Libri di Eugenio Viola
Abel Herrero. Removed
Demetrio Paparoni, Eugenio Viola, Victor Fowler
Libro: Libro in brossura
editore: Magonza
anno edizione: 2022
pagine: 96
«In questa esposizione coincidono due propositi fondamentali. Da un lato, mostrare nuovamente a Cuba l’arte di Herrero e, dall’altro, prospettare una rivendicazione nel tempo di un gruppo di intellettuali russi che, per motivi di diversa natura, nel periodo sovietico, furono relegati in una zona d’ombra dove rimasero per decadi, in un anonimato totale. Queste figure, ritratte dall’artista in tele di grande formato, hanno ritrovato solo in anni recenti la posizione che meritano all’interno dell’importante panorama culturale e letterario. Tutte loro sono state riconosciute come voci fondamentali della poesia e delle lettere di questo paese e collocati nel pantheon letterario della nazione.» (Eugenio viola).
Storia della notte e destino delle comete. Gian Maria Tosatti. Ediz. italiana e inglese
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Treccani
anno edizione: 2022
pagine: 176
"Storia della Notte e Destino delle Comete" è il titolo del Padiglione Italia alla 59ª Esposizione Internazionale d'Arte - La Biennale di Venezia, a cura di Eugenio Viola, che per la prima volta nella sua storia, presenta l'opera di un solo artista, Gian Maria Tosatti. Il catalogo è il racconto del lavoro e del pensiero che hanno guidato l'artista e il curatore fino alla realizzazione dell'opera pensata per le Tese delle Vergini all'Arsenale, fortemente trasformate dall'intervento installativo di Tosatti. I contributi di Dario Franceschini, Roberto Cicutto e Onofrio Cutaia introducono all'immaginario complesso legato al progetto che si disvela nel testo critico di Eugenio Viola, nel diario e nel testo di Gian Maria Tosatti, nel dialogo tra artista e curatore, ma soprattutto nel noto articolo di Pier Paolo Pasolini, Il vuoto del potere in Italia ovvero L'articolo delle lucciole, apparso sul «Corriere della Sera» il 1 febbraio 1975. Ampio spazio è dedicato alle fotografie di Mimmo Jodice, scatti rubati all'interno delle fabbriche tra gli anni Sessanta e Settanta, e le foto degli anni Novanta di Giulia Piscitelli, che rappresentano la metafora perfetta del declino del sogno industriale tra speranza, miseria, ricchezza e cinismo.
Gian Maria Tosatti. Sette stagioni dello spirito. Catalogo della mostra (Napoli, 17 dicembre 2016-17 aprile 2016). Ediz. italiana e inglese
Libro
editore: Electa
anno edizione: 2017
Sette Stagioni dello Spirito ha portato alla progressiva riapertura di alcuni edifici storici e monumentali, abbandonati o dismessi, dislocati in diverse aree della città e radicalmente trasformati dall'intervento dell'artista. Questi luoghi sono diventati punti radianti per –opere-ambiente– che dal tessuto umano si sono estese a quello urbano, animando, spesso, interi quartieri. Nell'ideazione e realizzazione di Sette Stagioni dello Spirito, Tosatti ha ripercorso la traccia di Il Castello Interiore (1577), il libro in cui Santa Teresa d'Avila suddivide l'animo umano in sette stanze, e le ha trasfigurate in altrettante monumentali installazioni ambientali. Un'opera di matrice narrativa e filosofica e in formazione progressiva, tesa a ridefinire il rapporto fra arte e comunità – fra intervento artistico e tessuto sociale e antropologico. Il catalogo sintetizza le diverse tappe in una prospettiva unitaria, tende non solo a restituire la memoria dell'esperienza quanto a ricostruirne il percorso "dietro le quinte", permettendo al lettore di ripercorrere le sette Stagioni nella loro articolazione complessiva. Gli interventi critici, plurali, affrontano la complessità di Sette Stagioni dello Spirito da prospettive differenti: Christian Caliandro scrive della dimensione storico-politica del ciclo, Giorgio De Finis affronta le sue implicazioni da un punto di vista antropologico, Nicolas Martino indaga la matrice filosofica del lavoro mentre Alessandro Facente si concentra sulla dimensione cromatica del lavoro di Tosatti. Le conversazioni di Tosatti con Dough Ashford, Romeo Castellucci, Eva Franch, Mariangela Gualtieri, Alfredo Jaar, Paul Pfeiffer e Vicente Todolì approfondiscono la dimensione più intima del progetto. Il diario che accompagna la pubblicazione del catalogo, restituisce il racconto quotidiano ed intimo di questa esperienza, nel suo farsi.
Gian Maria Tosatti. Sette stagioni dello spirito. Catalogo della mostra (Napoli, 17 dicembre 2016-17 aprile 2016). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2017
pagine: 424
L’imponente progetto “Sette Stagioni dello Spirito” di Gian Maria Tosatti è stata un'esperienza che per metodologia e prassi ha esulato dal concetto di mostra tradizionalmente inteso, a partire dalla durata: dal 2013 al 2016. Ripercorrendo la falsariga del Castello Interiore, libro scritto da Teresa de Jesus nel 1577, Gian Maria Tosatti ha intrapreso un lungo cammino, artistico ed esistenziale, fisico e allo stesso tempo metaforico, elaborando progressivamente un discorso per immagini, in cui le sette mansioni dell'estatica santa sono state a loro volta trasfigurate dall'artista in altrettante monumentali installazioni ambientali, tutte rigorosamente site-specific, in sette luoghi che intrattengono un rapporto identitario con la città di Napoli. Sette Stagioni dello Spirito ha così portato alla progressiva riapertura di alcuni edifici storici e monumentali, abbandonati o dismessi, dislocati in diverse aree della città e diventati punti radianti per "opere-ambiente" che dal tessuto umano si sono estese a quello urbano, animando, spesso, interi quartieri. Nel complesso, Sette Stagioni dello Spirito è stato un progetto teso a ridefinire il rapporto fra i domini dell'arte e quelli dell'abitare, e ancora tra arte e comunità, concepito come un unico grande "romanzo di formazione", come lo definisce Tosatti, visivo ma soprattutto performativo, organizzato in sette capitoli sull'animo umano, costantemente teso fra i limiti, antitetici ma complementari, del bene e del male. Questo libro è pubblicato in occasione della mostra finale dedicata al progetto, al museo Madre di Napoli.
Jack & me. Cara domani. Ediz. italiana e inglese
Eugenio Viola
Libro: Libro in brossura
editore: Iemme Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 80
Jack Pierson e Ernesto Esposito: la testimonianza di un'amicizia.
Andrea Mastrovito. Here the dreamers sleep. Ediz. italiana e inglese
Matilde Amaturo, Marco Bazzini, Eugenio Viola
Libro: Libro in brossura
editore: Maretti Editore
anno edizione: 2015
pagine: 104
La mostra di Andrea Mastrovito Here the dreamers sleep prende spunto dalla storia della famiglia Andersen e dal progetto futuristico di Hendrik Christian riguardante il World Center of communication, arrivando ad affrontare il tema universale dell'utopia, come chiarisce Eugenio Viola nel testo critico in catalogo. "Questa mostra essenzialmente declina un percorso sull'utopia, Hendrik Christian Andersen era un eccentrico sognatore. Allo slancio utopico del modello di partenza, declinato in tutta la sua classica magniloquenza, Mastrovito aggiunge il contrappunto distopico del presente, cui fa riferimento lo stesso titolo della mostra, preso in prestito dalla frase incisa sulla tomba di famiglia degli Andersen, al cimitero acattolico di Roma: Here The Dreamers Sleep". Nelle cinque stanze della casa-museo, l'artista riporta in vita l'epopea familiare dello scultore Hendrik, della madre Helene, del fratello pittore Andreas, con la moglie e mecenate Olivia Cushing, evocandoli attraverso riproduzioni da giardino di capolavori scultorei, che diventano personificazioni allegoriche dei quattro membri della famiglia.
Perino & vele. The big archive 1994-2014
Lorenzo Respi, Andrea Viliani, Eugenio Viola
Libro: Copertina morbida
editore: All Around Art
anno edizione: 2014
pagine: 32
Herman Nitsch 135, aktion. Ediz. inglese e spagnola
Eugenio Viola, Antonello Tolve
Libro
editore: Fondazione Morra
anno edizione: 2013
pagine: 110
Sven Marquardt Götterdämmerung
Enrico Debandi, Eugenio Viola
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2014
pagine: 118
Orlan. Le récit-The narrative
Lóránd Hegyi, Eugenio Viola
Libro: Libro rilegato
editore: Charta
anno edizione: 2007
pagine: 333
Dalla metà degli anni Sessanta Orlan, unica nel panorama dell'arte contemporanea, ha attraversato da protagonista i maggiori movimenti artistici; la sua opera si colloca oltre i "post" e gli "ismi" e il suo stile inconfondibile è quello di un'artista complessa, irriverente, ironica e al tempo stesso blasfema, iconoclasta. Grazie a Orlan la provocazione della carne, l'indagine della parte nascosta del corpo, l'arte e la vita, il gioco dell'identità e la continua oscillazione tra reale e virtuale si innalzano al grado di poesia. Il libro - in edizione bilingue, francese e inglese documenta le opere del passato e quelle più recenti, rivelando la coerenza di una ricerca artistica proteiforme, capace di mettere tutto in discussione e di rinnovarsi incessantemente, così da trovarsi sempre nell'avamposto del rinnovamento.