Libri di G. De Ligio (cur.)
Cattolicesimo: l'impossibile rinuncia. Riflessioni intorno alle analisi di Pierre Manent
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 120
Se l'indebolimento delle «identità religiose» delle nazioni europee e le reazioni alla «neutralità» della società secolare segnano il dibattito contemporaneo, la questione di Dio continua a rivelare le dinamiche che scuotono la modernità tardiva. Gli europei non sanno come affrontare la paradossale permanenza di quella questione. Faticano a distinguere le dimensioni religiose della vita comune. La proposta cristiana che ha informato la loro storia ha spesso l'apparenza di uno spettro che si aggira, come un segno quasi svanito o un simbolo ormai muto, tra i popoli del Vecchio continente. La rinuncia al cristianesimo sembra tuttavia rendere l'Europa irriconoscibile a se stessa, anche perché tende ora a coincidere con una rinuncia alle responsabilità dell'azione politica, all'esperienza in cui si determinano la libertà e la giustizia degli uomini. Pierre Manent si sforza di esplicitare le fonti e l'impossibilità di quella duplice rinuncia. Articolando politica, filosofia e religione, offre una riflessione sulla dinamica occidentale che non si confonde con la razionalizzazione strumentale, con l'antagonismo delle classi o con la promozione dei diritti individuali. Quella dinamica è ripensata nella sua opera seguendo le «metamorfosi della città» che continuano a sovrapporsi al problema teologico-politico. Questo libro raccoglie una serie di importanti riflessioni di Manent, tratte da conferenze italiane e francesi. È completato da alcuni tentativi di approfondire gli argomenti di un filosofo che medita il rapporto tra cristianesimo e Europa come un orizzonte attivo d'avvenire, come una questione fondamentale e persistente.
Le metamorfosi della città. Saggio sulla dinamica dell'Occidente
Pierre Manent
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2014
pagine: 496
Nel momento in cui l'Europa attraversa una crisi che appare al contempo politica e spirituale, Pierre Manent propone agli europei un illuminante percorso attraverso i momenti fondatori, i concetti orientativi e i più autorevoli interpreti della loro storia. Per riportare alla luce le ondate che accompagnano invisibilmente la turbolenta navigazione dell'uomo moderno, Manent esamina l'esperienza originaria della polis greca, il perdurante enigma delle trasformazioni di Roma e il rapporto tra le città degli uomini e la questione di Dio ravvivando imparzialmente il dialogo con Omero e Aristotele, Cicerone e Agostino, Machiavelli e Montesquieu, Montaigne e Rousseau. Per ritrovare i termini esatti del problema umano, il filosofo francese rinnova la discussione del nesso tra l'universale e la mediazione, la scienza e l'azione, l'uomo e il cittadino. Si tratta per Manent di considerare la dinamica occidentale e la situazione presente alla luce della più completa comprensione del comune e del governo degli uomini. La successione e la dialettica tra le forme politiche (Città, Impero, Chiesa e Nazione) che questo libro ricostruisce delineano così una prospettiva in cui l'incessante movimento dell'umanità odierna è ricondotto all'interno della più ampia e adeguata questione della vera comunità universale, o delle fonti e dei criteri dell'operazione umana: le metamorfosi della città sono a ben vedere le esperienze in cui l'umanità ha pensato, governato e realizzato se stessa...
Il destino delle nazioni, l'avvenire dell'Europa
Raymond Aron
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 248
Allorché l'Europa sperimenta la crisi della sua "costruzione" comune e della scienza o dell'opinione che è giunta a orientarla e a legittimarla, ci si interroga nuovamente sulla natura delle associazioni umane e sull'avvenire dei popoli europei. Raymond Aron ha accompagnato l'esperienza novecentesca dell'Europa pensando le idee che hanno trovato in essa asilo e il suo destino sempre sospeso all'alba della storia universale. I saggi raccolti in questo volume illustrano le perduranti lezioni di quella riflessione. Aron discute la natura e l'avvenire delle nazioni - fatto fondamentale della politica europea situandosi nell'elemento dell'azione, ma anche in un orizzonte più vasto in cui la figura spirituale e la matrice politica del Vecchio Continente sono considerate congiuntamente e nel loro significato universale. Lucida testimonianza di un grande pensatore, questa antologia restituisce l'esercizio di responsabilità nella Città di un "buon europeo" e la riflessione imparziale di un classico che non ha smesso di educare tanto il cittadino quanto l'uomo. Pensare l'idea europea, la sua fedeltà storica e il suo compito presente significa ancora pensarla politicamente. Comprendere la vita in comune degli uomini significa ancora meditare la sua fragile architettura, la sottile arte politica che essa richiede, la dialettica che continua a percorrerla tra l'esperienza delle nazioni e la questione della vera unità umana. Prefazione di Alessandro Campi.