Libri di Claudio Scarpati
Leonardo scrittore
Claudio Scarpati
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2001
pagine: 264
È presente un'intenzionalità letteraria nelle scritture di scienza di Leonardo? A questa domanda tentano di dare risposta gli studi qui contenuti. Lo strumento verbale, accusato di povertà di fronte alla forza rappresentativa della pittura, è usato da Leonardo uomo di scienza per enunciare i programmi della ricerca, per affidare l'osservazione e l'esperienza alla custodia della memoria, per ridare unità agli elementi separati dalla scomposizione analitica. Ma anche il referto dello scienziato può diventare racconto, la parola può aprire spazi al di là del catalogo che l'indagine appresta, l'invenzione letteraria può entrare nella scienza e renderla comunicabile.
Invito alla lettura di Montale
Francesca D'Alessandro, Claudio Scarpati
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2012
pagine: 222
Invenzione e scrittura. Saggi di letteratura italiana
Claudio Scarpati
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2005
pagine: 336
I saggi contenuti nel presente volume riprendono alcuni momenti della letteratura italiana: le virtualità letterarie della scrittura scientifica di Leonardo; la vicenda biografica e le opere di Baldassarre Castiglione con un approfondimento sul libro del Cortegiano dedicato alla donna; una lettura delle liriche di Michelangelo accolte nel Codice Vaticano alla ricerca dell'origine delle sue rime religiose e un'esplorazione dei motivi conduttori del manoscritto di rime spirituali a lui donato da Vittoria Colonna; un'indagine sulla struttura del Galateo di Giovanni Della Casa e sul suo Frammento sulle lingue; la figura di Tancredi nella Gerusalemme liberata e la pressione della poesia tassiana lungo i confini del verisimile, in una linea che condurrà alle soglie della poetica barocca. E ancora, una radiografia dell'autografo del Cinque maggio manzoniano da cui traspare il faticoso acquisto del giudizio storico sul personaggio e un'inchiesta sulle dinamiche interne dell'Adelchi rilevate da un confronto fra le redazioni. Quindi due saggi rispettivamente rivolti alla fase finale del mito di Clizia nella poesia di Montale e all'emergere in Sereni dell'interrogativo sul nesso tra tempo e oltretempo.
Studi su Baldassarre Castiglione
Claudio Scarpati, Uberto Motta
Libro
editore: EDUCatt Università Cattolica
anno edizione: 2002
pagine: 184
Tasso, i classici e i moderni
Claudio Scarpati
Libro: Libro in brossura
editore: Antenore
anno edizione: 2000
pagine: X-186
Sulla cultura di Montale. Tre conversazioni
Claudio Scarpati
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1997
pagine: 104
Una tradizione di studi ha dimostrato che la poesia di Montale si nutre di cultura. Le conversazioni qui raccolte fanno un bilancio di queste ricerche e insieme suggeriscono, relativamente ai primi tre libri montaliani, alcune nuove prospettive. Attratto, all'epoca dei primi Ossi di seppia, dalle posizioni di pensiero volte a un'idea di scrutinio radicale del vivere, Montale appare, nei componimenti finali della raccolta, teso ad accogliere e a riscrivere con accenti assolutamente moderni i temi della fase più alta del pensiero di Schopenhauer, tra i quali è l'abdicazione come paradossale via al ritrovamento di sé. Su questa radice, non più rinnegata, si innesta la meditazione stilnovistica e dantesca della donna apportatrice di salute, la cui lontananza produce l?"inferno certo" delle Occasioni. L'incontro e il dialogo con Gianfranco Contini negli anni Trenta apre al poeta nuovi spazi di pensiero: nei primi anni Quaranta Montale legge Jaspers che conosce insieme a Karl Barth nelle rencontres ginevrine del dopoguerra. Si matura per queste vie e poeticamente si formula la nozione di riscatto trascendente che si attua nel fallimento estremo e l'idea di continuità tra consumazione e persistenza che traluce dalle Silvae e ancora è attiva nelle Conclusioni provvisorie, a sigillo del primo ciclo della poesia montaliana.
Il concilio di Trento. Istanze di riforma e aspetti dottrinali
Claudio Scarpati, Massimo Marcocchi, Giuseppe Alberigo
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1997
pagine: 156
Il Concilio di Trento (1545-1563) ha profondamente segnato la storia del cattolicesimo moderno sul piano sia della dottrina sia della prassi pastorale. In occasione del 450° anniversario della sua apertura (1545-1995) l'Università Cattolica di Milano ha ritenuto opportuno ricordarne il significato, promuovendo un ciclo di conversazioni, in cui autorevoli studiosi hanno affrontato alcuni temi nodali della riflessione conciliare. Claudio Scarpati, dell'Università Cattolica, ha illuminato alcune istanze riformatrici presenti nella cultura italiana preconciliare; Antonio Acerbi, dell'Università Cattolica, ha analizzato la ricezione del decreto tridentino sulla giustificazione, in particolare nei catechismi; Giuseppe Alberigo, dell'Università di Bologna, ha illustrato le concezioni ecclesiologiche al Concilio di Trento e nell'età moderna. Ai tre saggi fa da cornice un'ampia introduzione di Massimo Marcocchi, dell'Università Cattolica, che colloca gli studi sul Concilio di Trento nel quadro di una tradizione iniziata dal padre Agostino Gemelli, fondatore dell'Università Cattolica.
Il vero e il falso dei poeti. Tasso, Tesauro, Pallavicino, Muratori
Claudio Scarpati, Eraldo Bellini
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1990
pagine: 256
Fra tardo Cinquecento e primo Settecento la discussione intorno alla verità o falsità della poesia rispecchia gli sforzi con i quali la res literaria va precisando il proprio campo di indagine a confronto con il sapere speculativo e scientifico e in rapporto con le altre forme d'arte. Attraverso quel dibattito - ricostruito qui agli scritti di quattro protagonisti - la poesia diede forma alla definizione di se stessa e dei propri strumenti, la letteratura organizzò le sue di fese ed oppugnò la tendenza, risorgente ad ogni svolta della cultura, a considerare le sue operazioni teoreticamente inerti e irrilevanti sul piano della vita civile.