Libri di Fernand Pouillon
Memorie di un architetto
Fernand Pouillon
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2025
pagine: 496
					Un evaso parla da una stanza di una villa di Fiesole, in cui si è rifugiato. È ricercato dalle forze dell'ordine di tutto il mondo. Il suo nome è Fernand Pouillon. Ha avuto, come architetto, un successo sensazionale, ricoprendo la Francia, l'Algeria, l'Iran dei suoi progetti. E, infine, lo ha portato alla rovina il C.N.L. (Comptoir National du Logement): una “vicenda” oscura. Dato in pasto all'opinione pubblica dalla stampa, a sua volta, senza costrizioni, vuole raccontare la sua verità: i suoi inizi a Marsiglia, le tappe di una carriera folgorante, gli uomini che ha incontrato, i successi che hanno rivelato la sua solitudine interiore, le umiliazioni che lo hanno portato fino alla depressione. La storia continua in carcere: è il diario di un “grande processo”, dove scopriamo l'altra faccia della vicenda, i suoi retroscena. Dopo di allora, il costruttore ha ripreso il suo lavoro ed ha portato a termine decine di cantieri. Ma questa è un'altra storia. «Lascerò alle mie case il compito di difendere le mie teorie», scrive nell'autobiografia.				
									Maître d'oeuvre. Scritti e conversazioni di architettura
Fernand Pouillon
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 164
					«Utilizzerò due termini per parlare degli architetti e di volta in volta userò il termine mestiere contrapponendolo a quello di professione. In questo testo la parola professione sarà considerata negativamente perché io credo che un architetto non sia tanto un professionista ma piuttosto una persona che esercita il mestiere, un uomo del mestiere. Non si dice che un artista è un professionista, se non per prenderlo in giro. Si dice al contrario che esercita un mestiere». Queste righe fanno parte di una lettera che Fernand Pouillon indirizza ai giovani che si apprestano ad affrontare il suo mestiere. L'architetto, per lui, non è tanto e solo l'ideatore di un progetto, quanto un maître d'oeuvre, espressione con la quale nel Medioevo si indicava il capomastro, colui che organizzava il cantiere seguendone lo svolgimento, dirigeva tutte le diverse competenze coinvolte e sceglieva i materiali, tenendo sempre presente l'orizzonte urbano. Tutto il contrario di oggi visto che l'architetto se ne sta perlopiù rintanato nel suo studio «alla stregua di un notaio». Rem Koolhaas ha manifestato di recente la sua ammirazione per l'impostazione, al contempo modernista e classicista, di Pouillon, osservando come la sua opera in Francia come in Algeria abbia la rara capacità di «fare i conti con la vita e di realizzare [...] una vera integrazione fra la città e l'architettura». Attraverso tre saggi e tre interviste, tutti finora inediti in italiano, il volume restituisce il pensiero e l'attualità della ricerca in campo teorico e costruttivo di uno dei più controversi e avventurosi architetti del Novecento, che ha scelto di porsi in totale continuità con il lascito dei due grandi Auguste dell'architettura francese, Choisy e Perret.				
									Il canto delle pietre. Diario di un monaco costruttore
Fernand Pouillon
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2016
pagine: 270
					Il canto delle pietre è il diario immaginario del monaco che nel XII secolo edificò in Provenza l'abbazia di Le Thoronet, un capolavoro di architettura cistercense. La vita di un cantiere medioevale, i problemi tecnici, finanziari e dottrinali che ostacolano i lavori, le soluzioni adottate, di una modernità sorprendente, appaiono ben poco conformi a quell'immagine convenzionale del Medioevo che si è consolidata nel corso dei secoli. Ma ciò che nel racconto "tocca" e coinvolge di più è la lotta che il monaco ingaggia con la fragilità degli uomini e l'inerzia della materia, e, soprattutto, con le proprie contraddizioni interiori. La costruzione dell'abbazia diventa così un viaggio iniziatico nel profondo dell'essere umano. Ma non è tutto. Questa cronaca che per altro si fonda su ricerche storiche originali e su una lunga esperienza di costruttore - è anche una riflessione appassionata sui rapporti fra il bello e il necessario, fra l'uomo e la natura, fra il dovere verso gli altri e quello verso Dio. Ed è una meditazione lirica sull'Ordine nel quale tutti gli ordini trovano spazio, e su quell'arte che riassume tutte le altre: l'architettura.				
									Il canto delle pietre. Diario di un monaco costruttore
Fernand Pouillon
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2007
pagine: 270
					Il romanzo si presenta come il diario del monaco-architetto dell'abbazia del Thoronet, in Provenza. Giorno dopo giorno il protagonista si confronta con la debolezza degli uomini e l'inerzia delle cose, e con le proprie personali contraddizioni. Per altro la vita di un cantiere medievale, i problemi tecnici, finanziari e dottrinali che pone, le soluzioni di sorprendente modernità che vengono via via trovate, appaiono molto poco conformi a quel Medioevo di maniera che continua a dominare l'immaginario comune.				
									
