Libri di Filippo Andreatta
Relazioni internazionali
Filippo Andreatta, Marco Clementi, Alessandro Colombo, Mathias Koenig-Archibugi, Vittorio Emanuele Parsi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 360
Frankenstein. If you love solitude, You don't love freedom. Ediz. italiana e inglese
Libro
editore: Bruno (Venezia)
anno edizione: 2024
pagine: 304
Little fun palace. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Bruno (Venezia)
anno edizione: 2019
pagine: 48
Una roulotte. Un padiglione piccolo e portatile. Un bar. Un luogo effimero di aggregazione. Un omaggio al Fun Palace; il leggendario progetto dell'architetto Cedric Price e della regista teatrale Joan Littlewood che negli anni sessanta volevano realizzare un'università della strada, un laboratorio del divertimento.
Potere militare e arte della guerra
Filippo Andreatta
Libro: Copertina morbida
editore: FBK Press
anno edizione: 2015
L'opera, costituita da due volumi, di cui il primo ora in uscita, analizza il rapporto tra istituzioni politiche e sociali e potere militare, ispirandosi alla tesi di Carl von Clausewitz, secondo la quale i due ambiti sono inseparabili. Il modo di combattere di una comunità dipende quindi dal più ampio contesto politico e sociale, per cui, ad esempio, eserciti di cavalieri tendono ad essere associati a regimi aristocratici, mentre eserciti di fanteria sono legati a regimi più liberali. L'opera prende in esame, anche attraverso un ricco apparato di immagini e carte geografiche, le principali forme istituzionali che si sono succedute nella storia occidentale per evidenziare l'impatto che esse hanno avuto sull'evoluzione del potere militare. In questo primo volume sono trattate le città-Stato greche, l'Impero romano, il sistema feudale, i protostati moderni e gli Stati assoluti settecenteschi fino alla Rivoluzione francese, per chiudere con un'analisi delle differenze militari tra le unità politiche europee e quelle extraeuropee.
Alla ricerca dell'ordine mondiale. L'Occidente di fronte alla guerra
Filippo Andreatta
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2004
pagine: 154
Dopo l'11 settembre, le divisioni politiche hanno impedito una visione strategica comune, mentre il sanguinoso "dopoguerra" iracheno rappresenta un ulteriore dramma per gli stati e le coscienze. Questo volume delinea alcuni possibili scenari per uscire dal caos e ripristinare un ordine internazionale fondato sulla cooperazione multilaterale. L'autore discute l'intervento americano in Iraq e le sue conseguenze, le prospettive per l'esportazione della democrazia, le mutazioni del terrorismo internazionale, il ruolo dell'ONU e dell'Europa. È necessaria la ricostruzione di un ampio consenso internazionale attraverso un'azione concertata fra le potenze. L'unico percorso con qualche probabilità di successo per la stabilizzazione mondiale.
Mercanti e guerrieri. Interdipendenza economica e politica internazionale
Filippo Andreatta
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2002
pagine: 192
Per comprendere i processi che stanno sconvolgendo il sistema internazionale una chiave di lettura fondamentale è la natura dei rapporti tra economia e politica. Questo libro mostra con grande chiarezza i nessi tra economia e politica internazionale. Analizzando le relazioni internazionali del XX secolo, l'autore propone di distinguere tre possibili situazioni politiche che influenzano il senso dell'apertura economica, a seconda che le relazioni internazionali siano pacifiche, polarizzate entro blocchi di alleanza o disposte secondo allineamenti mutevoli alla ricerca di un equilibrio.
Istituzioni per la pace. Teoria e pratica della sicurezza collettiva da Versailles alla ex Jugoslavia
Filippo Andreatta
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2000
pagine: 352
Attraverso la ricostruzione delle diverse concezioni di sicurezza collettiva e l'analisi di alcuni casi esemplari (Abissinia, guerra del Golfo, Bosnia, Kosovo), l'autore sviluppa la propria argomentazione sul tema della sicurezza internazionale: non necessariamente le istituzioni internazionali devono essere forti per essere utili. Istituzioni relativamente deboli possono permettere, facilitando con la diplomazia, la cooperazione tra Stati. Paradossalmente è una concezione non radicale e non massimalista, antica e scarsamente popolare tra i cittadini delle democrazie moderne, quella che maggiormente appare in grado di contribuire a mantenere l'ordine internazionale nel XXI secolo.