Libri di C. Negro
Danzare oltre. Scritti per la danza
Dominique Dupuy
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Ephemeria
anno edizione: 2011
pagine: 272
“Si è soli quando si scrive, raramente soli quando si danza. Ho cominciato a scrivere per davvero allo stesso tempo in cui ho cominciato a realizzare i miei soli integrali, o poco dopo, come se il lavoro sui soli integrali avesse aperto la strada alla scrittura. Quando lavoro nello studio, solo, io non cesso di rivolgermi all'altro, all'assente, non per mostrargli la mia danza né per spiegargliela, ma per farla esistere in seno a quella solitudine in cui mi trovo e nella quale essa m'immerge”. “Io danzo come scrivo e scrivo come danzo. Ho scelto di consacrarmi alla scrittura. Tuttavia non mi va di dichiararmi scrittore. Mi piace dichiararmi danzatore, che mi sembra essere l'appellativo più adeguato agli atti che faccio. La gente di teatro ha la fortuna di avere per sé il bel titolo di uomo di teatro. Uomo di danza, ecco quello che vorrei essere”. Così si presenta Dominique Dupuy all'inizio di questa sua raccolta di scritti per la danza, in parte del tutto inediti e in parte tradotti per la prima volta in italiano. Danzare oltre copre una lacuna di conoscenza e rende almeno in parte giustizia a un vero “uomo di danza”, creatore, pensatore e maestro, dall'attività eclettica e dalle visioni singolari, la cui riflessione penetra e attraversa i principali ambiti della discussione contemporanea intorno all'arte della danza: il corpo, il movimento, la creazione, l'interpretazione, la trasmissione, la memoria. Dopo le presentazioni di Hubert Godard, Eugenia Casini Ropa e Cristina Negro, la prima parte del volume, “Scritti per la danza”, comprende una scelta meditata dei testi di Dupuy ritenuti tra i più rivelatori e significativi per il pubblico italiano. La seconda parte, “Il giro d'Italia”, segue il filo di un viaggio ideale, d'insegnamento e di apprendimento, da lui compiuto nel corso di trent'anni di frequentazione artistica e umana di luoghi e persone del nostro Paese, al termine del quale si snodano variegati i pensieri e i ricordi di decine di artisti italiani, cbe con lui hanno studiato e condiviso una danza votata a spingersi “oltre”, al di là della tecnica e del virtuosismo, verso la scoperta delle ali occulte del nostro corpo e verso il volo. Infine, il DVD allegato fa meglio conoscere l'autore attraverso una lunga intervista e propone la visione di uno dei suoi ultimi lavori coreografici, L'Estran, interpretato da Françoise Dupuy e Wu Zheng. Autore Jean-Dominique Dupuy (1930) danzatore e coreografo, creativamente erede delle rivoluzioni coreiche primo-novecentesche di Germania e Stati Uniti attraverso la frequentazione di artisti singolari come Jean Weidt e Jerome Andrews, nella sua lunga carriera ha contribuito in termini fondamentali alla creazione e diffusione della danza moderna in Francia. Con la compagna d'arte e di vita Françoise Michaud, ha costruito un sodalizio creativo e pedagogico d'eccezione, generando un gran numero di originali opere teatrali e plasmando ben più di una generazione di artisti e formatori della danza contemporanea. In Italia, in particolare, Dominique Dupuy ha viaggiato a lungo, orientando e fortificando con i suoi principi sul movimento e la danza molti nostri validi artisti. La sua passione per la scrittura, singolare per un danzatore, lo ha spinto negli ultimi decenni a tradurre in parole le domande e gli esiti nati dal suo instancabile lavoro di creazione, di studio e di ricerca, di promozione di laboratori, seminari e convegni anche transdisciplinari. Cofondatore del centro di cultura Mas de la Danse in Provenza, ha edito per anni la rivista «Marsyas» e ha pubblicato i volume Une danse à l'œuvre (2002) e Danse contemporaine, pratique et théorie. Marsyas, écrits pour la danse (2007).
Management della distribuzione
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2007
pagine: 508
Il senso nell'istante. Improvvisazione e formazione
Libro
editore: Guerini Scientifica
anno edizione: 2006
pagine: 223
Tu sei il silenzio
Karl Rahner
Libro
editore: Queriniana
anno edizione: 1956
pagine: 104
«Con te voglio parlare»: un grande teologo si rivolge a Dio e stabilisce un colloquio con lui. Sicché ne nasce un testo vibrante poesia e di alta spiritualità. Queste dense pagine attestano innanzitutto una continua ricerca di Dio. Tale ricerca, che è risposta all’appello di Dio stesso, viene affrontata con grande onestà, con totale impegno esistenziale. E in tal modo vi confluiscono scienza teologica e conoscenza dell’uomo, dalla sua sofferenza, dei suoi limiti, della sua grandezza. Inoltre questa «piccola teologia poetica che sa stare in ginocchio» (A. Spadaro), pubblicata per la prima volta nel 1938 – negli anni in cui Rahner elaborava la sua prospettiva filosofica –, permette di gettare uno sguardo «nella profondità delle tendenze motrici dello spirito rahneriano e nella vigorosa capacità d’azione del suo pensiero teologico» (K. Lehmann). Questo colloquio rahneriano con Dio è ora corredato da una Postfazione, dotta e ispirata, a firma di Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica.