Libri di G. Dalmasso
L'A-venire di Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 376
A dieci anni dalla scomparsa di Jacques Derrida, il volume raccoglie gli Atti di un Convegno internazionale svoltosi a Milano e Bergamo dal 10 al 12 ottobre 2012. "Pensare l'a-venire di Derrida" non significa soltanto prendere atto di quanto ancora sia carica di futuro la monumentale opera di questo filosofo. Il suo lascito immenso, come un testamento e una promessa, chiede di essere ereditato e perciò rilanciato, "l'a-venire" di Derrida, della sua opera, consiste anzitutto nel suo evento - parola chiave della riflessione del filosofo francese -, vale a dire nel suo sorprendente e intempestivo accadere. Insofferente nei confronti di ogni classificazione e di ogni "scolastica", il pensiero derridiano continua infatti a scuotere e a provocare. Come un sisma la cui onda d'urto non cessa di propagarsi, la decostruzione intrapresa da Derrida seguita a far tremare il suolo del pensiero, a sconvolgerne gli assetti consolidati, richiamando a una responsabilità filosofica urgente: fare i conti con quello che oggi accade, in tutti i campi e a tutti i livelli etico, giuridico, politico -, ripensarne lo statuto, senza abbandonarsi a comodi irrazionalismi, per aprirsi il più possibile all'"a-venire". È questa la direzione in cui si muovono, ciascuno secondo la propria traiettoria, i saggi del presente volume.
Discorso e verità. Scritti in onore di Francesca Rivetti Barbò
Libro
editore: Jaca Book
anno edizione: 1995
pagine: 296
Le quattro tematiche di questa raccolta di saggi in onore di Francesca Rivetti Barbò esprimono i moventi e gli snodi del percorso del suo pensiero: l'ispirazione etico-religiosa del discorso, la sua struttura logico-teoretica, il problema del suo valore, la questione della sua destinazione. Gli autori dei contributi sono colleghi italiani e stranieri, suoi amici di lunga data o allievi: fra loro Adriano Bausola e Emanuele Severino.
La bestia e il sovrano. Volume Vol. 2
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2010
pagine: 375
Nel 2001-2002, Jacques Derrida proseguiva le sue ricerche degli anni precedenti intorno alla sovranità dello Stato-nazione e del suo fondamento onto-teologico-politico, ampia riflessione, testimoniata nel primo volume de "La bestia e il sovrano", che da questo momento si sarebbe rivolta verso le grandi questioni della vita animale - quella dell'uomo "animale politico", diceva Aristotele, e quella delle "bestie" - e del trattamento, dell'assoggettamento della "bestia" da parte dell'"uomo". In questo secondo volume tale lavoro giunge alle sue estreme conclusioni modulandosi in una paziente lettura di due testi qualificati come "più eterogenei possibili": da una parte Robinson Crusoe, l'opera di finzione di Daniel Defoe, e, dall'altra, il seminario tenuto da Martin Heidegger nel 1929-1930. Nell'Annuario dell'EHESS 2002-2003, Jacques Derrida descriveva in questi termini le linee di forza della riflessione intrapresa: "A volte incrociate, a volte parallele, queste letture guardano a un nucleo comune: la storia e attraverso le numerose, varie e appassionanti letture del Robinson Crusoe nel corso dei secoli e nella Germania moderna di Heidegger (inizio degli anni Trenta)".
La bestia e il sovrano. Volume Vol. 1
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2009
pagine: 438
Come noto, Jacques Derrida dedicò gran parte della propria vita all'insegnamento: prima alla Sorbona, poi, per una ventina d'anni, presso l'École normale supérieure di rue d'Ulm e infine, dal 1984 alla morte, presso l'École des hautes études en sciences sociales, oltre che in molte università nel mondo (regolarmente negli Stati Uniti). Presto aperto al pubblico, il suo seminario richiamò un uditorio vasto e plurinazionale. Nonostante molti dei suoi libri prendano spunto dal lavoro che conduceva, questo rimane una parte originale e inedita della sua opera. Con il presente volume inauguriamo quindi una vasta impresa: la pubblicazione di questi seminari. A partire dal 1991, presso l'EHESS, con il titolo generale di "Questioni de responsabilité", affrontò le questioni del segreto, della testimonianza, dell'ostilità e dell'ospitalità, dello spergiuro e del perdono, della pena di morte. Infine, dal 2001 al 2003, tenne quella che doveva essere non la conclusione, ma l'ultima tappa di questo seminario, che prese il titolo di "La bète et le souverain". Ne pubblichiamo qui la prima parte: l'anno 2001-2002. In questo seminario Jacques Derrida affronta, per dirla con parole sue, una ricerca sulla "sovranità", "la storia politica e onto-teologica del suo concetto e delle sue figure", ricerca presente da molto tempo in molti dei suoi libri, in particolare in "Spectres de Marx" (1993), "Politiques de l'amitié" (1994) e "Voyous" (2003).
A partire da Jacques Derrida. Scrittura, decostruzione, ospitalità, responsabilità. Atti del Convegno (Bergamo, 12-13 dicembre 2006)
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2007
pagine: 285
Se fosse possibile azzardare un paragone musicale quando si parla dei tanti contributi critici che - nel corso del tempo - sono stati generati dall'opera di Jacques Derrida, si dovrebbe ricorrere necessariamente al contrappunto, vale a dire al rapporto tra voci che sono indipendenti rispetto al ritmo e interdipendenti rispetto all'armonia. Il 12 e il 13 dicembre 2006, presso l'Università degli Studi di Bergamo, si è svolto un convegno che ha messo alla prova la verità di tale polifonia e ha sviluppato linee di fuga e passaggi tonali a partire da quattro parole - scrittura, decostruzione, ospitalità, responsabilità - che, come note su un pentagramma, scandiscono il percorso filosofico di uno dei maestri più importanti del Novecento. Consapevoli del fatto che Derrida non amava celebrazioni o monumentalizzazioni, gli studiosi che sono intervenuti (i quali, tra l'altro, appartengono a generazioni diverse), non si sono chiesti soltanto che cosa Derrida può ancora dare, ma hanno cercato di comprendere in che senso tutto ciò che lo concerne si gioca ora, avviene ora, vale a dire nella piena corresponsabilità del suo gesto di lettura.