Libri di G. Cotroneo
Fenomenologia dello spirito dopo 200 anni
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2009
pagine: 606
Il Dipartimento di Filosofia dell'Università di Messina ha inteso celebrare il secondo centenario (1807-2007) della pubblicazione della Fenomenologia dello spirito con questo denso volume, che raccoglie importanti contributi di studiosi anche di altre università italiane. Considerata spesso dalla critica, e non solo dagli estimatori più convinti come B. Spaventa, l'"opera principale" di Hegel, ed apprezzata a tal punto da B. Croce da indurlo a far suo il paragone con la Divina commedia, essa in effetti appartiene al novero di quei grandi classici che riservano ai suoi (ri)lettori problematiche di sorprendente attualità, come del resto dimostrano i saggi qui presentati. Il volume è diviso in due parti: la prima comprende i saggi di Rossella Bonito Oliva, Fortunato Cacciatore, Clementina Cantillo, Giuseppe Cantillo, Girolamo Cotroneo, Santi Di Bella, Rosella Faraone, Cinzia Ferrini, Giuseppe Gembillo, Cettina Ginebri, Giuseppe Giordano, Luigi Ruggiu e Paolo Vincieri, sulle varie sezioni della Fenomenologia e sulle tematiche in esse trattate, mentre la seconda riguarda le 'grandi' interpretazioni di quest'opera con saggi di Andrea Bellantone, Rosa Marafioti, Giulia Merlino, Emilia Scarcella, Antonino Spinelli.
Il diritto alla filosofia. Atti del Seminario di Studi su Raffaello Franchini (Napoli, 4-5 dicembre 2000)
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2003
pagine: 284
La religione della libertà. Antologia degli scritti politici
Benedetto Croce
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2002
pagine: 362
Teoria della previsione
Raffaello Franchini
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Siciliano Editore
anno edizione: 2001
pagine: 205
La mia famiglia
Erminia Maglietta
Libro: Libro in brossura
editore: Totem (Lavinio Lido)
anno edizione: 2015
pagine: 214
Naturalmente, mettere nero su bianco i propri pensieri è sì un esercizio catartico e liberatorio, ma altrettanto arduo è poi doverli rileggere, soprattutto se si è stati sinceri dapprima con se stessi e a seguire con gli altri. Quindi, riteniamo che la verità di questa autobiografia sia semplicemente la conseguenza dell'attuale condizione esistenziale di Erminia Maglietta, finalmente consapevole della linea che sta al di là del bene e del male e quindi capace di una pietas che governa con felice bilanciamento la narrazione.