Libri di Fortunata Piselli
Governare città. Beni collettivi e politiche metropolitane
Fortunata Piselli, Luigi Burroni, Francesco Ramella
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2012
pagine: 138
Nei nuovi scenari della globalizzazione, le città assumono un ruolo sempre più centrale nello sviluppo dei territori. Anche per questo, all'inizio degli anni novanta, la "riforma dei sindaci" ha dato vita a una nuova forma di governo municipale che, oltre a riannodare i legami di fiducia tra i cittadini e gli amministratori locali, doveva mettere in grado questi ultimi di promuovere la crescita economica e la qualità della vita urbana. I risultati non sono mancati. I sindaci sono ancora oggi i politici più popolari d'Italia. Inoltre, la personalizzazione del rapporto con gli elettori e il rafforzamento delle giunte hanno ridato stabilità e vigore all'azione dei Comuni. E tuttavia queste riforme istituzionali, seppure importanti, non hanno garantito ovunque il "buon governo". Gli effetti della riforma dei sindaci, infatti, sono stati piuttosto diversi da città a città e da politica a politica. Da cosa dipende questa varietà di risultati? Il libro fornisce una risposta mediante uno studio condotto sul processo decisionale di un centinaio di "beni collettivi locali" di sei grandi città metropolitane del nostro paese. Si tratta dei beni e servizi più importanti realizzati dalle giunte comunali, durante le consigliature della prima metà del Duemila, in sette settori di policy.
La città: bisogni, desideri, diritti. La città diffusa: stili di vita e popolazioni metropolitane
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 240
All'interno dell'attuale fase di sviluppo della società globalizzata la città e la vita urbana si trovano a essere investite da una profonda ondata di cambiamenti. Questi processi incidono da un lato sulla configurazione spaziale della città, e si riflettono anche nelle politiche di progettazione urbana, dall'altro determinano una riconfigurazione della morfologia sociale della città e un continuo cambiamento nelle modalità d'uso degli spazi urbani. I saggi riuniti nel volume presentano un insieme di contributi che tratta, con diverse prospettive e sfaccettature di analisi, questo duplice insieme di trasformazioni. In particolare, vengono analizzati i fenomeni di redistribuzione residenziale che hanno contribuito a definire gli schemi di crescita urbana negli ultimi decenni e le ripercussioni che tutto ciò determina sull'apertura e sulla fruibilità quotidiana della città, ponendo in rilievo il modo in cui le nuove popolazioni urbane entrano in complessi rapporti di interazione con la città stessa. Il volume fa parte di un progetto editoriale che presenta lo stato dell'arte della sociologia urbana italiana.
Medio Occidente. Una periferia d'Europa tra politica e trasformazione
Fortunata Piselli
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1991
pagine: 298
Il capitalismo in un contesto ostile. Faide, lotta di classe, migrazioni nella Calabria tra Otto e Novecento
Giovanni Arrighi, Fortunata Piselli
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2017
pagine: 180
Come nasce il capitalismo in un contesto nel quale le relazioni economiche prevalenti sono orientate in tutt'altra direzione? E come è accaduto che aree periferiche dello sviluppo siano entrate nella sfera di influenza del capitalismo mantenendo tuttavia, almeno per una lunga fase, caratteristiche profondamente diverse da quelle che il «modello originario» avrebbe prescritto? Gli interrogativi sottesi a questo saggio - scritto negli anni ottanta a quattro mani e direttamente in lingua inglese da due tra i più significativi studiosi della sociologia storica contemporanea, e pubblicato ora in traduzione italiana - sono davvero di grande respiro storico, al punto da avere rappresentato, nella letteratura sul capitalismo, uno degli apporti più originali. Per affrontare storicamente la questione, Arrighi e Piselli sceglievano come terreno della loro ricerca sul campo la crisi del modello economico produttivo del latifondo calabrese dell'Ottocento. Quella dissoluzione diede in effetti origine - è l'argomento sviluppato con grande forza e suggestione dagli autori - non a un univoco modello, ma a ben tre diversi esiti distinti, che hanno poi caratterizzato la società calabrese nei decenni successivi: quello del Crotonese, più vicino all'esito dell'impresa capitalistica e del lavoro salariato; quello del Cosentino, sviluppatosi nella direzione della piccola proprietà contadina, a metà tra autoconsumo e mercato; e quello della Piana di Gioia Tauro, caratterizzato dalla crescita di aziende capitalistiche medio-piccole, in grado di difendersi dalla concorrenza esterna anche attraverso l'esercizio di poteri criminali. Lo studio del caso calabrese diviene, in questo magistrale saggio di sociologia storica, un esempio di analisi dei contesti che consente di leggere le differenze dello sviluppo, senza presentarle come inspiegabili «anomalie».