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Libri di Cinzia Benussi

Il mio passato. Ricordi della Corte d'Austria e di Baviera unitamente agli eventi che condussero alla tragica morte di Rodolfo, erede al trono d'Austria

Il mio passato. Ricordi della Corte d'Austria e di Baviera unitamente agli eventi che condussero alla tragica morte di Rodolfo, erede al trono d'Austria

Maria Larisch

Libro: Libro in brossura

editore: Mgs Press

anno edizione: 2020

pagine: 272

Figlia di Luigi di Baviera, fratello dell'imperatrice Elisabetta, sin da bambina pupilla della zia Sissi ma anche succube del suo intrigante, egoistico fascino, Maria Larisch è uno di quei personaggi che scansano le responsabilità e le conseguenze dei propri atti, che altri invece a loro addebitano senza possibilità di sconto. Dopo la tragedia di Mayerling, che la vide coinvolta in prima persona (era lei che combinava gli incontri tra Rodolfo e Maria Vetsera), l'amata Sissi non volle mai più incontrare Maria, la quale peraltro, in questo concitato, vivido e romanzesco memoriale riferisce una frase di Rodolfo brutale e infangante: "Sei sempre stata la mezzana di mia madre". Dunque mezzana anche per il figlio. Ma la coloritura di questa storia raccontata vivacemente in prima persona ha ben altri accenti di violenza: il dietro le quinte del dorato mondo imperiale e dell'aristocrazia austro-bavarese è una sequenza di orrori che la Larisch butta sulla pagina senza alcun ritegno. Dopo tre matrimoni, sei figli e una vita molto movimentata, Maria morì in miseria nel convento di San Servazio, a Maastricht, in Olanda, il 4 luglio 1940.
20,50

Storia e memoria di Panzano: il quartiere operaio di Monfalcone
12,00

Il Natale di Sissi

Il Natale di Sissi

Valerio Vitantoni

Libro: Libro in brossura

editore: Mgs Press

anno edizione: 2019

pagine: 208

Nata la sera del 24 dicembre del 1837, Elisabetta per molti anni festeggiò il suo compleanno e il Natale con gran trasporto, soprattutto da giovane duchessa bavarese nella casa paterna a Monaco di Baviera o sulle rive del lago di Starnberg, circondata dall'affetto dei genitori e dei fratelli. Un tripudio di alberi di Natale, uno per ogni componente della famiglia, trovava sempre posto all'interno delle sontuose stanze; veri e propri boschi d'abeti scintillanti, riccamente decorati e illuminati dalla calda luce di mille candele. Ai piedi di ogni albero c'era sempre un piccolo presepe mentre tutt'attorno, su tavole imbandite, venivano appoggiati regali d'ogni genere che incantavano la vista dei giovani ed eccentrici Wittelsbach, ignari del loro avvenire più o meno tragico. La letizia di questi momenti accompagnò Sissi per lungo tempo, anche quando divenne imperatrice d'Austria, in una Corte rigida che lei considerava una "gabbia dorata". Anche qui, nonostante i malesseri che l'affliggevano, festeggiò sempre con gioia il Natale, come pure nell'amata residenza ungherese di Gödöllö una volta divenuta regina d'Ungheria. La leggendaria e temuta suocera, l'arciduchessa Sofia, dirà infatti di lei che il Natale era "uno dei suoi grandi momenti, poiché dona molto volentieri e generosamente, sistemando tutto con molto gusto", cercando di trovare doni che rispondessero ai desideri del marito, dei figli e anche delle tante persone del suo seguito. Dopo la tragica e misteriosa morte di Rodolfo Elisabetta non festeggiò più né compleanno né Natale. Si scopra dunque, pagina dopo pagina, come l'imperatrice d'Austria viveva questa ricorrenza: un mosaico di usanze dai Wittelsbach agli Asburgo, con una panoramica interessante sulle abitudini della famiglia imperiale nella vecchia Mitteleuropa, nostalgico viaggio in un'epoca in cui il Natale non era ancora la festa consumistica dei nostri tempi.
18,00

Elisabeth, gli ultimi anni. L'imperatrice raccontata dalla sua Dama d'onore

Elisabeth, gli ultimi anni. L'imperatrice raccontata dalla sua Dama d'onore

Irma Sztáray

Libro: Libro in brossura

editore: Mgs Press

anno edizione: 2010

pagine: 184

Sissi le è morta tra le braccia in quel tragico 10 settembre 1898, sulle rive del lago di Ginevra. Elisabeth, imperatrice d'Austria e regina d'Ungheria, aveva 61 anni e l'ultima sua dama d'onore ­ la contessa Irma Sztáray de Sztáray Nagy Mihaly, autrice di questo libro ­ 34 e solo da quattro anni seguiva l'imperatrice nei suoi forsennati spostamenti per l'Europa. La parte più interessante del diario è senza dubbio il racconto dettagliato dell'attentato: Irma vede in lontananza un uomo che si sta avvicinando verso di loro, vede Luigi Lucheni mentre urta Elisabetta e fugge. In quel momento né lei né la stessa imperatrice si accorgono della ferita che si rivelerà mortale. Solo dopo la partenza del battello Elisabetta comincia a sentire un dolore al petto... Quando Irma si rende conto che la situazione è grave chiede al comandante di riportarle a terra. Elisabetta morirà poco dopo a causa di un'emorragia interna nel suo letto all'Hotel Beau Rivage, assistita dalla sua dama d'onore che le chiude gli occhi per sempre.
18,00

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