Libri di Edward N. Luttwak
L'Iran funesto. Il 2020 di Teheran, la lunga notte del Medio Oriente
Edward N. Luttwak, Giulio Terzi di Sant'Agata, Nicola Pedde
Libro
editore: Paesi Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 128
Dalla morte del Generale Qassem Suleimani per mano americana, in Iran ogni scenario è aperto. Sul futuro prossimo del Paese, pesano come sempre la storia, la cultura islamica e soprattutto le istituzioni al vertice del governo, il duopolio degli Ayatollah e dei Pasdaran i quali con il loro strapotere hanno trasformato questo grande Paese in una teocrazia armata, attualmente in fase espansiva. Se da un lato i loro sogni egemonici vorrebbero Teheran dominus del Medio Oriente, la realtà di oggi fotografa un'amministrazione sbilanciata in una sfida epocale che, all'esterno vede l'Iran pesantemente coinvolto in Iraq, in Siria e in Yemen, e per questo in frizione con Arabia Saudita e Turchia. Contemporaneamente, al suo interno vede il Paese attraversato da tensioni economiche - leggi embargo - e agitazioni sociali non indifferenti, con annessi diritti umani calpestati. Un rumore di fondo cui si sommano inevitabilmente la guerra fredda con lo Stato di Israele e l'annosa questione dell'arma nucleare.
Crypto-revelation. Why there is no turning back from blockchain and digital currencies
Andrea Tortorella, Massimo Tortorella
Libro
editore: Paesi Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 128
Strategia. La logica della guerra e della pace
Edward N. Luttwak
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2013
pagine: 425
Secondo Edward Luttwak, studioso di storia militare, consulente strategico del governo americano e commentatore politico, ogni guerra è un'esperienza unica e irripetibile; eppure, nel corso degli anni e dei secoli, emergono similitudini, modelli comuni, linee di tendenza. Per questo lo studio di eventi passati come le vicende dell'impero romano o la seconda guerra mondiale possono offrire nozioni cruciali per capire il nostro mondo e per prendere le decisioni giuste nei conflitti che dobbiamo affrontare. E la storia insegna che spesso la strategia migliore è quella che a prima vista sembra la meno diretta, la più paradossale, la più contradditoria.
La grande strategia dell'impero romano
Edward N. Luttwak
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2013
pagine: 424
Fra le testimonianze della nostra civiltà, l'impero romano rappresenta il più riuscito esempio di governo sovrannazionale della storia: secondo Luttwak – esperto di strategia militare ed ex consulente del Pentagono – la chiave per comprendere i successi dei romani risiede nell'esemplare integrazione di diplomazia, forze militari e capacità politica e nell'impiego di sofisticate strategie di "intelligence" nei confronti dei nemici. Attraverso un'analisi rigorosa e sistematica della storia romana dal I al III secolo d.C., l'autore ripercorre le decisioni di grandi figure come Augusto, Adriano e Marco Aurelio, e portando alla luce sorprendenti somiglianze con il mondo contemporaneo – dalla pluralità di minacce da cui difendersi alla presenza di un permanente, benché limitato, stato di guerra – offre al lettore un saggio per interpretare in prospettiva le strategie politiche e militari dell'Occidente.
Il risveglio del drago. La minaccia di una Cina senza strategia
Edward N. Luttwak
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 279
La crescita della Cina è destinata a scalzare gli Stati Uniti dalla loro posizione dominante? Probabilmente no. La logica della strategia dei grandi imperi finirà infatti per imporre la propria legge, fermando la corsa cinese verso la supremazia. Il problema è come ciò potrà accadere. Una rapidissima crescita economica, che continua nonostante la crisi, combinata con ambizioni di influenza politica planetaria e con il rafforzamento militare, non può che destare preoccupazioni, e scatenare l'opposizione delle altre potenze. La peculiare storia della Cina, Paese grande e a lungo isolato, circondato da territori scarsamente popolati, ha prodotto intere generazioni di leader con una debole propensione alle relazioni internazionali. Ma questi stessi leader ora sono chiamati a una sfida cruciale: accettare una crescita sbilanciata, economica ma non militare, o aprire a una vera democrazia. Solo così la loro nazione potrà espandere pacificamente la sua influenza liberandosi dai conflitti che premono ai suoi confini. In caso contrario, la resistenza globale colpirà anche la crescita economica cinese, scatenando una pericolosa instabilità. Edward N. Luttwak racconta in questo libro il presente e il futuro di una terra ancora misteriosa ma ormai centrale per le sorti del mondo. "Non guardo a questo Paese e alla sua gente da osservatore distaccato, ma da persona che ne condivide speranze e preoccupazioni" scrive. Tra queste ultime, la principale è la rotta di collisione tra Cina e America.
La grande strategia dell'impero bizantino
Edward N. Luttwak
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2011
Quello di Costantinopoli è stato un caso unico nella storia: mille anni di dominio incontrastato su un impero vastissimo e multietnico. Dal IV secolo fino alla caduta, avvenuta nel 1453 per mano di Maometto II, l'Impero romano d'Oriente è sopravvissuto al gemello d'Occidente, ha retto l'onda d'urto degli Unni, degli Slavi, degli Arabi e degli altri che nei secoli hanno cercato di sfondare il limes. Eppure la forza militare, la posizione e le risorse non erano neppure lontanamente paragonabili a quelle di Roma. Come è stato possibile? Bisanzio elaborò una strategia politica e militare efficacissima, basata su un uso estremamente moderno di quella che oggi chiameremmo "intelligence". La diplomazia dell'Impero romano d'Oriente seppe imbrigliare le forze nemiche raccogliendo dettagliati dossier e riuscendo a ottenere vantaggiose concessioni a tutti i tavoli di trattativa. Sul fronte militare, cercò di conservare la pace il più a lungo possibile: mantenne alta la tensione agendo come se la guerra fosse sempre imminente, ma scese in battaglia solo quando aveva buone possibilità di vittoria. Nella politica interna, privilegiò l'integrazione e l'assorbimento per sfruttare il patrimonio di culture, tecnologie e conoscenze che ogni popolo assoggettato portava in dote. Questo libro è il frutto di quasi trent'anni di ricerche di Edward Luttwak.
La Repubblica dei mandarini. Viaggio nell'Italia della burocrazia, delle tasse e delle leggi inutili
Paolo Bracalini
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2014
pagine: 208
C'è il ristoratore multato per aver servito troppi spaghetti. Ci sono le 118 procedure da compilare per legge se si vuole aprire un'attività da estetista. C'è la famigerata "tassa sull'ombra", dovuta allo Stato per l'ombra che le tende dei negozi proiettano sul suolo pubblico, e la dichiarazione "peli di foca" per chi esporta un prodotto. C'è Equitalia con il suo "aggio", l'interesse praticato sulle temibili cartelle esattoriali, e le sue vittime. E poi l'Agenzia delle entrate con i premi per chi tartassa di più (spesso a torto). Ogni anno la burocrazia italiana costa 31 miliardi di euro: due punti di Pil persi in scartoffie e pratiche inutili. Si può dire che tutto manchi all'Italia, tranne le regole. Al contrario, i proverbiali lacci e lacciuoli, il groviglio di leggi - statali, regionali, provinciali, comunali - è così intricato che la giungla normativa italiana non ha paragoni in Europa e contribuisce all'indebolimento dei diritti dei "sudditi". I "mandarini", invece, comandano nell'ombra, con un potere enorme: nei ministeri, nella Ragioneria di Stato, nelle segrete stanze del Tesoro e del Quirinale, ma anche nei Tar che paralizzano il Paese. Paolo Bracalini ci guida nel mastodontico intreccio della burocrazia italiana con un'inchiesta che è anche un pugno allo stomaco: storie vere, testimonianze, documenti, cifre e resoconti di una follia tutta nostrana... Prefazione di Edward N. Luttwak.
La grande strategia dell'impero bizantino
Edward N. Luttwak
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2011
pagine: 540
Quello di Costantinopoli è stato un caso unico nella storia: mille anni di dominio incontrastato su un impero vastissimo e multietnico. Dal IV secolo fino alla caduta, avvenuta nel 1453 per mano di Maometto II, l'Impero romano d'Oriente è sopravvissuto al gemello d'Occidente, ha retto l'onda d'urto degli Unni, degli Slavi, degli Arabi e degli altri che nei secoli hanno cercato di sfondare il limes. Eppure la forza militare, la posizione e le risorse non erano neppure lontanamente paragonabili a quelle di Roma. Come è stato possibile? Bisanzio elaborò una strategia politica e militare efficacissima, basata su un uso estremamente moderno di quella che oggi chiameremmo "intelligence". La diplomazia dell'Impero romano d'Oriente seppe imbrigliare le forze nemiche raccogliendo dettagliati dossier e riuscendo a ottenere vantaggiose concessioni a tutti i tavoli di trattativa. Sul fronte militare, cercò di conservare la pace il più a lungo possibile: mantenne alta la tensione agendo come se la guerra fosse sempre imminente, ma scese in battaglia solo quando aveva buone possibilità di vittoria. Nella politica interna, privilegiò l'integrazione e l'assorbimento per sfruttare il patrimonio di culture, tecnologie e conoscenze che ogni popolo assoggettato portava in dote. Questo libro è il frutto di quasi trent'anni di ricerche di Edward Luttwak.
La grande strategia dell'impero bizantino
Edward N. Luttwak
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2009
pagine: 539
Quello di Costantinopoli è stato un caso unico nella storia: mille anni di dominio incontrastato su un impero vastissimo e multietnico. Dal IV secolo fino alla caduta, avvenuta nel 1453 per mano di Maometto II, l'Impero romano d'Oriente è sopravvissuto al gemello d'Occidente, ha retto l'onda d'urto degli Unni, degli Slavi, degli Arabi e degli altri che nei secoli hanno cercato di sfondare il limes. Eppure la forza militare, la posizione e le risorse non erano neppure lontanamente paragonabili a quelle di Roma. Come è stato possibile? Bisanzio elaborò una strategia politica e militare efficacissima, basata su un uso estremamente moderno di quella che oggi chiameremmo "intelligence". La diplomazia dell'Impero romano d'Oriente seppe imbrigliare le forze nemiche raccogliendo dettagliati dossier e riuscendo a ottenere vantaggiose concessioni a tutti i tavoli di trattativa. Sul fronte militare, cercò di conservare la pace il più a lungo possibile: mantenne alta la tensione agendo come se la guerra fosse sempre imminente, ma scese in battaglia solo quando aveva buone possibilità di vittoria. Nella politica interna, privilegiò l'integrazione e l'assorbimento per sfruttare il patrimonio di culture, tecnologie e conoscenze che ogni popolo assoggettato portava in dote. Questo libro è il frutto di quasi trent'anni di ricerche di Edward Luttwak.
Strategia. La logica della guerra e della pace
Edward N. Luttwak
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2001
pagine: 462
Secondo Edward Luttwak, studioso di storia militare, consulente strategico del governo americano e commentatore politico, ogni guerra è un'esperienza unica e irripetibile; eppure, nel corso degli anni e dei secoli, emergono similitudini, modelli comuni, linee di tendenza. Per questo lo studio di eventi passati come le vicende dell'impero romano o la seconda guerra mondiale possono offrire nozioni cruciali per capire il nostro mondo e per prendere le decisioni giuste nei conflitti che dobbiamo affrontare. E la storia insegna che spesso la strategia migliore è quella che a prima vista sembra la meno diretta, la più paradossale, la più contradditoria.
I nuovi condottieri. Vincere nel XXI secolo
Arduino Paniccia, Edward N. Luttwak
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2000
pagine: 312
Oggi TISCALI, una società operante nel settore della telefonia da meno di due anni, è capitalizzata in borsa quanto la FIAT. La più grande azienda italiana, con oltre duecentomila dipendenti, vale per gli investitori meno di una società sarda appena nata che conta forse cento dipendenti. E' il tramonto delle industrie "classiche", di produzione standardizzata, strutturate e gerarchizzate. E' l'avvento delle nuove imprese ad altissima tecnologia, a rete e virtuali e dei loro leader: i "nuovi condottieri". La nuova impresa ha tempi e strategie assolutamente dissonanti da quelli tradizionali. Contano le idee più che i capitali. Concepire tattiche e strategie e divenire condottieri è la sfida che dovremo affrontare tutti nel XXI secolo.