Libri di C. Pennuto
Della tarantola. Lo studio di un medico nel Salento del XVII secolo
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2015
pagine: 190
Il "De anatome, morsu et effectibus tarantulae (L'anatomia, il morso e gli effetti della tarantola"; Roma 1696; Ginevra 1698) di Giorgio Baglivi ha avuto un'enorme fortuna editoriale ed è stato oggetto di numerosi studi. Baglivi si interroga sull'anatomia della tarantola, sul suo habitat, sulla natura del suo veleno e sugli effetti che esso produce sul corpo umano e animale. L'analisi di questi elementi diventa l'occasione per tessere le lodi della regione in cui più si registrano casi di morso della tarantola, la Puglia, e per elencare i benefici della più efficace delle terapie: la musica. Tra descrizioni di paesaggi e racconti di esperienze, che vanno dalla sperimentazione in laboratorio alla presentazione di casi clinici, si dimostra che l'unico antidoto contro il veleno del ragno è l'esecuzione di tarantelle, che permettono al paziente di danzare e quindi espellere la malattia attraverso il movimento e il sudore. Dopo aver compiuto gli studi di medicina a Napoli e Salerno, Giorgio Baglivi (Ragusa, Dalmazia 1668 - Roma 1707) si perfezionò, tra l'altro, a Bologna con Marcello Malpighi. Medico dei papi Innocenzo XII e Clemente XI, Baglivi divenne professore di chirurgia e anatomia alla Sapienza di Roma, poi, fino alla morte, professore di medicina teorica nella stessa università. Fu membro della Royal Society di Londra. Tra le sue opere, si ricordano il "De praxi medica" e il "De fibra motrice".
De sympathia et antipathia rerum. Liber 1
Girolamo Fracastoro
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2008
pagine: 462
Quaderni di osservazioni. Volume Vol. 1
Antonio Vallisneri
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2004
pagine: CVIII-258
I "Quaderni" raccolgono una massa ingente di descrizioni di esperienze, estratti ed annotazioni stese da Antonio Vallisneri principalmente negli anni compresi fra il 1694 e il 1701. La loro pubblicazione, oltre all'obiettivo di rendere disponibile una parte non irrilevante delle ricerche e degli studi naturalistici vallisneriani sinora inediti e poco o nulla noti, ha anche il fine di illustrare il metodo, la pratica scientifica, le fonti e i modelli teorici seguiti dallo scienziato. Nelle molte carte manoscritte di questi documenti affiorano elementi di straordinaria utilità per chiarire il suo metodo scientifico.