Libri di Francesco Leto
Nicolas Pages
Guillaume Dustan
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2025
pagine: 410
Guillaume incontra Nicolas durante un firmacopie in Belgio. Uno sguardo, due parole, e il loro legame diventa detonatore. Guillaume si getta a capofitto in questo amore che scortica, passando al setaccio le proprie dipendenze e la propria fame di emozioni. Parigi pulsa tutt’intorno, frocia, frenetica, un labirinto di club, di corpi che si intrecciano, di desideri che si inceneriscono troppo in fretta. Nicolas è eccesso, è fuga e vertigine, si muove tra le luci stroboscopiche della notte e i silenzi lunghi della solitudine. Guillaume, implacabile, smonta la vita pezzo per pezzo: l’amore diventa ossessione, l’arte e il sesso si confondono. Ogni pagina è una confessione senza pudore, una dissezione dei sentimenti, e il corpo non è più un tempio ma un campo di battaglia. La libertà è lì, a un passo, ma impone una lotta continua perché si possa afferrarla. Nicolas Pages urla contro ogni convenzione, sputa in faccia a chi cerca facili consolazioni. La voce di Dustan graffia, senza freni, senza scuse, cattura la frenesia e il crollo di un’intera generazione. E ci consegna così un romanzo che è confessione e denuncia, una cronaca dell’HIV ma anche un diario d’amore intessuto di articoli di giornale, riflessioni letterarie e politiche. Un manifesto feroce che ha consacrato Dustan tra le voci più incendiarie della letteratura francese. Prefazione di Thomas Clerc.
Nella mia stanza
Guillaume Dustan
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2023
pagine: 144
La stanza di Guillaume Dustan è la stanza del narratore ma anche ghetto popolato da “froci”, zona franca che accoglie gli umori di un giovane parigino alla disperata ricerca della «scopata del secolo». Una introspezione pornografica in cui il corpo gode e tradisce, gli abbracci si alternano alle pulsioni violente della carne, l’amore è insieme agognato e temuto, la morte sempre in agguato. Non priva di ironia, questa cronaca crepuscolare non tace nulla, non risparmia nessuno, e ancor meno l’autore. La sua scrittura, fortemente influenzata da Marguerite Duras e Bret Easton Ellis, è come lui: libera, autentica, vertiginosa, il racconto va dritto al punto. La libertà conquistata prima nella vita si formalizza nella scrittura che detta il ritmo di ogni cosa, un ritmo serrato perché c’è poco tempo finanche per vivere. Si può fare della propria vita la materia della propria arte? E si può con questa impudenza? Guillaume Dustan ci riesce e nella scrittura stessa l’esistenza del mondo prende forma.
L'inquilina silenziosa
Clémence Michallon
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 372
Un serial killer raccontato da coloro che gli sono più vicini: la figlia tredicenne, la donna che frequenta e l'unica vittima designata che ha, finora, deciso di risparmiare. Aidan Thomas è un padre di famiglia che lavora sodo e una figura piuttosto amata nella piccola cittadina vicino a New York dove vive. È il tipo di uomo che dà sempre una mano e ha una buona parola per tutti. Ma ha anche un oscuro segreto che tiene nascosto a tutti gli abitanti della città e alle persone a lui più vicine. È un rapitore e un serial killer. Ha ucciso otto donne e una nona è destinata alla morte: Rachel, imprigionata in un capanno nel cortile di casa dell'uomo, teme per la sua vita. Quando la moglie muore, Aidan è costretto a trasferirsi con la figlia tredicenne Cecilia, e non ha altra scelta che portare con sé Rachel, presentandola a Cecilia come "un'amica di famiglia" che ha bisogno di un posto dove stare. Aidan scommette sul fatto che la donna, dopo cinque anni di prigionia, sia troppo sottomessa e spaventata per tentare la fuga. Ma Rachel è una combattente che non ha mai pensato di arrendersi, e capisce che Cecilia potrebbe essere l'ancora di salvezza attesa per tutti questi anni. E mentre mette alla prova i limiti della sua nuova situazione di vita, inizia a creare un tenue legame con la ragazza. Intanto Emily, proprietaria di un ristorante locale, si innamora del bel vedovo, e finisce per trovarsi coinvolta nell'orbita di Rachel e Cecilia, arrivando pericolosamente vicina a scoprire il segreto di Aidan. Raccontato attraverso i punti di vista di Rachel, Cecilia ed Emily, L'inquilina silenziosa esplora l'impatto psicologico dei crimini di Aidan sulle donne della sua vita e i legami che intrecciano l'una con l'altra e danno loro la forza di reagire. Un thriller avvincente e allo stesso tempo un'analisi approfondita del trauma, della sopravvivenza e delle dinamiche del potere.
Storia delle mie ossa
Francesco Leto
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 168
"Storia delle mie ossa" è un'opera lunare, ironica, struggente. Un incontro fra il Tristram Shandy di Laurence Sterne e le creature innocenti e inquietanti di Tim Burton. A fare gli onori di casa è un narratore sbrigliato e impavido, introverso ed egocentrico a un tempo, determinato a raccontarci tutto di sé, a partire dalla sua educazione sentimentale in un paese fuori dal tempo, immobile e mitologico. Un'infanzia vissuta nell'assenza del padre e accompagnata da un trittico di donne che si sono prese cura, ognuna in modo inusuale, di un bambino pelle e ossa che fin da subito ha cercato di intercettare i tranelli dell'amore. E se è vero che impariamo l'amore da chi ci sta intorno, il protagonista dovrà carpirlo da Euridice, eterna donna bambina che si incanta davanti al poster di Luis Miguel. Dalla Pungolatrice, negoziante arcigna e lunatica, che centellina soldi e carezze. Dalla madre, la Rossa, un'eccentrica insegnante di francese col pallino dell'aerobica e del giardinaggio, i cui fiori però non fioriscono mai... In un ben orchestrato contrappunto tra rievocazione del passato e presente in Francia, dove dà lezioni private di italiano a un ragazzo di cui è segretamente innamorato, il bambino, ormai adulto, capisce di essere un rifugiato sentimentale, sempre alla mercé di un amore che si fa ossessione e frenesia e di un tempo interiore che passa dal "fu" al "sarà" in un batter di ciglia. È sulla sua panchina assolata nel parco di Villemanzy - meta di interminabili passeggiate da flâneur contemporaneo - che il protagonista vive la propria epifania: nemmeno l'amore è un assoluto senza incrinature e diventa parodia di se stesso, perché ogni amore è furioso e insieme ridicolo. Un romanzo inusuale e delicato, divertente, che si snoda con eleganza a partire da uno sguardo eccentrico e anticonformista.
Suicide tuesday
Francesco Leto
Libro: Libro in brossura
editore: Perrone
anno edizione: 2013
pagine: 208
"Suicide tuesday" è un'espressione inglese che indica la condizione di profonda angoscia che sopravviene dopo un fine settimana all'insegna di droghe e alcool. L'euforia del sabato va scemando: domenica passa nel tentativo di smaltire i postumi, lunedì arriva il down e martedì si è talmente depressi che ci si lascerebbe morire. Il romanzo narra il fine settimana di tre protagonisti e li accompagna fino al martedì. Tre giornate in cui i personaggi vivono le proprie paure, i fallimenti. E i sogni. Ognuno con la propria vita lontana da quella degli altri. Queste tre storie così distanti hanno però un punto di incontro: Sergio e Giulia rispondono a un annuncio di Matteo per farsi ritrarre, il primo per lasciare alla piccola Camilla un ricordo di sé, la seconda per regalare la sua fotografia al ragazzo del bar che ogni giorno le regala un sorriso e la fa sentire meno sola. Tre esistenze con i loro effetti collaterali che si ritrovano il martedì. E solo di fronte a Matteo, quel fotografo estraneo, Sergio e Giulia riusciranno a confessare il segreto che li tormenta.
Il cielo resta quello
Francesco Leto
Libro: Copertina rigida
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2015
pagine: 220
È uno degli ultimi giorni d'estate quando Maria, uscita di casa all'alba come ogni mattina, non vi fa ritorno. "Dove sei finita, Maria? Tu che non te ne sei mai andata, perché mai avresti potuto lasciare quel mare". Ché a Bagnara Calabra tutti nascono col mare negli occhi e nel cuore. Qualcuno persino nella voce, come Mimì Bertè, che da bambina, a Bagnara ci tornava tutte le estati con le sorelle. Mimì, la cui voce è colonna sonora di molte vite, e della propria è benedizione e condanna. Con quel mare Maria ha sempre condiviso tutto. Ha il sapore del sale il primo bacio che ha dato al suo Carmine, quel ragazzo bello e vigoroso che tra tutte, alla fine, ha scelto lei. E libero come le onde è nato Domenico, quel suo figlio che, più degli altri, è la sua anima. U cardiddu lo chiamano, il cardellino. Ché come un cardellino, Domenico soffre ogni forma di prigionia. Quando il dolore entra nella vita di Maria, all'improvviso, troppo presto, che a piovere e a morire non ci vuole proprio niente, il mare è sempre lì, questa volta muto, incapace persino lui di darle conforto. Solo una voce allora continua a risuonare, quella di Mimì, ormai per tutti Mia Martini. Una sirena del mare, che da lì canta tutte le notti. Lo sai tu, Mimì, dov'è finita Maria? Una storia familiare autentica, intensa e poetica. Una dichiarazione d'amore per una terra che si perde nel cielo e in un mare senza il quale non si ha mai una casa dove tornare.