Libri di Federica Fiorilli
La conversazione nell'era digitale. Come la tecnologia sta plasmando il nostro cervello sociale
Federica Fiorilli
Libro: Copertina morbida
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2019
pagine: 79
L'uomo presenta una serie di bisogni sociali che gli garantiscono la sopravvivenza e strutture cerebrali deputate all'elaborazione dei segnali implicati nella comunicazione con i suoi simili. Partendo dalle più recenti scoperte delle neuroscienze affettive e integrando i dati con la ricerca sperimentale in ambito psicologico e sociale, il libro vuole condurre una riflessione sull'importanza della conversazione e su come essa abbia subito cambiamenti qualitativi e quantitativi nel corso del progresso tecnologico. In un mondo in cui la motivazione sociale di approvazione e rango sembra aver preso il sopravvento su bisogni altrettanto importanti come la condivisione e la necessità di cura, sicurezza e affetto da parte di altri per noi significativi, il modo più efficace per sentirsi esseri umani è quello di recuperare il dialogo reale ormai troppo spesso trascurato come conseguenza di una globalità sempre più connessa alla rete.
Gocce
Federica Fiorilli
Libro: Libro in brossura
editore: Porto Seguro
anno edizione: 2013
pagine: 154
Un amore. Come tanti, come nessuno. Fatto di "cose" normali, di accensioni, di ardori, di raffreddamenti, di coraggio e di paura... della fine naturalmente. Abbandonarsi vuol dire essere abbandonati? I due protagonisti non lo sanno, sanno solo che finirà. E allora lottano: contro se stessi innanzitutto ma anche contro la morte oppure contro la vita, che in fondo è la stessa cosa. Lottano contro la normalità, troppo prevedibile nell'amarezza del suo epilogo. Perché oggi è scontato amare, soffrire, vedere la propria passione evaporare. È scontato avere paura e soccombere. In amore soprattutto, dove le paure sono sconfitte. Eva e Pietro, procedono come specchi, l'una conseguenza dell'altro, schiavi del passato morboso che li avvicina ma non può unirli. Vivono, gioiscono, si piegano alle loro patologie. Consumano il loro sentimento ingenuo e profondo in una città, Firenze, vista da una prospettiva piovosa, rarefatta, nostalgica. E l'amore, allora, è davvero un inquilino misterioso che nessuno saprà mai quando arriva e quando se ne andrà. Eppure spesso, quasi sempre, finirà per andarsene. Magari lentamente, magari all'improvviso. Magari evaporando, goccia a goccia.