Libri di Concetta Papapicco
Diversamente occupati. Le nuove sfide del mercato del lavoro
Concetta Papapicco, Isabella Quatera
Libro: Copertina morbida
editore: libreriauniversitaria.it
anno edizione: 2021
pagine: 160
Vi siete mai chiesti cosa significa "occuparsi di un lavoratore"? Prima di arrivare a rispondere a questa domanda, è necessario capire chi sono i lavoratori dell'epoca post-moderna e quali sono i cambiamenti dell'attuale mondo del lavoro. In base a tali presupposti, il libro nasce con l'idea di fornire un percorso evolutivo del mercato del lavoro in chiave psico-pedagogica, individuando delle vere e proprie "ere lavorative". È ben noto che con l'evolversi della società si modifica anche il mondo del lavoro, soprattutto in seguito alla globalizzazione. Il libro parte dall'ipotesi che chi non riesce a adeguarsi alle recenti logiche del lavoro ne resta fuori, costituendo un nuovo gruppo sociale, ovvero quello dei lavoratori "diversamente occupati". Partendo proprio dall'individuazione di questa nuova categoria, l'obiettivo del libro è quello di raccontare il lavoro attraverso gli occhi e la voce dei suoi protagonisti principali: i lavoratori flessibili, espatriati, mobili, appartenenti alle categorie protette; i lavoratori della gig e della platform economy, fino ad arrivare ai lavoratori della pandemia.
Il lavoro mobilita l'uomo
Concetta Papapicco
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2021
pagine: 184
In questo suo primo volume Concetta Papapicco affronta un tema di viva attualità e di grande rilevanza, che si potrebbe sintetizzare così: che senso ha cercare la realizzazione di sé uscendo dallo spazio di vita della propria comunità di appartenenza? Nel parlare comune, l'oggetto evocato da tale interrogativo viene di solito etichettato con l'espressione 'fuga dei cervelli', che contiene una profonda venatura svalutante. Infatti, già la parola 'fuga' implica un movimento precipitoso, indotto da emozioni negative destabilizzanti come il panico e la rabbia; in tal modo risulta oscurata la possibile trama cognitiva delle operazioni di pianificazione e di calcolo. Soprattutto però, la parola 'cervelli' snatura con la forza violenta della sineddoche - in questo caso, la parte biologica (cervello) per il tutto psicosociale (persona) - il riferimento alla complessità del sistema vivente che si muove nel mondo alla ricerca di un Sé migliore. L'approccio di Papapicco al problema psico-sociale della "fuga dei cervelli" è caratterizzato dall'opzione di una prospettiva psicosemiotica focalizzata sul nesso di implicazione reciproca tra "culture" e "discorsi".