Libri di Diane Di Prima
Memorie di una beatnik
Diane Di Prima
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2025
pagine: 200
A lungo considerato un classico underground per i toni crudi e i contenuti sfacciatamente erotici, Memorie di una beatnik (1969) è un’autobiografia al confine tra storia e invenzione, arte e pornografia, confessione e fantasia. Con piglio ironico e spietata lucidità, Diane di Prima ripercorre una pagina cruciale della cultura statunitense a partire dai comportamenti e dalle vicissitudini quotidiane dei suoi protagonisti. New York, primi anni Cinquanta: Diane ha diciotto anni quando abbandona l’università e si trasferisce a Manhattan, là dove il Lower East Side si fa labirinto di miseria, rabbia e bellezza. Il suo appartamento diventa presto un punto d’incontro per amici, artisti erranti e figure irregolari di ogni sorta. Siamo in uno dei primi esperimenti di vita collettiva, in uno spazio di libertà assoluta, nel quale le relazioni affettive, il sesso, le droghe, ma anche la musica, la scrittura e la creazione artistica vengono esplorati con urgenza autentica e radicale.
Lettere rivoluzionarie. Testo inglese a fronte
Diane Di Prima
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2021
pagine: 332
"Lettere rivoluzionarie" di Diane di Prima è un dono, un viaggio senza bussola dentro tumultuose ed emozionanti decadi di trasformazione. In Italia, fino ad oggi, l’unico testo tradotto di Diane di Prima rimane "Memorie di una beatnik", ma la sua produzione conta più di quaranta libri. Lettere rivoluzionarie è il lavoro seminale della scrittrice, che David Stephen Calonne definisce così: «Lettere rivoluzionarie cerca di creare un nuovo laboratorio della coscienza in America». All’esperienza come avventura consumerista da entrepreneur, Diane di Prima oppone un’azione collettiva sotto forma di amore volto alla rottura del dualismo tra uomo e natura, tra spirito e corpo e per questo si affida alla saggezza del Buddismo. Nell’opera la poetica della rivoluzione è capovolgimento della gerarchia del sapere; di Prima sostituisce la ragione con la magia appoggiandosi, tra gli altri, agli studi di Pico della Mirandola, Giordano Bruno, Marsilio Ficino e John Dee. Allo stesso tempo, il suo lavoro è marcato dalla lunga corrispondenza e collaborazione con giganti della poesia del Novecento come Ezra Pound, Charles Olson, Robert Duncan e Audre Lorde, e come i suoi mentori, Diane di Prima si serve della poesia sottolineandone il carattere di notizia, “archivismo”, storiografia. Attingendo dalle tendenze linguistiche del suo tempo di Prima fa emergere una poetica dell’essere. Il testo diventa così un manuale che presenta liste, consigli, avvertimenti, macabre realtà di ingiustizia. Insieme ai suoi amici Allen Ginsberg, Jack Kerouac, William Burroughs, Amiri Baraka, Diane di Prima ha segnato un’era. Le sue Lettere sono un appello che continua a tornare: un prezioso dono della sua voce.