Libri di Gabriele Morolli
La lingua delle colonne
Gabriele Morolli
Libro: Libro rilegato
editore: EDIFIR
anno edizione: 2014
pagine: 293
Un grande affresco sugli ordini architettonici nella Firenze del Rinascimento. Il volume è diviso in due parti: nella prima l'autore mette a frutto gli studi di una vita e in una sorta di dotto manuale illustrato, ci parla della "lingua delle colonne" della loro invenzione e dell'istituzione dei vari Ordini, passando in seconda battuta a Vitruvio ed il suo De Architectura, per arrivare fino a Leon Battista Alberti, Antonio da Sangallo ed al Vignola. Nella seconda parte l'autore, come in un nuovo esercizio di lettura, ci porta per mano a far visita ai più bei monumenti di Firenze, chiese, logge, palazzi, in un inedito itinerario degli ordini architettonici del Quattrocento.
Il palazzo dell'industria
Franco Borsi, Gabriele Morolli, Daniela Fonti
Libro
editore: Editalia
anno edizione: 1990
pagine: 304
Il palazzo dell'aeronautica
Gabriele Morolli, Giuseppe Pesce, Daniela Funti
Libro
editore: Editalia
anno edizione: 1989
pagine: 200
I palazzi della Difesa
Franco Borsi, Paolo Ungari, Gabriele Morolli
Libro
editore: Editalia
anno edizione: 1984
pagine: 304
Il palazzo del Viminale
Franco Borsi, Gabriele Morolli, M. Cristina Buscioni
Libro
editore: Editalia
anno edizione: 1983
pagine: 304
Art in Rome: from Neoclassicism to Romanticism
Franco Borsi, Gabriele Morolli, Cristina Acidini Luchinat
Libro
editore: Editalia
anno edizione: 1979
pagine: 250
Arte a Roma: dal Neoclassico al Romanticismo
Franco Borsi, Gabriele Morolli, Cristina Acidini Luchinat
Libro
editore: Editalia
anno edizione: 1979
pagine: 250
Michelangelo e la facciata di San Lorenzo: dai progetti alla realtà virtuale. Le colonne ritrovate
Libro: Libro in brossura
editore: Maschietto Editore
anno edizione: 2017
pagine: 38
Michelangelo, per volontà di papa Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico, progetta una grandiosa facciata per San Lorenzo, chiesa di famiglia dei Medici che la avevano completamente rinnovata nel corso del Quattrocento in forme brunelleschiane. Il Buonarroti, allora quarantenne e già grandissimo in pittura e in scultura, si cimenta per la prima volta con un tema architettonico di grande impegno e, tra il 1516 e il 1519, approvvigiona una grande quantità di marmi dalle cave delle Alpi Apuane. Molti blocchi giungono già a Firenze sbozzati e pronti per essere montati in quella che lo stesso artista definiva un'opera che "di architettura e di scultura" sarebbe stato "lo specchio di tutta Italia". Ma il Pontefice cambia ben prestò d'avviso, impegnando Michelangelo in altre commissioni sempre per San Lorenzo, quali la Sagrestia Nuova e, poi, la Libreria Medicea; abbandonando invece il progetto della facciata, la cui mancata realizzazione venne giudicata dal grande artista una vera "rovina", un "vituperio grandissimo". Per ricordare l'anniversario della scomparsa (18 febbraio 1743) di Anna Maria Luisa de' Medici, ultima erede della grande casata che legò per testamento a Firenze l'immenso patrimonio artistico di proprietà della famiglia, Principessa "saggia" che, tra l'altro, fu anche munifica restauratrice del complesso laurenziano e promotrice dell'esecuzione di una nuova facciata per la Basilica (che anch'essa non venne però mai eseguita), viene oggi, nel febbraio del 2007, promossa la visualizzazione tridimensionale, elaborata al computer, del progetto michelangiolesco per la facciata di San Lorenzo. Con i nuovi mezzi della realtà virtuale l'immagine della facciata marmorea mai realizzata potrà così sovrapporsi alla fronte incompiuta e rimasta grezza della grande chiesa.