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Libri di Fulvio Comin

Storia di Pordenone. Dalle origini ai giorni nostri

Storia di Pordenone. Dalle origini ai giorni nostri

Fulvio Comin

Libro: Libro in brossura

editore: Biblioteca dell'Immagine

anno edizione: 2021

pagine: 390

Corre lungo il Noncello la storia asburgica di Pordenone, s'incrocia con quella del Meduna più Patriarchina e poi con quella della Livenza, singolarmente più veneta ed infine si mescola con quella della laguna veneziana con retrogusti d'oriente… Una ben singolare miscela che ravviva nei secoli questo modesto porto sorto per necessità di traffici commerciali, fino a costruire una giovane città di legno fatta di magazzini, piccoli locali dove vivere, laboratori artigiani, locande. Il legno abbonda ovunque attorno al fiume ed alla ragnatela di rogge che vi confluiscono. Il materiale da costruzione è a portata di mano, lo si usa per creare anche spazi per gli animali. Il legno è duttile, flessibile, facile da lavorare ma è pure pericoloso quando lascia andare la linfa che contiene e si secca. Basta una disattenzione di chi sorveglia il focolare domestico, o un fulmine, o soltanto una favilla, lucciola volante, che si posa nel posto sbagliato ed ecco che il fuoco divampa, improvviso, violento, e si veste di fumi neri del lutto. La piccola città di legno non c'è più ma dalle ceneri lasciate dal disastro ne sorgerà una di pietra, più ricca e più bella, per molti anni isola asburgica in mezzo al Patriarcato, presa da Venezia e ricatturata dagli Imperiali per poi essere ciò che non era mai stata: un feudo, con un Signore Risorgimentale che pur tuttavia la terrà per poco. Questo libro del porto, della città di legno e poi di pietra, ne racconta la storia, dalla sua origine singolarmente incerta, sino ai nostri giorni.
12,00

Rizko

Rizko

Fulvio Comin, Renato Pilutti

Libro: Libro in brossura

editore: Gruppo Albatros Il Filo

anno edizione: 2020

pagine: 362

Rizko è un uomo in fuga. Nella seconda metà del Seicento, abbandona con moglie e figli il paese in cui è nato, sulla riva destra del Dniepr, per andare verso occidente dove, si diceva, gli ebrei come lui prendevano meno bastonate. Un inaspettato colpo di fortuna, che diventa persino una favola popolare, lo proietta da Lublino a Cracovia, tra i benestanti. I suoi discendenti incrementano le fortune della famiglia a Kutná Hora, in Boemia, dove però l'unità familiare si spezza e una parte si camuffa per emigrare a Venezia, con altro nome e altra religione. Tenaci e avidi segugi ne seguono però le tracce e la costringono a fare i conti con il passato. È un confronto doloroso che si conclude, nel secondo dopoguerra, a San Daniele del Friuli dove, in un piccolo cimitero dimenticato tra le colline, l'ultimo erede di una "onorata" famiglia comprenderà che il destino non tollera maschere dietro le quali nascondersi. Decine di personaggi e di inattesi colpi di scena animano questa storia che unisce le vite di molti uomini e donne e, dipanandosi tra la Galizia polacca, la Boemia, la Polonia ai tempi del nazismo e l'Italia, attraversa trecento anni di storia europea.
16,50

Pordenone, la città dipinta
12,00

La prima guerra mondiale nel Friuli occidentale

La prima guerra mondiale nel Friuli occidentale

Fulvio Comin

Libro: Libro in brossura

editore: Biblioteca dell'Immagine

anno edizione: 2015

pagine: 239

Il racconto della Prima Guerra Mondiale nel Friuli Occidentale. Storie e vicende dal 1915 al 1918, avvenute in una realtà che non era nemmeno ancora una provincia, ma posta a due passi dai principali fronti. Uomini, donne, bambini, comunità intere, i loro gesti quasi mai narrati dalla storiografia ufficiale. La quotidianità delle famiglie e dei civili di Pordenone, Maniago, Sacile, Porcia, San Vito, Spilimbergo, e tutti i comuni attorno, città dove non arrivarono gli orrori delle trincee, ma tutta l'angoscia e la paura di intere generazioni chiamate ad andare al massacro nel più grande conflitto che l'umanità avesse mai vissuto. Di questa guerra non voluta cerchiamo quindi, come possiamo, di raccontare quella che sconvolse come un tornado le genti che abitavano tra il Cellina e il Tagliamento perché è "rammendando" che si ricava la tela per intero. E tutta la tela è ciò che è stata questa guerra, non soltanto gli episodi eroici o supposti tali.
14,00

Vajont. Il giorno dopo

Vajont. Il giorno dopo

Fulvio Comin

Libro: Libro in brossura

editore: Biblioteca dell'Immagine

anno edizione: 2013

pagine: 192

Alle 22.39 del 9 ottobre 1963 un boato tremendo scosse tutta la vallata. La frana di roccia compatta era venuta giù di schianto. Era entrata nel lago ed era risalita dall'altra parte della sponda dopo aver cacciato l'acqua. Un'ondata valicò la diga e si diresse verso Longarone. Un'altra risalì la montagna lungo la sponda di sinistra per quasi cento metri di altezza andando verso Pineda e San Martino e travolse tutto nella sua corsa. Erto fu bombardata di sassi, fango, acqua, ma non fu sommersa mentre La Spesse e Frasein che stavano sulla riva destra di fronte alla frana furono spazzate via. Il cataclisma durò non più di 4 minuti e la morte corse rapida lungo le rive del lago e poi nel cantiere della Sade. Molti quando sentirono arrivare l'acqua corsero verso la montagna cercando di guadagnare zone più elevate e, grazie a questo, si salvarono. Tutta la vallata fu avvolta dall'oscurità ed i superstiti, a tentoni, cercarono di trovare i familiari, di prestare loro soccorso, ma erano pochi. E tutti gli altri? Intanto coloro che avevano raggiunto luoghi elevati si organizzarono cercando della legna e accesero dei fuochi. Verso il bagliore di quelle fiamme si diressero i superstiti, come formiche, trascinandosi dietro i bambini ed i feriti.
14,00

Storia di Pordenone. Dalle origini ai giorni nostri

Storia di Pordenone. Dalle origini ai giorni nostri

Fulvio Comin

Libro: Libro in brossura

editore: Biblioteca dell'Immagine

anno edizione: 2008

pagine: 267

"La zecca di Pordenone": fu quasi certamente il maglio della Vallona ad ospitare la zecca di Pordenone. Una città, quindi, dove si batteva moneta che portava in una delle facce il volto di Bartolomeo d'Alviano. La zecca coniava i ducati pordenonesi di identico valore rispetto a quelli di Venezia. Furono immessi sul mercato ducati d'oro, detti anche zecchini; il "matapan", denaro grosso d'argento, il soldo d'argento o mezzanino, il bezzo, il quattrino e il bagattino in rame. "Postini per Venezia": verso la fine del secolo, nell'agosto del 1583, Pordenone visse un'assoluta novità. Il Consiglio infatti istituì un servizio di portalettere per Venezia. L'incaricato, pagato 20 ducati l'anno, riceveva anche 2 soldi per ogni lettera che gli veniva affidata e una cifra in aggiunta se fosse stato incaricato di portare anche denaro. Il portalettere partiva ogni martedì da Pordenone e tornava il venerdì sera in modo da poter essere in città il sabato mattina, giorno di mercato. Il servizio venne soppresso, per ragioni che ignoriamo, nel 1588, ma lo si dovette ripristinare "a furor di popolo" l'anno successivo. "La peste": la prima notizia di diffusione del morbo risale al 1527 quando il Consiglio dettò severe disposizioni sanitarie. Nessuno poteva entrare in città sotto pena di lire 3 e 5 soldi. Alle porte c'erano le guardie che tenevano tutti i forestieri a distanza. Nonostante tutti questi accorgimenti, l'anno successivo, morirono di peste 600 persone.
12,00

Storia di Maniago

Storia di Maniago

Fulvio Comin

Libro

editore: Biblioteca dell'Immagine

anno edizione: 2009

pagine: 180

13,00

Viktor e il suo doppio

Viktor e il suo doppio

Fulvio Comin

Libro: Libro in brossura

editore: Libra

anno edizione: 2007

pagine: 256

Viktor è il nome che il protagonista, Vittorio, assume scappando in Cecoslovacchia da Fregona (Tv), alle pendici del Cansiglio, proprio alla fine della seconda guerra mondiale. Là riesce a trovare un lavoro grazie all'aiuto del nonno paterno. La madre, infatti, era ceca ed aveva sposato un medico italiano, divenuto poi medico condotto di Fregona. Vittorio resta presto orfano. La madre muore quando lui è adolescente e il padre quando ha una ventina d'anni. Instabile psicologicamente, si trova da solo a dover affrontare le vicende belliche che toccano il suo paese, la lotta tra repubblichini e partigiani fra il '43 e il '45, una tormentata storia d'amore con una ragazza del paese che gli preferirà un ufficiale repubblichino. Viktor ritroverà quell'ufficiale, molti anni dopo, in Austria, dove finisce drammaticamente il romanzo.
15,00

Il volo della crisalide. Un'insolita storia d'amore

Il volo della crisalide. Un'insolita storia d'amore

Fulvio Comin

Libro: Libro in brossura

editore: Libra

anno edizione: 2006

pagine: 384

La vana ricerca di un tesoro di famiglia attraverso tre generazioni fino alla conclusione è il filo che lega la storia , che è anche la storia di un territorio, la pedemontana pordenonese: e che è anche una "insolita storia d'amore". La crisalide che prende il volo è infatti la passione proibita di Viviana, giovane e predestinata madre badessa, verso l'ufficiale austriaco occupante, Manfred. In mezzo, guidato dalla ricerca ossessiva del tesoro nascosto, un mondo intero, con la sua varia umanità , la provincia italiana con le sue virtù e i suoi tanti difetti.
18,00

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