Libri di Bernardo Carfagna
Arimanni. Liberi homines longobardi. Tre figure guerriere altomedievali da Castel Trosino e dal circondario Ascolano
Bernardo Carfagna
Libro
editore: Lìbrati
anno edizione: 2022
pagine: 158
Tre figure guerriere altomedievali da Castel Trosino e dal circondario Ascolano.
Milites de Marchia. Iconografia guerresca nelle Marche tra il XII e il XIII secolo
Bernardo Carfagna
Libro: Libro in brossura
editore: Lìbrati
anno edizione: 2020
pagine: 130
Sulla scia delle passate riflessioni intorno agli elementi guerreschi del gisant di Giovanni Tibaldeschi nella chiesa ascolana di San Pietro Martire, e quelli poi presi in esame in tre opere di oreficeria tre-quattrocentesca conservate in Ascoli e in Offida, le pagine di questo libro, volgendo lo sguardo a un areale storico-culturale più ampiamente marchigiano, propongono al lettore altri cinque episodi d'arte contrassegnati da connotazioni oplologiche ancora presenti nei centri medievali di Ascoli, Montefiore dell'Aso, Ancona e Fabriano. Il periodo di riferimento è qui più antico, facendo queste nuove figure parte di un repertorio iconografico che coinvolge i secoli XII e XIII.
Parvae clarae armaturae. Elementi guerreschi in tre oreficerie sacre del Tre-Quattrocento nell'Ascolano
Bernardo Carfagna
Libro
editore: Lìbrati
anno edizione: 2017
pagine: 99
In questa pubblicazione l'autore si sofferma su tre manufatti orafi particolarmente importanti nel panorama dei beni culturali della città di Ascoli e della vicina Offida: il paliotto in argento della cattedrale ascolana, il prezioso san Michele Arcangelo in argento dorato di Offida e la croce astile realizzata da Monte di Mattuccio per la chiesa parrocchiale di Porchiano nel 1460. Basata su un'attenta osservazione delle vesti guerresche delle figure presenti in queste opere, facendo capo agli studi degli storici dell'arte e quelli più specificamente incentrati sullo studio delle armi antiche, questa nuova indagine offre ai lettori una chiave di lettura originale con cui guardare a questi tesori, indicandone il sinora sconosciuto valore di testimonianze preziose e originali anche sul piano nazionale, di quello specifico ambito del 'vestire' che fu proprio degli uomini d'arme del medioevo occidentale.
I Piceni. Concordanze tra fonti antiche, genetica e archeologia sull'identità e diffusione di un popolo dell'Italia preromana
Bernardo Carfagna
Libro
editore: Capponi Editore
anno edizione: 2016
pagine: 114
Questo libro propone una ricerca a tutto campo sull'antico popolo dei Piceni, ricomponendo i fili della storia e delle leggenda attraverso l'archeologia e con l'ausilio dei più recenti e intriganti risultati della ricerca paleontologica. Le sue pagine accompagnano il lettore sia attento che curioso alle radici più lontana e inaspettate dei Piceni, indagando il fondo di verità celato nelle offuscate memorie che ci sono state tramandate dalle fonti antiche. È un viaggio avvincente, che travalica nello spazio, i limiti geografici della penisola e, nel tempo, quelli dell'Età del Ferro italiana. Si parla dei Sabini scesi dagli Appennini, si parla dei Liburni salpati dall'Illiria e approdati sulla coste centro-adriatiche, di quei Siculi più antichi e misteriosi, che le fonti ci dicono giunti nella regione in tempi ancora lontani. A tutti questi popoli lo studio del Prof. Bernardo Carfagna, vuole riconsegnare una congrua dimensione storica, per notare la grande capacità di fondersi fra loro che li ha portati, nel corso del tempo, a costruire una realtà demografica e culturale tra le più riconoscibili dell'Italia preromana. Tanto che Roma stessa, a più di due secoli dal suo trionfo sui Picentes, rese eterna la fama del popolo che nel 269 a.C. aveva osato sfidala nella vaga speranza di rimanere indipendente, assegnando il nome di Picenum alla regio V augustea.
Hic iacet vir magnus et extrenuus. Il gisant del sepolcro Tibaldeschi nella chiesa di San Pietro Martire in Ascoli Piceno
Bernardo Carfagna
Libro: Copertina morbida
editore: Lìbrati
anno edizione: 2014
pagine: 68
Introdotto dalla prefazione del Prof. Stefano Papetti, storico dell'arte e conservatore delle collezioni comunali, il libro propone al lettore un'analisi attenta e ravvicinata della grande figura guerresca al centro del monumentale sepolcro Tibaldeschi, nell'abside della chiesa ascolana di San Pietro Martire. Sconosciuta ai più, ma in verità meritevole di essere annoverata tra le più interessanti testimonianze iconografiche relative all'armamentaria italiana del Basso Medioevo, la figura giacente dell'antico guerriero ascolano trova così la sua prima vera occasione di proporsi all'attenzione del pubblico e degli specialisti.