Libri di Federica Osti
Reparto dermocosmetico. Guida al cross-selling
Maria Teresa Ascioti, Pierangelo Fissore, Federica Osti, Elena Penazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Edra
anno edizione: 2022
pagine: 280
Il volume intende coniugare le conoscenze scientifiche del farmacista e le più recenti tecniche di marketing, al fine di personalizzare sempre più la proposta al cliente/paziente che si affida alle competenze dello specialista per mantenere un buono stato di salute anche attraverso i cosmetici. La dermocosmesi in farmacia, infatti, va riconsiderata e compresa tra le pratiche essenziali che fanno capo all'Educazione alla Salute, che proprio il farmacista è chiamato a rappresentare. Gli autori indicano una metodologia di proposta al cliente/paziente basata su protocolli mirati di trattamento per inestetismi e lesioni cutanee comuni, con riferimento a tecniche di cross-selling e comunicazione, che incrementino l’autorevolezza e il rapporto di fiducia del farmacista del settore dermocosmetico. Un’ampia parte è dedicata agli inestetismi più comuni dal punto di vista fisiopatologico e come essi possono essere gestiti in farmacia, mettendo in relazione il banco etico con il reparto dermocosmetico e, ove ci sia, con la cabina estetica. Il volume è inoltre corredato da schede di trattamento annuale per la fidelizzazione del cliente. Questa nuova edizione nasce dall’esigenza di rinnovare i protocolli e le strategie di marketing in tempo di pandemia e alla luce di aggiornamenti scientifici importanti riguardo i più comuni inestetismi cutanei.
La pelle lo sa. L'importanza del tatto dal grembo materno alla realtà virtuale
Alessandro Martella, Federica Osti
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 180
Avere una bella pelle sembra la chiave del successo, infatti mai come oggi si moltiplicano i trattamenti per prendersene cura. Eppure di questo organo che ci fa da involucro e ci connette agli altri si parla ancora poco se non, appunto, in termini di estetica o di eventuali patologie. In pochi considerano che essa è un contenitore attivo, che ci consente di scoprire chi siamo noi e chi sono gli altri, nonché di esplorare il mondo. Risale al medioevo l'intuizione che senza contatto la vita non è possibile: le osservazioni sulle conseguenze della deprivazione tattile nei bambini hanno svelato quanto cruciale sia abbracciare, accarezzare e toccare. Ce lo hanno poi riconfermato i periodi di lockdown: «abbiamo bisogno di quattro abbracci al giorno per rimanere sani di mente, otto abbracci al giorno per rimanere in salute e dodici abbracci per crescere davvero».

