Libri di Gaja Cenciarelli
Il geranio e altre storie
Flannery O'Connor
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2023
pagine: 234
Il primo libro di Flannery O’Connor non è mai stato pubblicato nel corso della sua breve vita. Si intitolava "Il geranio. Una raccolta di racconti", ed era la tesi di laurea dell’autrice, presentata all’Università dell’Iowa, dove aveva completato gli studi. Includeva i primi sei testi di questo libro, e rappresenta oggi una sorta di «ritratto dell’artista da giovane», nel quale la scrittrice affina progressivamente il suo talento e la sua capacità di condensare, in una serie di descrizioni corrosive e cariche d’ironia, il mondo nel quale era cresciuta. I sei testi successivi – tra i quali i racconti che, rivisti da O’Connor, sono diventati alcuni dei capitoli più struggenti dei romanzi "La saggezza nel sangue" e "Il cielo è dei violenti" – sono invece esempi di un’arte pienamente matura, caratterizzata da strutture narrative più complesse e da una feroce padronanza stilistica. "Il geranio e altre storie" è il libro che meglio racchiude l’itinerario di O’Connor, e rappresenta la summa ideale dei suoi temi: l’irruzione del numinoso nella vita quotidiana, la povertà di spirito e quella materiale, il razzismo e l’intolleranza, la grandezza e la miseria un Sud insieme nobile e senza riscatto.
Maeve
CJ Leede
Libro: Libro in brossura
editore: Mercurio Books
anno edizione: 2024
pagine: 328
A Los Angeles i bambini costringono i genitori a fare ore di fila per sedersi qualche minuto sulle ginocchia di Maeve, la regina di ghiaccio, il personaggio più amato del parco divertimenti. Non sanno che Maeve uccide, e che di notte corre sulla Sunset Strip a bordo di una Mustang rosa del ’67, immersa nel paesaggio narcotico delle luci al neon. Poche cose, oltre al lavoro, contano davvero per lei: la sua migliore amica Kate e il corpo malato di sua nonna Tallulah, ex diva del cinema, venerato come un idolo pagano. Maeve non è una vittima dell’ambiente che la circonda; la sua voce è una vertigine infuocata, e il suo red carpet è una scia di distruzione stesa lungo i cocktail bar di Hollywood. Quando Gideon, il fratello di Kate, entra nella sua vita a sconvolgere un equilibrio precario, Maeve sente riaprirsi vecchie ferite, e nuovo sangue comincia a scorrere. Come in un American Psycho contemporaneo, Maeve è una riappropriazione della violenza femminile, un agguato al nostro pudore, e ci trascina in un viaggio dove musica e letteratura sono le compagne maliziose di una delle protagoniste più estreme degli ultimi anni, attraversando una storia d’amore e di potere che è un patto di sangue con le proprie pulsioni più spaventose: perché ora che la soglia è stata oltrepassata, il desiderio conta più di ogni altra cosa.
A scuola non si muore
Gaja Cenciarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 320
A scuola non si fuma, a scuola non si beve alcol, a scuola non si alza la voce e non si alzano nemmeno le mani, a scuola si insegna prima di tutto il rispetto, a scuola non ci sono differenze, soprattutto a scuola non si muore. Come tutte le intenzioni e i buoni propositi, anche quello di tenere la morte lontana dalle aule scolastiche fallisce miseramente per Margherita Magnani, che insegna Inglese in una scuola della periferia romana frequentata da studenti della periferia romana con famiglie che vivono nella periferia romana, abbandonate dalla politica e sostenute, quando lo sono, da traffici vari e spesso illeciti. Così, quando la mattina successiva al consiglio di classe il professor Giuliano Colagrossi viene trovato morto e con le mani amputate sul pavimento di un’aula, Margherita Magnani decide di indagare. Non che l’insegnante abbia una particolare tensione investigativa; anzi, è di quelle che nei film dell’orrore, quando si avverte un rumore dalla cantina, per l’ansia si precipitano a vedere, e non tornano più. L’unica tensione della Magnani è la fede. Ma non è una faccenda religiosa, la Magnani crede in alcuni esseri umani, e cioè nei suoi studenti e nelle sue studentesse. E infatti, quando al professor Colagrossi e alle mani tagliate si aggiungono altri cadaveri, sempre professori mutilati, e la tensione tra corpo docente e studenti cresce, saranno proprio la Magnani e i suoi studenti – sbagliando, inventando, intralciando senza volerlo le indagini della polizia – a trovare il filo che lega i corpi morti a un passato che lo è ancora di più.
Abbondanza
Jakob Guanzon
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 368
Sfrattati dalla loro casa-roulotte la notte di Capodanno, Henry e il figlio Junior sono costretti a vivere in un pick-up, lavandosi nei bagni pubblici e mettendo da parte le bustine di ketchup come riserva di zucchero per i momenti peggiori. Sei mesi dopo, mentre le tasche di Henry sono quasi vuote, un barlume di speranza compare all’orizzonte: nonostante i precedenti per droga che gli impediscono da un pezzo di trovare lavoro, Henry ottiene un colloquio per l’indomani. Un’altra buona ragione per festeggiare oltre a quella principale: il compleanno di Junior. Le esigue finanze rimaste permettono una cena da McDonald’s e una notte in un motel, finalmente in un letto vero e proprio. Mentre Junior guarda la tv e Henry si esercita ad apparire un impiegato affidabile, sembra che per i due le cose volgano al meglio, ma una lite violentissima che Henry ha nel parcheggio del motel e un malore improvviso di Junior li restituiscono alla notte e alla loro battaglia quotidiana contro un destino e un paese ingiusto. Attraverso una struttura narrativa brillante, che scandisce le giornate di Henry e Junior sulla base del denaro che hanno a disposizione, una delle giovani voci più talentuose della letteratura americana contemporanea firma un romanzo struggente, in cui grandi magazzini e fast-food fanno da sfondo a un’esistenza vissuta a perdifiato, tra tentazioni, cadute, sogni e delusioni. Un racconto senza sconti dell’America degli esclusi, dove crepe di grazia possono aprirsi anche nella disperazione, e tutto quello che conta è restituire a un bambino di otto anni il sorriso.
Domani interrogo
Gaja Cenciarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 240
La periferia romana dove sorge la scuola che è al centro di questo romanzo è la Rebibbia raccontata da Zerocalcare. Nel liceo si parla romano, e le aule sono abitate da strani esseri viventi: alcuni disegnati sui muri, alcuni umani ma dalle cui bocche escono suoni incomprensibili alla professoressa, che non ha mai pensato di avere la vocazione all’insegnamento e invece ce l’ha, solo che non è una vocazione, è un mestiere. La professoressa, infatti, non ama la vocazione, ama l’inglese. La professoressa è un’intellettuale. La professoressa ha studiato in Italia e all’estero. La professoressa cammina, cammina, cammina perché Roma è grande e perché camminando pensa. Gli studenti e le studentesse, invece, non camminano, vanno in motorino o in macchina, e non studiano. Gli studenti e le studentesse – e tutti lo siamo stati – sanno valutare, pesare le persone che siedono dietro la cattedra e, nonostante non abbiano voglia di aprire i libri, sentono, piano piano, il desiderio di capire la professoressa, e di esserne capiti. Danilo Dolci ha scritto che si cresce solo se sognati, e l’autrice di questo romanzo chiosa che si può crescere anche se sei l’incubo di qualcuno. Tra i professori di Frank McCourt e Domenico Starnone, passando per gli studenti in piedi sul banco nell’Attimo fuggente, sta la professoressa di Gaja Cenciarelli, convinta sì che la cultura sia qualcosa di quotidiano, convinta sì che certe parole dialettali o certe squadre di calcio, certe sigarette fumate insieme agli studenti prima che la lezione cominci facciano parte del lavoro di chi insegna e di quello di chi impara, ma disillusa che l’istruzione possa – come si sente dire spesso – salvare il mondo. Ciò nonostante, in questo romanzo di Shakespeare e spaccio, la professoressa il mondo lo salva. Perché il mondo è le persone che incontriamo. Specialmente a scuola.
Il brugattolo
Gaja Cenciarelli
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2024
pagine: 132
Primo giorno di scuola media, cosa può andare storto? Tutto, se ti chiami Michele Bru e hai compagni di classe molto... creativi. Bru come Bruco? Bru come Brutto? Nonostante i suoi sforzi per "essere come tutti", Michele viene subito preso di mira da due bulli, che iniziano a storpiare il suo nome, fino a chiamarlo Brugattolo. Una Parola Brutta, dal suono sgradevole, che gli si appiccica addosso e lo segue dovunque, gli toglie il fiato, lo paralizza. Finché, a poco a poco, la Parola Brutta non prende forma e non diventa qualcos'altro. Un amico che, fra miagolii e fusa rumorose, saprà sempre dargli il consiglio giusto. Un compagno di avventure che, nutrendosi di cose belle, si trasformerà insieme a lui, insegnandogli a non avere paura di essere se stesso. D'altronde, Michele non è mica l'unico ad avere una Parola Brutta... Un'avventura intelligente ed emozionante, dedicata ai ragazzi che sembrano fragili ma che invece possono cambiare tutto, anche le parole. Età di lettura: da 7 anni.
Il cielo è dei violenti
Flannery O'Connor
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2020
pagine: 231
Francis Marion Tarwater è stato costretto a crescere fin dall'età di quattro anni con il prozio Mason, un fanatico religioso che vive come un eremita nei boschi, è convinto di essere un profeta e ha sottratto il bambino al nipote Ryber, un maestro elementare che vive seguendo i dettami della ragione e della scienza. Quando Mason muore, Francis, ormai quattordicenne, torna a casa di Ryber, ma con una missione da compiere. Deve battezzare a ogni costo Bishop, il figlio del maestro, che a detta del prozio è nato «deficiente» per grazia divina. Comincia così una guerra senza esclusione di colpi, nella quale Ryber cerca in ogni modo di riportare Francis alla ragione e alla «normalità», mentre nella mente del ragazzo continuano a risuonare gli insegnamenti di Mason, e il richiamo di una fede tanto brutale quanto potente e liberatoria. Riproposto da minimum fax in una nuova traduzione a sessant'anni dalla sua pubblicazione, nel 1960, Il cielo è dei violenti è considerato una pietra miliare della letteratura americana: un esempio della sensibilità gotica e della potenza satirica che convergono nell'opera di Flannery O'Connor.
Il cerchio
Gaja Cenciarelli
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Empiria Ass. Cult.
anno edizione: 2003
pagine: 192
Extra omnes. L'infinita scomparsa di Emanuela Orlandi
Gaja Cenciarelli
Libro: Libro rilegato
editore: Zona
anno edizione: 2006
pagine: 160
Partiamo da un se. Alteriamo l'ordine della "fabula", e peschiamo dall'intreccio di fatti e speculazioni. Se il teschio trovato il 14 maggio 2001 nel confessionale della Chiesa di San Gregorio VII a Roma fosse quello di Emanuela Orlandi questo libro non avrebbe motivo di esistere. Il cerchio si chiuderebbe. Perché il se può essere raggelante. Paralizza. È una porta socchiusa dietro cui potrebbe nascondersi di tutto, è il terrore fatto parola. È la somma delle possibilità cui è appesa la nostra vita. Un se. Ma, d'altro canto, se quel teschio non appartenesse a Emanuela Orlandi, i fili di questa vicenda continuerebbero a penzolare, le parole si moltiplicherebbero, la "fabula" sarebbe infinita. E, a sua volta, genererebbe un'ennesima serie di se. E di perché.
Fantasie di stupro
Margaret Atwood
Libro: Libro in brossura
editore: Racconti
anno edizione: 2018
pagine: 303
Ma si può avere una fantasia di stupro? Quattro colleghe giocano a carte durante la pausa pranzo e conversano sull'ossessione delle riviste rosa per un certo tipo di fantasie, quelle che prevedono l'irrompere in casa di uno sconosciuto fascinoso ma violento. Mentre le due bionde, una receptionist e un'archivista, ammantano di romanticismo questa fantasticheria tutt'altro che innocua e Sondra tace perché forse qualcosa da dire lo avrebbe, Estelle confessa i suoi sogni, quelli in cui si serve soltanto dell'ironia per dissuadere gli stupratori goffi, maldestri e profondamente umani che la molestano. «Nelle mie fantasie finisce sempre che mi dispiace per lui, insomma, dev'esserci qualcosa che non va in loro.» La vittima considera a loro volta vittime i carnefici, del resto «come potrebbe un uomo fare una cosa del genere a una persona con cui ha appena chiacchierato a lungo, una volta che capisce che anche lei è un essere umano, che anche lei ha una vita, non riesco a immaginare come possano andare fino in fondo, sai? Insomma, so che succede ma non lo capisco, questa è la parte che proprio non riesco a capire».
La nuda verità
Gaja Cenciarelli
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 247
Donatella Mugghiarti è medico, lavora in un grande ospedale pubblico di Roma, ha uno studio privato, abita in una casa tutta bianca sulla quale si arrampica un glicine. Vive sola, detesta i colleghi, non ama cucinare o mangiare, non beve, non dorme mai nuda perché non ha intimità con se stessa. E infatti, Donatella, che non ha mai amato una persona, non può amare l'idea di curare gli altri, e non riesce a stare vicino ai pazienti. A chi guarisce, ai parenti, agli amici di chi muore. Quando scoppia un'inchiesta giornalistica sulla Malaumanità negli ospedali della Capitale, Donatella non capisce quanto la cosa la riguardi perché, nonostante odi il corpo degli altri e il proprio, ha incontrato Stefano, che commercia in vini, si appassiona a tutti, ama cucinare e mangiare, ama i corpi. Stefano l'ha rapita emotivamente ed eroticamente per condurla in un luogo dove lei non è mai stata, e dove mai avrebbe pensato di trovarsi: la coppia. Tuttavia, questa storia non ha due protagonisti, ma tre, e il terzo - un'altra donna - non si vede. Così, passo dopo passo, talvolta a passo di danza, sedotta dal fascino di Stefano e allarmata dai suoi tradimenti, Donatella si trova invischiata in un gioco di specchi in cui realtà e finzione, privato e pubblico, amore e morte, paziente e medico, innocenza e colpa si scambiano continuamente i ruoli.
Agnes Browne nonna
Brendan O'Carroll
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2020
pagine: 232
Il pub di Foley, al centro di Dublino, è famoso per molte cose, ma per i Browne soprattutto per una: è la sede tradizionale da ventisette anni a questa parte di tutti i loro festeggiamenti. Ora perciò che l'ultimo dei Browne, Aaron, il figlio di Mark, ha deciso di venire al mondo, Agnes e i suoi pargoli si sono dati appuntamento da Foley subito dopo il battesimo. Al bancone del bar Agnes, il bicchiere in mano, fa scorrere lo sguardo attraverso la sala. Sono tutti lì, i suoi piccoli orfani, tutti adulti ormai. La sua nidiata al completo, tranne il povero Frankie, il figlio derelitto e sfortunato. Mark si è sistemato, è sposato con Betty e ha un figlio meraviglioso; Rory e il suo amico Dino sono tra i più rinomati hair stylist della Wash & Blow; a Trevor manca solo un anno per completare il corso universitario di arte e diventare subito dopo un qualificato artista grafico; Simon è ora portantino-capo al St. Patrick's Hospital; Cathy è con il fidanzato Mick O'Leary e Dermot... Dermot è con Mary Carter, tossica e forse anche spacciatrice, ma ancora per poco, dato che Agnes ha deciso di porre fine alla tresca... Andrebbe tutto bene per Agnes se a Pierre non venisse in mente di sollevare il calice e di dire davanti agli ospiti del pub di Foley e alla gente del Jarro: "Alla bellissima Agnes Browne... Benvenuta, nonna!"