Libri di C. Chiappa
Wuhan. Diari da una città chiusa
Fang Fang
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 408
Dal 25 gennaio al 24 marzo 2020, Fang Fang ha raccontato online, aggirando le barriere costruite dalla censura, la vita a Wuhan durante la prima quarantena mondiale, quando l'Occidente guardava ancora la città come a un caso eccezionale e lontano. Nelle parole dell'autrice che documenta l'inizio della crisi sanitaria globale in tempo reale, combattendo una battaglia di verità contro i tentativi della propaganda di riscrivere la storia ufficiale, riconosciamo chiaramente le fasi che tutti abbiamo vissuto con poche settimane di scarto. Fino al giorno in cui la libertà sembra spuntare in lontananza. Il giorno in cui, chiudendo il diario, Fang Fang cita San Paolo: "Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede". Oggi, dopo due anni in cui la pandemia ha cambiato dalle fondamenta la nostra realtà quotidiana, le parole di Fang Fang restano a testimonianza delle difficoltà e delle emozioni potenti e impreviste vissute da tutti noi. Postfazione di Michael Berry.
Pio XII e gli ebrei. L'archivista del Vaticano rivela finalmente il ruolo di papa Pacelli durante la Seconda guerra mondiale
Johan Ickx
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 416
Il 2 marzo 1939 il cardinale Eugenio Pacelli veniva eletto papa, e dieci giorni dopo saliva al soglio pontificio con il nome di Pio XII. Fu dunque suo il compito - tutt'altro che semplice - di guidare la Chiesa negli anni terribili della Seconda guerra mondiale. A conflitto finito, Pacelli fu salutato come il salvatore di Roma dallo scempio dell'occupazione nazista: politici di primo rango e influenti personalità del mondo ebraico ne elogiarono il comportamento e l'operato. Di lì a poco, però, quella visione cambiò radicalmente. Prima la stampa sovietica poi la celebre pièce teatrale "Il vicario" lo descrissero all'opinione pubblica sotto tutt'altra luce. Cominciò a serpeggiare la cosiddetta «accusa del Silenzio», che voleva Pio XII omertoso rispetto all'orrore dei campi di concentramento e in buona sostanza complice dei nazisti. Dove stava la verità? Cosa sapeva davvero il papa delle atrocità commesse durante la guerra? Quanto erano fondate le ricostruzioni che parlavano di uno scambio epistolare tra lui e Roosevelt per prevenire l'escalation della guerra, di reti segrete per supportare la fuga dei perseguitati dal regime, di battesimi improvvisati volti a salvare migliaia di ebrei dalla deportazione? Da allora le valutazioni su Pio XII non si sono più ricomposte, e ciclicamente le discussioni sulla sua controversa figura tornano a infiammarsi. Così, deciso a spiegare le azioni del suo predecessore, papa Francesco ha da poco desecretato i documenti a riguardo. Johan Ickx lavora da più di due decenni negli archivi della Santa Sede, e oggi dirige l'Archivio Storico della Sezione per i rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato: chi meglio di lui, dunque, può raccontarci cosa dicono quelle carte, e fare finalmente chiarezza? Affidandosi alle sole testimonianze documentali autentiche, l'autore di questo libro ricostruisce per noi le vicende che videro protagonisti Pacelli e i suoi più stretti collaboratori, il celebre Bureau, dipingendo una serie di ritratti tanto vividi quanto accurati. E provando a fare luce su uno dei grandi misteri irrisolti della Seconda guerra mondiale.
Il grande assedio di Przemysl. 1914. Storia di una battaglia dimenticata
Alexander Watson
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2021
pagine: 392
Il 14 settembre 1914 la città-fortezza di Przemysl fu raggiunta dalle truppe in ritirata dell'esercito asburgico: a pochi mesi dalla dichiarazione di guerra, le propaggini nordorientali dell'impero stavano già cadendo in mano all'armata russa. L'Europa era ormai sprofondata in un conflitto che in molti avevano reputato impossibile, ed entrambi gli schieramenti avevano già subìto perdite inimmaginabili prima di allora. Di lì a poco i piani strategici elaborati tanto sul fronte occidentale quanto su quello orientale si sarebbero sgretolati, per lasciare spazio a una disperata improvvisazione tattica; e mentre a ovest lo scontro si trasformava in una guerra di trincea, a est gli occhi erano tutti puntati sulla vecchia fortezza austroungarica, giudicata la più grande e solida del tempo. Ma assaltandola a due riprese, tra l'autunno del 1914 e la primavera del 1915, le truppe dello zar avrebbero dimostrato che il gioiello degli Asburgo non poteva nulla di fronte ai progressi compiuti dall'artiglieria moderna. La vicenda di Przemysl tenne con il fiato sospeso l'opinione pubblica e suscitò una vasta eco nella stampa popolare; la strenua difesa di quella che sarebbe passata alla storia come la «Stalingrado austroungarica» ebbe il suo altissimo tributo di sangue tra soldati e popolazione civile. Alla fine, l'esercito nemico riuscì a espugnarla, ma quell'assedio - il più lungo della Prima guerra mondiale - fiaccò le forze russe prima che potessero dilagare nell'Europa centrale. Entrambi gli imperi uscirono indeboliti da quello scontro, che segnò uno dei punti di svolta nel conflitto. Eppure la tragica storia di Przemysl è stata quasi dimenticata in Occidente. Oggi, grazie a una rigorosa ricerca tra i documenti dell'epoca e i diari inediti degli abitanti assediati, lo storico e saggista Alexander Watson ci restituisce il vivido racconto di quell'epica resistenza. Mostrandoci che proprio lì vanno cercate le radici dell'orrore che avrebbe travolto la regione nei decenni a venire, tra nazionalismo, antisemitismo e furia sterminatrice.
Wuhan. Diari da una città chiusa
Fang Fang
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2020
pagine: 400
Dal 25 gennaio al 24 marzo 2020, sessanta giorni, sessanta capitoli pubblicati online. Dai primi momenti di incertezza alla speranza, passando per le ore più difficili, Fang Fang ha messo nero su bianco la vita durante la prima quarantena mondiale, quando l'Occidente guardava ancora a Wuhan come a un caso eccezionale e lontano. Che non lo riguardava. Mentre l'autrice documenta l'inizio della crisi sanitaria globale in tempo reale, ci troviamo a riconoscere chiaramente, quasi fossimo di fronte a uno stupefacente ritorno al futuro, le fasi che tutti abbiamo vissuto, con poche settimane di scarto. Le difficoltà e le emozioni, potenti e impreviste. Fino al giorno in cui la libertà sembra spuntare in lontananza. Il giorno in cui, chiudendo il diario, Fang Fang cita San Paolo: "Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede". Postfazione di Michael Berry.
Chernobyl. Storia di una catastrofe nucleare
Serhii Plokhy
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2019
pagine: 500
"Il 26 aprile 1986 l'Europa ha assistito a uno dei suoi peggiori incubi: l'esplosione di un reattore nella centrale nucleare di Chernobyl, nell'Ucraina sovietica, che ha contaminato più della metà del continente e ha messo il mondo davanti al rischio dell'annientamento. In Chernobyl, Serhii Plokhy, rinomato storico e scrittore di origine ucraina, ricrea questi eventi, minuto per minuto, in tutto il loro dramma, raccontando le storie dei pompieri, scienziati, operai e soldati che si trovarono intrappolati nell'Armageddon nucleare e riuscirono a fare ciò che apparentemente era impossibile: estinguere l'inferno e mettere il reattore a "dormire". Basato su documenti dell'epoca - molti dei quali inediti e molti riservati -, e sulla testimonianza diretta di chi c'era, il libro è un resoconto del dramma di eroi, carnefici e vittime, ma anche un'analisi impietosa della superpotenza sovietica. Un colosso che, pochi anni dopo, sarebbe drammaticamente collassato, distrutto dall'interno dal suo disfunzionale sistema politico e gestionale che il disastro di Chernobyl ha contribuito a mettere a nudo".
Pio XII e gli ebrei. L'archivista del Vaticano rivela finalmente il ruolo di papa Pacelli durante la Seconda guerra mondiale
Johan Ickx
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2021
pagine: 416
Il 2 marzo 1939 il cardinale Eugenio Pacelli veniva eletto papa, e dieci giorni dopo saliva al soglio pontificio con il nome di Pio XII. Fu dunque suo il compito - tutt'altro che semplice - di guidare la Chiesa negli anni terribili del-la Seconda guerra mondiale. A conflitto finito, Pacelli fu salutato come il salvatore di Roma dallo scempio dell'occupazione nazista: politici di primo rango e influenti personalità del mondo ebraico ne elogiarono il comportamento e l'operato. Di lì a poco, però, quella visione cambiò radicalmente. Prima la stampa sovietica poi la celebre pièce teatrale "Il vicario" lo descrissero all'opinione pubblica sotto tutt'altra luce. Cominciò a serpeggiare la cosiddetta «accusa del Silenzio», che voleva Pio XII omertoso rispetto all'orrore dei campi di concentramento e in buona sostanza complice dei nazisti. Dove stava la verità? Cosa sapeva davvero il papa delle atrocità commesse durante la guerra? Quanto erano fondate le ricostruzioni che parlavano di uno scambio epistolare tra lui e Roosevelt per prevenire l'escalation della guerra, di reti segrete per supportare la fuga dei perseguitati dal regime, di battesimi improvvisati volti a salvare migliaia di ebrei dalla deportazione? Da allora le valutazioni su Pio XII non si sono più ricomposte, e ciclicamente le discussioni sulla sua controversa figura tornano a infiammarsi. Così, deciso a spiegare le azioni del suo predecessore, papa Francesco ha da poco desecretato i documenti a riguardo. Johan Ickx lavora da più di due decenni negli archivi della Santa Sede, e oggi dirige l'Archivio Storico della Sezione per i rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato: chi meglio di lui, dunque, può raccontarci cosa dicono quelle carte, e fare finalmente chiarezza? Affidandosi alle sole testimonianze documentali autentiche, l'autore di questo libro ricostruisce per noi le vicende che videro protagonisti Pacelli e i suoi più stretti collaboratori, il celebre Bureau, dipingendo una serie di ritratti tanto vividi quanto accurati. E provando a fare luce su uno dei grandi misteri irrisolti della Seconda guerra mondiale.
Il nemico del popolo. Un momento pericoloso per dire la verità in America
Jim Acosta
Libro: Copertina rigida
editore: HarperCollins Italia
anno edizione: 2019
pagine: 448
Jim Acosta non ha mai voluto fare notizia. Reporter di lunga data noto per le sue domande scomode e brusche, dopo aver coperto la campagna presidenziale di Trump nel 2016 ed essere sopravvissuto alla sfida, era convinto di averle viste tutte. Ma mentre Trump si preparava a prestare giuramento, Acosta si è avventurato in un terreno minato: di colpo non era più disposto a tollerare gli incessanti attacchi del presidente alla stampa e all'emittente per cui lavora, la CNN, e quasi senza accorgersene si è ritrovato al centro della guerra di Trump ai media. Ciò che era iniziato nelle settimane immediatamente precedenti e successive alla cerimonia di insediamento ha conosciuto una drammatica escalation nel corso dei primi due anni di presidenza. Ne "Il nemico del popolo" per la prima volta Acosta racconta senza reticenze ciò che ha vissuto seguendo la campagna elettorale e l'amministrazione Trump, e fornisce un resoconto dettagliato di come l'attuale presidente abbia usato la sua guerra contro i media per indebolire il tessuto stesso della democrazia americana. Acosta riporta interviste, trascrizioni, schermaglie e discussioni con alcuni dei personaggi più noti della scena politica americana - Sean Spicer, Jared Kushner, Sarah Huckabee Sanders, Reince Priebus, Steve Bannon, Stephen Miller - tratteggiando un quadro inquietante e quanto mai puntuale della lotta quotidiana per far sì che l'amministrazione Trump si assuma la responsabilità delle sue azioni e delle sue parole.