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Libri di Daniele Morgera

Interconnessioni social. Comunicazione e media digitali

Interconnessioni social. Comunicazione e media digitali

Gennaro Loffredo

Libro: Libro in brossura

editore: Aletti editore

anno edizione: 2025

pagine: 120

"Interconnessioni Social" esplora l'origine, l'evoluzione e l'impatto dei social media sulla società moderna, analizzando il fenomeno in tutti i suoi aspetti. Il libro affronta temi come nuovi stili comunicativi, movimenti globali, strategie di marketing innovative, questioni di privacy, cyberbullismo e il confine tra vita online e offline. Offre una riflessione sulla trasformazione delle relazioni sociali e sull'elaborazione del lutto nell'era digitale, invitando il lettore a comprendere il ruolo centrale dei social network nel mondo contemporaneo.
14,00

Le mani sulla storia. Come i magistrati hanno provato a (ri)fare l'Italia

Le mani sulla storia. Come i magistrati hanno provato a (ri)fare l'Italia

Giuseppe Gargani, Daniele Morgera

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2025

pagine: 170

"In quella stanza mi aspettavano tutti e tre: Gherardo Colombo, Piercamillo Davigo e Francesco Saverio Borrelli […] i magistrati avevano voluto, attraverso di me, quella sera, tastare il polso al Parlamento, capire se avesse ancora le energie per far qualcosa, ma soprattutto avevano voluto avvertire la Dc che la partita non sarebbe finita lì. Volevano notificarci che Mani Pulite sarebbe stata una pagina senza precedenti nella storia del nostro Paese. Non un effimero fuoco di paglia, ma l’incendio della politica". Un libro-intervista, o meglio un libro-testimonianza, che restituisce il percorso di vita, di giurista e di parlamentare di Giuseppe Gargani, ma che va oltre il dato biografico incrociando alcuni passaggi fondamentali degli ultimi decenni della storia repubblicana e provando a raccontarli attraverso un preciso filo conduttore: il burrascoso, tormentato rapporto tra politica e giustizia, argomento ancora di scottante attualità, con dei focus su tangentopoli, mafiopoli, la trattativa Stato-mafia, l’Irpinia-gate. Inchieste e vicende su cui, avendo visto da vicino i fatti, l’autore fornisce elementi e prospettive di analisi con un obiettivo su tutti: concentrare l’attenzione sul cambiamento del ruolo della magistratura nel nostro Paese, che ha assunto un peso vieppiù crescente fino a mettere in crisi l’equilibrio tra i poteri dello Stato, fattore essenziale per la democrazia. Prefazione di Andrea Covotta.
16,00

Li chiamavano i magnifici 7. Ciriaco, Gerardo e gli altri: verità e leggende della DC irpina che arrivò a governare l'Italia

Li chiamavano i magnifici 7. Ciriaco, Gerardo e gli altri: verità e leggende della DC irpina che arrivò a governare l'Italia

Daniele Morgera

Libro: Libro in brossura

editore: la Bussola

anno edizione: 2024

pagine: 300

Erano così potenti e coesi che gli avversari li chiamavano quasi dispregiativamente "il clan degli Avellinesi". In Irpinia sono ancora noti come "i Magnifici 7" (anche se erano di più). Parliamo del gruppo di intellettuali e politici che, insieme a Ciriaco De Mita, formarono tra gli anni '60 e '80 del Novecento una classe dirigente straordinaria che, partendo dalle zone interne del Sud, arrivò a conquistare la guida del maggiore partito della Prima Repubblica e il Governo del Paese: Gerardo Bianco, Nicola Mancino, Biagio Agnes, Salverino De Vito, Antonio Aurigemma, Aristide Savignano, Giuseppe Gargani e Ortensio Zecchino. A 80 anni dalla nascita della Democrazia Cristiana, il libro racconta la loro storia attraverso un viaggio immaginario nei loro Paesi d'origine compiuto dai protagonisti: una nipote e un nonno a simboleggiare il cammino della memoria.
18,00

Cronache della pandemia. Storia e storie degli anni che hanno cambiato la nostra vita

Cronache della pandemia. Storia e storie degli anni che hanno cambiato la nostra vita

Daniele Morgera

Libro: Copertina morbida

editore: la Bussola

anno edizione: 2022

pagine: 240

Quando su Radio I annuncio nel giornale delle 19:00 che Tedros Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha dichiarato l'inizio della pandemia, il Covid - senza saperlo - ce lo avevo già addosso. Era l'11 marzo 2020. 24 ore prima, nel nostro Paese, erano entrate in vigore misure restrittive di sanità pubblica. Da lì a poco, tutta Italia avrebbe conosciuto il significato di una parola inglese che ha cambiato il nostro rapporto con la società, il tempo, gli spazi, forse anche con noi stessi nel generale senso di smarrimento di quei giorni: il lockdown. Chiusi dentro casa. E il più possibile distanti all'interno delle abitazioni. Per chi, come me, è nato nell'era dei viaggi a portata di tutti e delle mobilità globale, l'idea di una malattia infettiva capace di bloccare il mondo era inverosimile. Poteva essere la trama di un film horror, di quelli sulle minacce di guerre batteriologiche o su futuri fantascientifici. E invece il Coronavirus ha fatto irruzione nelle nostre vite, imponendoci cambiamenti profonde oltre a ferite e sofferenza. Il Covid è un fatto sociale totale. Ce lo siamo presi o qualcuno vicino a noi lo ha preso. Ci ha riguardato e ci riguarda tutti.
15,00

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