Libri di B. Lazzaro
Ada e i numeri tuttofare. Lady Lovelace e l'invenzione del computer
Diane Stanley
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2020
pagine: 40
Sapete chi è stato il primo umano della storia a immaginare la macchina tuttofare che noi oggi chiamiamo computer? Una nobildonna inglese nata ai tempi di Napoleone! Si chiamava Ada, contessa di Lovelace, e in queste pagine scoprirete la sua storia di bambina curiosa e appassionata di scienze e matematica. Ma le sorprese non finiscono qui: Ada era infatti la figlia del poeta più famoso e stravagante del suo tempo, Lord Byron - una specie di rockstar, sempre inseguito da frotte di fan sparsi per l' Europa. L'attrazione irresistibile di Ada per la scienza era però un'eredità della madre Annabella, anche lei nobildonna col pallino della geometria - pensate che era soprannominata «Lady parallelogramma»! La genialità di Ada era quindi il risultato di un'addizione: l'immaginazione del padre poeta sommata alla mente matematica della madre. Già da bambina Ada aveva progettato di costruirsi delle ali, ma il colpo di genio arrivo quando era già mamma di tre marmocchi, grazie all'incontro con il più importante matematico dell'epoca, Charles Babbage. Ada lo aiutò a ideare il funzionamento del primo calcolatore della storia e fu allora che ebbe la sua grande intuizione: i numeri inseriti in quel calcolatore potevano fare molto più che risolvere complicate operazioni matematiche. Anche le lettere dell'alfabeto o le note musicali si potevano per esempio associare a quei numeri. Nasceva così l'idea del computer tuttofare, buono per scrivere, comporre... e giocare! Da allora, ci sono voluti più di due secoli per progettare il computer come noi lo conosciamo, ma in onore di Ada oggi si celebra in tutto il mondo l'Aria Lovelace Day, una giornata dedicata a lei e alla genialità femminile nelle scienze e nella matematica - perché ogni bambina, come ogni bambino, può dare vita a un'invenzione che cambierà il futuro di tutti.
La promessa americana. Discorsi per la presidenza
Barack Obama
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2008
pagine: 186
Dalla candidatura alla nomination di Denver, le idee, le proposte, i programmi dell'uomo del cambiamento. La lettura dei discorsi di Barack Obama per la presidenza degli Stati Uniti rafforza la sensazione che egli incarni la più significativa novità politica su scala mondiale in questo nostro tempo. Non si tratta solo di un nuovo linguaggio, di un differente stile comunicativo, di un uso potente e originale della parola, veicolato in modo da costruire una sempre più solida e larga comunità virtuale. Il popolo di Obama mostra e scopre una nuova qualità dell'attivismo politico, ai tempi di internet; offre un modello di democrazia partecipativa che è già di per sé un antidoto contro gli scetticismi dei freddi analisti del mondo globalizzato. Né è soltanto la voglia di novità, di aria fresca, a erompere prepotentemente da questi discorsi, che mostrano un forte senso del rispetto personale anche nei confronti dei più acerrimi avversari. Certo, la percezione da cui parte Obama è che ci sia una larga opinione ormai convinta che l'America di George W. Bush abbia toccato il fondo. La novità di Obama non si può neppure racchiudere soltanto nel dato oggettivo della definitiva rottura del tabù razziale, cosa che pure, ancora una volta, rappresenterebbe un fatto straordinario. C'è qualcosa di nuovo, di ulteriore e di più grande. Il fulcro essenziale della novità di Obama sta nell'orgogliosa rivendicazione dell'idea di uguaglianza come fondamento della stessa pratica democratica.
Julius il solitario
Gerard Donovan
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2008
pagine: 189
Un quarto alle tre di un pomeriggio d'autunno. Uno sparo. Di un cacciatore, forse. Piuttosto vicino, anche. Julius come sempre legge accanto alla stufa nella sua baracca tra i boschi del Maine, dove da anni vive solo, a parte la fugace, misteriosa comparsa di una donna, Claire. Nella baracca, stipati lungo le pareti, ci sono 3282 volumi, meticolosamente letti e schedati prima dal padre e poi da Julius, che sin da bambino trascorre così le sue giornate. La sola compagnia di Julius, il cane Hobbes, in quel momento non è con lui, accanto al fuoco. Come mai? Partono da una calma statica che riga dopo riga cede il passo all'inquietudine, le poche pagine che bastano a Donovan per scrivere quello che è stato definito un classico moderno: per l'asciuttezza del linguaggio che attinge al rigore della grande letteratura; per il ritmo di un thriller che attanaglia il lettore; per l'istantanea nitida, impietosa di una solitudine che si inabissa nella follia, snidata all'improvviso dalla sua latenza. Un racconto lungo tre giorni, il cui impatto sul lettore non conosce scadenza. Come avviene ai classici d'ogni tempo con cui Julius intreccia il suo dialogo quotidiano, nel tepore di una baracca sprofondata nelle nevi del grande freddo americano.
Le storie del gatto sornione
Marcel Aymé
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2005
pagine: 290
Gli animali che popolano le pagine di questo libro, lupi, vacche, galline e cani, inevitabilmente somigliano, loro malgrado, agli uomini. Tuttavia non hanno intenti moraleggianti, non vogliono insegnare nulla a nessuno. Sono piuttosto, insieme alle due incantevoli e terribili bambine che così innocentemente li seviziano, la messa in scena di storie con un sottile umorismo.
Il mito. Teorie e storie
Laurence Coupe
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2005
pagine: 171
L'autore fa qui il punto sull'evoluzione del mito, dalle definizioni risalenti all'antica Grecia a quelle proposte da molti pensatori contemporanei. Lungi dall'essere un vecchio arnese, come le argomentazioni "razionali" vorrebbero, il mito subisce un continuo processo di ricreazione. Una stretta connessione tra il mito e il linguaggio, la letteratura, la storia e l'immaginazione. E la poesia, la narrativa, il cinema e la musica pop sono alcune delle chiavi di lettura utilizzate per indagare tale rapporto. Un'analisi della diversa applicazione del termine "mito" nell'ambito della critica letteraria, dell'antropologia, della storia della cultura, del femminismo, del marxismo e della psicoanalisi.