Libri di G. Cerri
Tradizioni mitiche locali nell'epica greca. Convegno internazionale di studi in onore di Antonio Martina per i suoi 75 anni (Roma, 22-23 ottobre 2009)
G. Cerri, A. T. Cozzoli, M. Giuseppetti
Libro: Libro in brossura
editore: Scienze e Lettere
anno edizione: 2012
pagine: 168
L'iliade
Omero
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2006
pagine: 586
Dall'ira di Achille ai funerali di Ettore: il primo e più famoso poema epico dell'umanità, che celebra eroi, battaglie, imprese valorose di un passato di smisurata e perduta grandezza. Ma non solo. L'Iliade è anche il poema dell'eterna contraddittorietà dell'uomo, il poema dell'inesorabilità del destino, il poema che più di tutti ha saputo legare la gloria alla morte, l'ira alla passione, l'immortalità alla fragilità umana.
L'iliade
Omero
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Rizzoli
anno edizione: 1999
pagine: 1300
Dall'ira di Achille ai funerali di Ettore: in cinquantun giorni si snoda la vicenda raccontata nell'"Iliade", il primo e il più famoso poema epico dell'umanità. L'"Iliade" è la celebrazione, proiettata in un passato di smisurata e perduta grandezza, di eroi, battaglie, imprese valorose. Ma è anche il poema dell'eterna problematicità e contraddittorietà dell'uomo, il poema in cui gli stessi eroi che compiono gesta che saranno cantate nei secoli sanno di essere destinati a una sorte dolorosa cui non possono sfuggire, in cui gloria e morte sono uniti in un nodo inestricabile. E dopo aver raccontato il traviamento dell'ira e della passione, l'"Iliade" si chiude con la dolorosa consapevolezza della fragilità umana. La traduzione di Giovanni Cerri è esemplare per l'aderenza al dettato omerico; il commento di Antonietta Gostoli, il primo completo pubblicato in Italia, si rivolge tanto allo specialista quanto al lettore colto. Accompagna questa edizione un ampio saggio del grande filologo Wolfgang Schadewaldt.
Edipo a Colono
Sofocle
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2008
pagine: LXXXIV-427
Vecchio e cieco, Edipo giunge a Colono, poco fuori di Atene. È accompagnato dalla figlia Antigone e subito raggiunto dall'altra figlia, Ismene. Lui, il già potente "tiranno" di Tebe, uccisore del padre e marito della madre, non è più, ora, che un vagabondo, uno "straniero in terra straniera". Chiede agli abitanti di Colono e a Teseo ospitalità e protezione. E Atene, la città della legge, della "pietas" e della civiltà, gliele concede: in cambio della protezione che Edipo, dopo la morte, le garantirà. Invano Tebe lo reclama: con la forza del cognato Creonte, che ne rapisce le figlie, o con le implorazioni del primogenito Polinice perché prenda le sue parti contro il fratello Eteocle. Edipo non dimentica per un solo attimo le colpe orrende delle quali, senza saperlo, si è macchiato, e neppure il modo in cui Creonte e i figli lo hanno trattato. Ma guarda ormai oltre, alla morte imminente, al destino eterno di eroe che lo attende. Non a caso egli è giunto a Colono: il luogo dove era nato Sofocle costituisce una vera e propria soglia sacra, meravigliosa e inquietante, e prefigura, con il suo bosco delle Eumenidi, l'oscura vita dell'Ade.
Filottete. Testo greco a fronte
Sofocle
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2003
pagine: 358
Con il Filottete, da molti considerata l'opera più significativa di Sofocle, ha inizio un progetto editoriale: la Fondazione Valla inaugura l'edizione completa delle opere del grande tragico ateniese. Il Filottete, per la prima volta rappresentato ad Atene nel 409 a.C., è un'opera della piena maturità del poeta. In essa la vicenda narrata (un episodio del mito che si colloca al termine della guerra di Troia) diviene emblematica per Sofocle, che ad essa prende spunto per indagare i misteri della provvidenza divina e quelli del dolore umano.
L'iliade
Omero
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2005
pagine: 558
Dall'ira di Achille ai funerali di Ettore: il primo e più famoso poema epico dell'umanità, che celebra eroi, battaglie, imprese valorose di un passato di smisurata e perduta grandezza. Ma non solo. L'Iliade è anche il poema dell'eterna contraddittorietà dell'uomo, il poema dell'inesorabilità del destino, il poema che più di tutti ha saputo legare la gloria alla morte, l'ira alla passione, l'immortalità alla fragilità umana.
Punti d'incontro. Pagine d'arte e poesia contemporanea
Libro
editore: Archivi del '900
anno edizione: 2004
pagine: 48
Iliade. Testo greco a fronte
Omero
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2003
pagine: 1332
Alle origini della storia letteraria dell'Occidente si leva l'Iliade, il poema degli "eroici furori" come ebbe a definirla un critico illustre. Per la prima volta i canti dedicati alla guerra di Troia dei rapsodi vaganti tra una città e l'altra della penisola greca venivano raccolti, limati e fusi in un tutto organico. Achille, Ettore, Priamo, Elena, i due Aiaci, Odisseo, gli dèi tutti, Diomede, Ecuba, Enea, Clitemnestra, Andromaca; la pietas religiosa, la ferocia più sfrenata, le grandi passioni, l'amore di strage, l'astuzia e la forza...