Libri di Francesco Dalessandro
Pericolo astratto e limiti-soglia. Le promesse non mantenute del diritto penale
Francesco D'Alessandro
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2012
pagine: X-422
Sommario: Il problema del pericolo e del diritto penale dei limiti-soglia; Il concetto di pericolo e il giudizio predittivo: le indicazioni provenienti dai sapere extragiuridici; Il "figliastro" della dogmatica penale: i reati di pericolo astratto; Il diritto penale dei limiti-soglia: un rimedio peggiore del male; Le promesse non mantenute del diritto penale del pericolo astratto e dei limiti-soglia: le soluzioni prospettabili.
L'osservatorio
Francesco Dalessandro
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2011
pagine: 112
Romanzo in versi declinato in quattro parti, scritto e riscritto in un lungo arco di tempo, opera di una tessitura lunga e paziente, labirintica e amorosa, L'osservatorio di Francesco Dalessandro attraversa l'ultimo mezzo secolo della nostra poesia lasciandosene imbevere nei suoi dettagli più minuti (un tratto stilistico, un richiamo immaginoso, una vertigine di pensiero) ma restando sempre fedele all'idea originaria. Più che narrare una storia, raccontare "fili di storie", e con esse lo scorrere del tempo. La vita fluisce come il sangue, come il traffico - con i suoi intoppi ingorghi accidenti -inquieta e inafferrabile, privilegiando ricorrenze e accadimenti feriali, notazioni paesistiche e stagionali. La visione nasce proprio dalla modulazione del tempo - nelle sue vene più sotterranee, stratificate -, dall'accumulo dei dettagli che, dilatati per virtù di pause e soste, rinvii e folgoranti accensioni dell'occhio, vanno a disegnare a poco a poco una vicenda complessiva. Questo è il compito che il poeta si è dato: raccontare la vita per immagini, passandola e ripassandola, come egli stesso ci avverte, nel "proiettore" dell'anima. Per il poeta-viandante, il sublime vedutista di una Roma divisa fra luci e ombre, "fraterne o avverse anime", ora luogo di cari nomi, ora sponda acherontea di un mondo non più condivisibile, la città guardata dall'Osservatorio simbolico e reale insieme - di Monte Mario, diviene il punto privilegiato da dove contemplare la vita nelle sue pieghe più dolci e laceranti.
Regolatori del mercato, enforcement e sistema penale
Francesco D'Alessandro
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2014
pagine: XII-482
Autorità e vigilanza sul mercato finanziario e diritto penale
Francesco D'Alessandro
Libro: Libro in brossura
editore: EDUCatt Università Cattolica
anno edizione: 2012
pagine: 382
L'ultimo quarto del giorno
Raffaela Fazio
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2018
pagine: 100
"La cornice di questo libro è il tempo. Raffaela Fazio pensa il tempo come l'unica opportunità e, insieme, l'insuperabile limite dell'essere. In una nota anteposta al libro, l'autrice spiega che, secondo la tradizione ebraica, il giorno di Dio si divide in quattro parti e che nell'ultimo quarto l'Eterno gioca con il leviatano nel mare. Ma, per noi, qual è quest'ultimo quarto? È quello che riserviamo alle attività che coinvolgono la parte più vitale (e a volte più privata) della nostra personalità. La modalità in cui l'essere può più facilmente fluire da un suo manifestarsi all'altro è proprio il “gioco”. Questa dimensione descrive e “canta” Raffaela Fazio. E in questa dimensione c'è l'amore, c'è lo studio e l'attenzione alle relazioni umane, c'è lei stessa, c'è la poesia; c'è, appunto, il leviatano, dominatore degli abissi, ovvero la vita nel suo mistero. Poiché il nostro abisso più profondo è l'inconscio, è con esso che dobbiamo fare i conti nell'ultimo quarto del giorno, imparando a giocarci. L'autrice si affida a un dettato sobrio ma forte, a una scansione decisa, fatta di versi scarni ed essenziali, diretti e precisi, nemmeno appesantiti dalla punteggiatura. È sua convinzione che la forma abbia un senso solo se serve a illuminare il contenuto; concentrare il verso significa quindi espandere il messaggio, arricchirlo. Tuttavia, questa preminenza del contenuto non è fine a se stessa, perché non sarebbe poesia se non fosse anche ritmo e canto." (dalla prefazione di Francesco Dalessandro)
Imprese valore Italia news. Digital startup, innovazione, formazione, soldi, tempo libero. Volume Vol. 3
Libro
editore: Greengo
anno edizione: 2021
pagine: 32
Le corrispondenze
Francesco Dalessandro
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2025
pagine: 96
«… Si può imparare a morire? Comprendiamo ora meglio l’assunto, l’assillo, di Francesco Dalessandro che “la vera materia prima non è la realtà ma la memoria e il dolore che spesso l’accompagna”. Conosce bene Dalessandro il tempo di un uomo, la verità quale seppero i primi poeti, da prima di Omero; sa la precisione, l’esattezza del nominare che crea la vita, il movimento. E “perciò scrivo da questo / presente”, nonostante e perché più si impongono “visioni di deserti / o di tundre dell’anima o paludi”; e poi, in tempi sempre più terribili, per chi “sbarca vivo” e “si tormenta / per tutto quel che s’è lasciato dietro / per chi si è perso sciolto nel tuo sale / o stretto dai tuoi ghiacci senza fine”, mare. L’uomo è “destinato / d’imperio al suo dolore e al silenzio”; ostinatamente ora il poeta interroga ogni corrispondenza, indaga storie e scritture, ogni amante e più quando gli si para innanzi “il buio / insonne del silenzio” perché non vengono più le “parole a fare luce a fare / giorno”. A noi lettori sarà dato di indagare, di vedere dal vivo della carne. Silenzio e dolore sono parole martellanti affacciate in questo libro, ma fanno la giustezza infiniti tagli di luce, sferzanti, quando dentro una poesia volano improvvise rondini quali corrispondenze ‘di amorosi sensi’…». (Dalla prefazione di Domenico Adriano)
In trincea
Isaac Rosenberg
Libro: Libro in brossura
editore: Interno Poesia Editore
anno edizione: 2023
pagine: 144
"In trincea" presenta una vasta scelta delle poesie di uno dei più originali ed isolati poeti inglesi così detti "di guerra". Già autore di due libri prima dell'arruolamento, nel 1914, Rosenberg scrive, infatti, alcune delle più belle e crudeli poesie sulla guerra, nelle quali parla delle cose concrete che poteva osservare in caserma, in trincea, nelle infermerie. Nei versi dei poeti coevi, come il più noto Wilfred Owen, leggiamo amarezza e indignazione per l'orrore della guerra. Non così nella poesia di Rosenberg. Per qualche straordinario motivo egli riesce a mantenersi emotivamente distaccato dalle terribili cose che accadono intorno a lui, e alle quali è esposto, registrandole minuziosamente ma obiettivamente, e, sostenuto da una viva intelligenza del linguaggio, a trasformarle in una poesia di grande qualità immaginativa. Quella "sorprendente carica di originalità" e "sbalorditiva abilità tecnica" - delle quali parla un critico di primo piano come F. R. Leavis - sono felicemente rese in lingua italiana dal poeta e traduttore Francesco Dalessandro che, con le sue raffinate versioni, sempre rispettose del testo originale, coadiuvato dal prezioso contributo prefatorio di Franco Lonati, ci aiutano a riscoprire e ad apprezzare la poesia di Isaac Rosenberg. Prefazione di Franco Lonati.