Libri di Claudio Papagno
Contumacia e processo equo
Claudio Papagno
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2010
pagine: XII-322
L'interpretazione del giudice penale tra regole probatorie e regole decisorie
Claudio Papagno
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2009
pagine: 608
Codice dell'udienza penale
Vincenzo Garofoli, Claudio Papagno, Sabino Morisco
Libro: Copertina rigida
editore: Neldiritto Editore
anno edizione: 2013
pagine: 1091
Senza pretese di esaustività, fornire una lettura sistematica dell'udienza penale significa ripercorrere i principi giuridici che governano il processo penale, intesi nella loro accezione più radicale: come prius logico cui si aderisce, diversamente a quanto avviene per le regole processuali a cui, invece, viene chiesto di obbedire. Contraddittorio nella formazione della prova, oralità, immediatezza, concentrazione sono tutti "tratti somatici" del processo che trovano - o dovrebbero trovare - nelle regole processuali il corrispondente pratico, ad uso e consumo dell'operatore giuridico che quotidianamente si confronta con la realtà processuale. L'opera ha l'obiettivo precipuo di fornire uno strumento che, con il contributo dottrinario, sia in grado di rendere intellegibili le regole processuali e la prassi giurisprudenziale formatasi intorno ad esse, non disdegnando l'apporto di soluzioni ermeneutiche alternative che, lentamente, si fanno strada nella giurisprudenza costituzionale e di legittimità. Il commento a ciascun articolo è strutturato in tre distinte Sezioni: uno snello inquadramento dell'istituto; le domande e le risposte, con l'indicazione degli interrogativi interpretativi emersi nell'applicazione delle previsioni normative, con connesse soluzioni tratte dalla più significativa e recente giurisprudenza; le formule.
Codice della prova penale
Vincenzo Garofoli, Claudio Papagno, Sabino Morisco
Libro: Copertina rigida
editore: Neldiritto Editore
anno edizione: 2012
pagine: 805
Il codice in questione è il codice più difficile a concepirsi perché "difficile" è concepire la prova tesa com'è a ricercare la verità, si intende, processuale. Eppure il desiderio, sempre vivo, di tale ricerca sta a significare che la ricerca della prova della verità è propria del processo (nel nostro caso, penale) teso qual è alla ricerca del riscontro tra quello che realmente è accaduto e quello che si configura all'analisi di chi indaga o di chi investiga. Il presente lavoro ha il precipuo obiettivo di coniugare il polimorfismo dell'istituto prova penale - così come elaborato dalla giurisprudenza - con la sistematicità codicistica della prova, la quale si fonda, naturalmente, sulla vasta e complessa ristrutturazione dogmatica del tema portante del processo. In tempi di ventilate riforme epocali, quasi mai approdate in testi legislativi definitivi, è apparso quanto mai opportuno proporre un riordino di tutto il materiale giurisprudenziale raccolto in questi anni, rivolgendo particolare attenzione agli aggiornamenti più recenti che impongono un necessario vaglio critico in senso statico (ricerca e acquisizione) e dinamico (assunzione). Dinanzi alla "latitanza" del legislatore in tema di prova, è lasciato alla prassi giurisdizionale il compito di supplire alla necessaria funzione di conformare i tradizionali strumenti processuali alla realtà del processo moderno.