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Libri di Didier Lett

L'infanzia violata nel Medioevo. Genere e pedocriminalità a Bologna (secc. XIV-XV)

L'infanzia violata nel Medioevo. Genere e pedocriminalità a Bologna (secc. XIV-XV)

Didier Lett

Libro: Libro in brossura

editore: Viella

anno edizione: 2023

pagine: 324

A Bologna, tra il 1343 e il 1474, novantuno uomini sono accusati di aver abusato sessualmente di oltre centotrenta bambini e ragazzi, sia maschi che femmine. A partire dallo spoglio e dall’accurata analisi di questo eccezionale archivio giudiziario, Didier Lett affronta il tema della pedocriminalità nel medioevo nei suoi diversi aspetti: dalla sociologia degli accusati (in particolare dei sodomiti), all’estrema violenza degli atti da loro commessi, alle gravi conseguenze per la vittima, la sua famiglia, la comunità, la morale e persino l’intera cristianità, fino alle condanne pronunciate e alle pene inflitte ai colpevoli. Adottando una prospettiva di genere, l’autore mette in luce le profonde differenze nella rappresentazione di imputati e aggrediti – che emergono nella scrittura notarile, nel lessico giuridico utilizzato per qualificare atto e aggressore, e nelle sentenze emesse – in funzione del sesso della vittima. Una riflessione complessiva su crimine, genere e pena, che costituisce il primo studio su un tema finora trascurato dai medievisti.
29,00

Statuti comunali e circolazioni documentarie nelle società mediterranee dell'occidente (secoli XII-XV)

Statuti comunali e circolazioni documentarie nelle società mediterranee dell'occidente (secoli XII-XV)

Libro: Libro in brossura

editore: CERM

anno edizione: 2018

pagine: 259

Gli statuti sono adesso inquadrati nel complesso delle scritture prodotte per iniziativa delle autorità comunali, quali i registri delle delibere consiliari e gli strumenti di corredo degli statuti stessi, e si considera la funzione politica e la funzione di memoria della normativa statutaria. Accanto alle forme più usuali del registro sono poste in luce le forme più rare e solenni quale la redazione epigrafica. L'ampio sondaggio proposto si estende alle redazioni statutarie delle corporazioni e degli ambiti suburbani e prende in considerazione aspetti della vita sociale che furono particolarmente interessati da tali normative quali la contrattualistica agraria, la pratica testamentaria e i rapporti di credito. Sono ancora esaminate le relazioni fra le produzioni statutarie delle comunità cittadine e i poteri superiori di principati, regni, Papato, città dominanti. Ambiti delle analisi e della prospettive comparatistiche che ne derivano sono i Comuni dell'Italia centro-settentrionale, sia di centri dal peso relativamente modesto sia delle grandi città quali Ferrara, Pisa, Siena, Venezia, le universitates della Sicilia e le città e le regioni del Midi francese (Agen, Rodez, Marsiglia, Avignone e il Contado Venassino).
25,00

La confezione degli Statuti. Gli «attori» della norma nelle società del Mediterraneo occidentale nei secoli XII-XV

La confezione degli Statuti. Gli «attori» della norma nelle società del Mediterraneo occidentale nei secoli XII-XV

Libro: Libro in brossura

editore: CERM

anno edizione: 2018

pagine: 234

Questo volume è il secondo di una serie dedicata al tema «Statuti, scritture e pratiche sociali nelle società del Mediterraneo occidentale negli ultimi secoli del medioevo (secoli XII-XV)». Scopo dell'impresa è l'analisi degli statuti comunali in un'ottica di storia sociale: visti dunque non come una fonte normativa ma come una fonte della pratica, partendo dalla loro materialità per giungere alle pratiche sociali, passando attraverso le condizioni di produzione e di tradizione documentaria e considerando come gli statuti si siano iscritti nel paesaggio documentario comunale. Più specificamente il volume contiene una serie di riflessioni sul modo di costruzione degli statuti e rivolge l'attenzione agli «autori» della norma, alla retorica e alle forme di scrittura quali si riscontrano nel Midi francese (Provenza, aree di Toulouse, Montpellier, Marsiglia) e nell'Italia comunale (Toscana, Marca Anconitana), sia in grandi organismi cittadini (Siena, Marsiglia, Toulouse, Montpellier) sia in cittadine più modeste (Macerata, Cingoli) e anche in quelle piccolissime comunità rurali (Bédoin, Fiastra, Sefro) che sono state spesso emarginate dalle storiografie francese e italiana. Numerosi sono gli individui o i gruppi di persone che intervengono nel processo di elaborazione degli statuti: statutarii, juris periti, doctores legum, notai, notabili cittadini e rurali. L'obbiettivo delle ricerche qui riunite è di metterne a fuoco la formazione, l'origine locale, il livello di partecipazione all'elaborazione dei corpora statutari e alla loro promulgazione, autenticazione, conservazione e diffusione. Questi «autori» non si differenziano molto da un punto di vista sociologico, appartenendo tutti, o la loro grande maggioranza, agli strati privilegiati della popolazione. Per contro, è possibile distinguerli in funzione del ruolo che rivestivano nella catena di produzione degli statuti e nelle rispettive competenze. Questa opera collettiva pone dunque le basi per l'elaborazione di una tipologia e di una sociologia dei processi scritturali che conclusero nella costituzione dei corpora statutari.
20,00

Uomini e donne nel Medioevo. Storia del genere (secoli XII-XV)

Uomini e donne nel Medioevo. Storia del genere (secoli XII-XV)

Didier Lett

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2014

pagine: 288

Significati e modi di essere donna o uomo mutano nel tempo. Che cosa voleva dire allora essere uomo, essere donna nel Medioevo? Lo racconta questo viaggio intorno all'identità di genere: innanzitutto come era definita dalla religione, poi come si esprimeva nella divisione sociale dei ruoli, nelle differenti possibilità (per esempio di educazione e di lavoro, o di accesso al sacerdozio), nelle relazioni sociali, nella sessualità, nella vita coniugale. L'immagine che ne viene è quella di un tempo in cui i ruoli progressivamente si differenziano e soprattutto, sul finire del Medioevo, viene sancita una gerarchia tra i sessi e si afferma un predominio dell'uomo sulla donna destinato nell'epoca successiva ad accentuarsi.
22,00

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