Giuseppe Bonfatti, che nel novembre 1990 uccise un ex repubblichino come vendetta per alcuni eventi della guerra civile, il testo di Piacci offre una lucida allegoria delle difficoltà a fare i conti con la memoria della Resistenza e il suo contenuto di guerra civile e di classe." (Prefazione di Ilenia Rossini)
A Napoli con Maradona. Non sarò mai una città comune
Giancarlo Piacci
Libro: Libro in brossura
editore: Perrone
anno edizione: 2025
Per quanto ci si sforzi, è impossibile scindere Napoli da Maradona e Maradona da Napoli. In una città che proprio in questi giorni festeggia i suoi duemilacinquecento anni di storia, le sette stagioni di Diego occupano un posto di rilievo. Napoli ha contribuito a costruire l’identità ribelle e meticcia di un campione nato, solo per caso, a undicimila km di distanza. Esattamente come Maradona ha concorso alla creazione dei miti fondativi partenopei. Percorrere i vicoli della città vuol dire inoltrarsi lungo le vene dell’anima di Diego; abbandonarsi all’insaziabile bellezza di un tramonto sul lungomare è come stupirsi senza sosta del suo ineguagliabile talento; percorrere le vie di basalto e di tufo, di pietre che un tempo erano fuoco, significa inerpicarsi lungo il suo cuore di “scugnizzo”.