Libri di Davide Paris
Il diritto di voto preso sul serio. La partecipazione dei cittadini residenti all'estero alle elezioni politiche
Davide Paris
Libro: Libro in brossura
editore: Bocconi University Press
anno edizione: 2025
pagine: 260
Fino a pochi decenni fa l'emigrazione comportava la perdita del diritto di partecipare alle elezioni nel paese d'origine; oggi non è più così nella maggior parte delle democrazie liberali occidentali, Italia compresa. Questa tendenza è generalmente supportata da un orientamento dottrinale internazionale, che ritiene che l'estensione del suffragio ai cittadini non residenti nel territorio dello Stato sia espressione di una più piena realizzazione del principio di uguaglianza e di una concezione più matura della democrazia. Ma che cosa implica realmente, a livello giuridico, il diritto di voto legato alla residenza? Perché e in quali casi il voto di un cittadino residente all'estero vale di più di quello di un cittadino che esercita il proprio diritto elettorale in patria?
Il primo mandato di Sergio Mattarella. La prassi presidenziale tra continuità ed evoluzione
Libro
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2022
pagine: 530
Il parametro negletto. Diritto dell'Unione europea e giudizio in via principale
Davide Paris
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: VII-163
Da oltre vent'anni la Corte costituzionale italiana ammette la possibilità di invocare il diritto dell'Unione europea quale parametro interposto nel giudizio di legittimità costituzionale delle leggi in via principale. Ciò rappresenta un'eccezione nel panorama comparato, poiché i giudici costituzionali dei principali Stati membri tendono invece a negare questa possibilità, considerandosi guardiani della sola costituzionalità delle leggi e non anche della loro conformità al diritto dell'Unione europea. Il presente volume offre un'esaustiva analisi di questa giurisprudenza costituzionale, che non è stata finora oggetto di studio specifico da parte della dottrina italiana. Viene mostrato come, sebbene il diritto dell'Unione europea venga invocato con grande frequenza nel giudizio in via principale, la Corte costituzionale preferisca generalmente definire le questioni sottopostele dallo Stato e dalle Regioni sulla base di altri parametri, risolvendosi a considerare l'eventuale contrasto della legge con il diritto dell'Unione solo quando non sia possibile evitare di farlo. Attraverso l'esame di alcuni casi concreti, la ricerca evidenzia quindi le potenzialità di un maggiore impiego del diritto dell'Unione quale parametro interposto nel giudizio in via principale e si conclude sottolineando l'opportunità che il giudice costituzionale si faccia garante del rispetto, da parte del legislatore italiano, non solo della Costituzione ma anche del diritto dell'Unione europea. Dalla prospettiva specifica del giudizio in via principale della Corte costituzionale italiana, il volume si ripropone di offrire una riflessione sul ruolo del giudice costituzionale nazionale nel quadro del costituzionalismo multilivello europeo.
L'obiezione di coscienza. Studio sull'ammissibilità di un'eccezione dal servizio militare alla bioetica
Davide Paris
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2012
pagine: 328
Con la fine del servizio militare obbligatorio il tema dell'obiezione di coscienza sembrava destinato a scomparire dal dibattito politico e culturale. Si è invece riacceso ed esteso, negli ultimi anni, su un terreno del tutto diverso, quello delle cosiddette materie eticamente sensibili. Dall'interruzione volontaria di gravidanza alla procreazione medicalmente assistita, dalle scelte relative al fine vita al riconoscimento giuridico delle unioni fra persone dello stesso sesso, le richieste di essere esentati dal compimento di atti che toccano profondamente la coscienza personale emergono dovunque si confrontano visioni fortemente contrapposte della persona umana e della sua dignità. La pretesa di non essere costretti ad agire contro la propria coscienza si scontra inevitabilmente con la necessità che le leggi siano effettivamente attuate, quali che siano le convinzioni personali di chi le deve applicare. È possibile trovare un punto di equilibrio fra queste due esigenze? La ricerca riprodotta in questo volume cerca di rispondere a questa domanda. Esaminando un'ampia casistica tratta dalla legislazione e dalla giurisprudenza italiana e di altri ordinamenti, l'autore propone una lettura dell'obiezione di coscienza che coniuga l'apertura al riconoscimento delle ragioni della coscienza con la fermezza nell'individuarne condizioni e limiti, al fine di evitarne un uso distorto.