Libri di Carlo Donolo
Sguardi sul mutamento globale
Carlo Donolo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2023
pagine: 240
Carlo Donolo (La Spezia 1938-Roma 2017), laureatosi all'Università di Pisa nel 1961, lavorò all'Olivetti e compì ricerche a Francoforte sul Meno, a Londra e a Berkeley, divenendo infine professore ordinario di Sociologia economica a Roma La Sapienza. Fondamentale nella sua vita è stato il rapporto con organizzazioni sociali le più diverse, dalla Cgil all'Istituto nazionale di urbanistica fino all'Onlus Eutropia, da lui stesso fondata. Di pari rilevanza la sua influente collaborazione con riviste sia scientifiche sia di dibattito. Studioso di istituzioni e innovazione, ha scritto da ultimo Affari pubblici: benessere privato e felicità pubblica (2017) e Su ponti leggermente costruiti (2021), entrambi pubblicati da FrancoAngeli. Questa sua opera, anch'essa postuma ed edita dal suo amico Furio Cerutti sulla base del piano originario dell'autore, non è una teoria della globalizzazione in chiave di sociologia economica o di economia dello sviluppo. È piuttosto - si sarebbe detto cento e più anni fa - una teoria della globalizzazione come rivoluzione dello spirito, uno stimolo al ripensamento della posizione dell'essere umano nel mondo dopo che questo si è allargato a dismisura e si è rovesciato il rapporto fra ciò che è globale e ciò che è locale. Da altre opere sulla globalizzazione Sguardi sul mutamento globale si distingue anche per il rilievo che vi assume il punto di vista filosofico - da dove viene, che cosa rivela, dove rischia di portarci questa globalizzazione - e quello normativo - dove non vogliamo che questa vada a finire, che cosa fare di quanto di meglio è in essa, pur racchiuso insieme ai pericoli. Rispetto all'attuale crisi della globalizzazione e alle affrettate profezie sulla sua fine, la riflessione approfondita, multidimensionale e pluridisciplinare di Donolo contribuisce a una penetrazione originale dei suoi snodi e dei suoi enigmi. Nella stessa direzione va la postfazione di Laura Centemeri e Ota De Leonardis. Furio Cerutti è professore affiliato alla Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, essendo stato fino al 2010 ordinario di Filosofia politica all'Università di Firenze. Ha scritto fra l'altro Global Challenges for Leviathan: A Political Philosophy of Nuclear Weapons and Global Warming (Rowman and Littlefield 2007, trad.it.2010) e Conceptualizing Politics (Routledge 2017). Dirige la Piccola Scuola di Politica di Firenze.
Su ponti leggermente costruiti. Considerazioni intermedie su menti e istituzioni
Carlo Donolo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
pagine: 218
Il passaggio al postmoderno segna una sfida radicale per la normatività delle istituzioni. Emergono nuove materie sociali e si afferma la dinamica fagocitante del self-interest sulle altre passioni umane. Mutano vorticosamente appartenenze, identificazioni, legami sociali, modo di lavorare. Persino il corpo e la mente sono sottoposti a tensioni imprevedibili, tra biotecnologie e realtà virtuali. Sono pensabili sistemi regolativi capaci di trattare questa complessità? Il saggio di Donolo – un testo a carattere interlocutorio, come lo definisce l’autore – ci guida in un percorso analiticamente molto sofisticato alla ricerca di istituzioni futuribili, caratterizzate da leggerezza, velocità, apprendimento, responsiveness, sostenibilità, capacitazione. Ci conduce su ponti leggermente costruiti, sospesi su quell’eterno gioco ricorsivo tra menti e istituzioni che definisce il feasible set. Qui lo “struttural-umanismo” di Donolo cerca (e forse trova) margini di autonomia per una progettualità processuale che può permettere di evitare i punti di catastrofe di cui l’evoluzione spontanea dei sistemi complessi potrebbe non essere scevra; o per lo meno di provarci.
Affari pubblici. Benessere individuale e felicità pubblica
Carlo Donolo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 340
Questo volume appare dopo la scomparsa di Carlo Donolo, avvenuta nella primavera del 2017. Esso raccoglie diversi contributi, alcuni inediti, altri rivisti, che ben riassumono l’itinerario di ricerca seguito negli ultimi decenni dall’autore. Al centro del lavoro vi è quella che con un’antica terminologia si chiama “cosa pubblica”: la cura e il governo degli “affari pubblici”, intesi come gli affari che ci riguardano tutti e ai quali tutti dobbiamo contribuire. La tesi di fondo è che occorra riprogettare lo stato resistendo alle lusinghe del neo-liberismo. Solo un pubblico che “funzioni”, legittimato e capace di prendere decisioni vincolanti ed efficaci per la collettività, può essere in grado di rimuovere i vincoli e di offrire le opportunità che permettano ai soggetti privati di arricchire e sviluppare le loro qualità. Ma come curare i fallimenti dello stato? Come renderlo davvero al servizio di un accrescimento delle libertà e di un maggior benessere collettivo? La risposta dell’autore si articola su due fronti. Da un lato, studiare a fondo le politiche pubbliche in relazione ai fattori istituzionali che le influenzano e puntare sul rafforzamento dei saperi come risorsa chiave; dall’altro, guardare alla società civile, alla sfera pubblica come luogo di apprendimento, di ridefinizione del patrimonio istituzionale, e quindi di stimolo alle organizzazioni pubbliche attraverso la crescita della riflessività sociale. Donolo è ben consapevole delle difficoltà che si incontrano per questa strada, ma ritiene che tale compito non dovrebbe essere eluso dalle scienze sociali. La sua è infatti una sociologia critica, che assume come punto di riferimento l’obiettivo di sostenere il processo di emancipazione: l’allargamento delle libertà.
Cose comuni
Carlo Donolo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Asino
anno edizione: 2014
pagine: 170
In forma dialogica e di conversazioni raccolte dalla vita quotidiana di un gruppo di giovani universitari, le riflessioni sui più importanti temi del momento. Questo libro è anche un vademecum per orientarsi nelle difficili questioni del presente, in un contesto di globalizzazione sempre più penetrante e di diseguaglianze e ingiustizie crescenti anche nelle società del benessere.
L'arte di governare. Processi e transizioni
Carlo Donolo
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2011
pagine: 257
Un compendio di nozioni base sul governare nelle società contemporanee, esposte in forma semplice e accessibile: questo vuole essere il libro di Carlo Donolo; e un insieme di idee e analisi su questioni esaminate in relazione all'oggi, ossia a quella specifica fase di transizione in cui ci troviamo e che riguarda sia la dimensione locale che quella globale, sia l'ambiente che la società. Il punto di vista assunto è il più generale possibile: "terrestre", si potrebbe dire. Gli abitanti della terra, e specialmente i cittadini dei regimi democratici, sono chiamati a una nuova consapevolezza della posta in gioco. Molte delle vecchie contrapposizioni sono diventate problematiche e vanno quanto meno rifondate. La stessa governabilità transnazionale, come mostra bene il caso europeo, è altamente problematica. Di fronte a tutto ciò, il linguaggio politico corrente è carico di scorie, di opacità, di pressappochismi. L'opinione pubblica è frastornata, disorientata, quando non deliberatamente manipolata. Nessuno - per fortuna - promette più il paradiso in terra, ma quasi mai la politica si mostra capace di garantire anche solo il minimo indispensabile, in termini di qualità sociale. Occorre quindi ripercorrere una a una le questioni del governare, le ragioni della sua difficoltà, le opzioni che abbiamo di fronte. Per farsi, se possibile, idee meno superficiali e meno superstiziose. Per cercare di riprendere, seppure in parte, il dominio sulle nostre vite e su quelle delle generazioni future.
Italia sperduta. La sindrome del declino e le chiavi per uscirne
Carlo Donolo
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2010
pagine: 175
Sempre più diffusa è la diagnosi che vuole l'Italia contemporanea caratterizzata da una vera e propria sindrome del declino. Si tratta di fenomeni comuni alle altre società europee; ma in Italia, e ormai da molto tempo, tutte le criticità (illegalità e corruzione, criminalità organizzata, inefficienza delle istituzioni, crisi fiscale, bassa produttività, disoccupazione) si presentano in forme aggravate ed eccessive. Di fronte alle sfide del cambiamento globale, il paese è confuso e sperduto, privo di una bussola. E la sua classe dirigente - se ancora possiamo definirla tale - non sembra in grado di esprimere le qualità necessarie per prendere in mano il paese e orientarlo verso un nuovo stadio di sviluppo. Troppi sono i ritardi, le aporie, le approssimazioni. Questo libro, scritto da uno dei nostri sociologi più rigorosi e radicali, si concentra sulle carenze del ceto politico, e dedica una parte importante all'analisi del populismo, che appare come la capitalizzazione politica della fragilità e del malessere da mancato sviluppo. Se la strada della guarigione si mostra lunga e difficile, non resta che ripartire da quelle risorse - spesso allo stato potenziale - che dalla sindrome italiana sono riuscite per il momento a non farsi contaminare: minoranze attive, imprese innovative, luoghi e istituzioni della cultura, nuovi movimenti. Tutta una fenomenologia della cittadinanza attiva, su cui non può che concentrarsi la speranza di un futuro diverso.
Il distretto sostenibile. Governare i beni comuni per lo sviluppo
Carlo Donolo
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2003
pagine: 240
Sostenere lo sviluppo. Ragioni e speranze oltre la crescita
Carlo Donolo
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2007
pagine: VIII-215
Crescita e sviluppo non sono la stessa cosa e questo saggio sul loro controverso rapporto è al tempo stesso un serrato pamphlet che mette sotto accusa la politica italiana. La politica, senza distinzioni, parla di crescita, intendendo la crescita del PIL, ed eventualmente dell'occupazione o magari anche delle entrate fiscali che ne conseguono. La letteratura economica e sociale, invece, ha da tempo problematizzato la nozione di crescita, specie in prospettiva globale, e lo statuto del PIL come misura del benessere. Per contro nelle culture politiche e nell'agenda della classe politica, la questione è pressoché assente, non rappresentata, se non come tema "settoriale" e marginale. Eppure, l'autore sostiene, se c'è un paese dove i problemi della crescita non possono essere adeguatamente affrontati se non in termini di sviluppo è proprio l'Italia: Donolo porta argomenti allo sviluppo sostenibile come prospettiva specificamente adatta al caso italiano, proprio perché si lega strettamente a una possibile declinazione del riformismo.
Disordine. L'economia criminale e le strategie della sfiducia
Carlo Donolo
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2001
pagine: 132
Questioni meridionali
Carlo Donolo
Libro
editore: L'Ancora del Mediterraneo
anno edizione: 1999
pagine: 144
L'intelligenza delle istituzioni
Carlo Donolo
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 1997
pagine: 260
Per l'autore occorre smettere di guardare alle istituzioni come a enti estranei, opprimenti se non nemici, da raggirare non appena possibile. Bisogna liberarsi dal complesso di Kafka e considerare piuttosto le istituzioni come "beni comuni". Il saggio di Donolo si apre fornendo un rapido (e tragico) quadro della situazione istituzionale italiana: superato il "punto di non ritorno" oltre il quale c'è il marasma, alle istituzioni si richiede proprio di tornare a assumere il ruolo di "bene comune" e di svolgere una funzione di riferimento. Donolo tratta punto per punto problemi specifici seguendone le vicende all'interno delle istituzioni. Infine il saggio analizza il rapporto tra cittadini, istituzioni, proposte di riforma e carta costituzionale.