Libri di Antonio Perri
I luoghi della cultura. Postcolonialismo e modernità occidentale
Homi K. Bhabha
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2024
pagine: 424
In questo volume, Homi K. Bhabha, uno dei maggiori teorici del nostro tempo, ridefinisce la modernità occidentale secondo la prospettiva degli studi postcoloniali. Attraverso una vastità di fonti, l’autore elabora una genealogia della postmodernità partendo dalla constatazione che i testi coloniali e postcoloniali non ci raccontano la storia dello sviluppo ineguale del mondo. Quest’ultima andrebbe riportata alla luce scavando tra le pieghe della storia ufficiale, alla scoperta di quelli che Bhabha definisce i veri “luoghi della cultura”. Ricorrendo allo stile ermeneutico di Derrida e alle metafore semiotico-psicanalitiche di Lacan, due dei suoi principali pensatori di riferimento, l’autore mette così in discussione i termini stessi della nostra cultura occidentale e coloniale. Oggi, in un momento storico in cui il confronto con l’Altro è inevitabile, la riflessione di Bhabha è quanto mai attuale e fondamentale per riuscire a comprendere meglio culture apparentemente distanti. Il risultato è il tentativo di riscrivere la storia della modernità da una prospettiva non eurocentrica.
Per una semiotica della scrittura
Antonio Perri
Libro: Libro in brossura
editore: Graphofeel
anno edizione: 2024
pagine: 166
Il libro riprende e sviluppa il nucleo di un approccio allo studio delle scritture promosso oltre trent'anni fa da un grande linguista italiano prematuramente scomparso, Giorgio Raimondo Cardona che lo aveva battezzato "antropologia della scrittura". Quella proposta, oggi, può assumere la forma di una "semiotica della scrittura" che allontanandosi dalle teorie tradizionali non incentra l'analisi soltanto sulle caratteristiche interne, formali dei singoli sistemi né sulla loro storia, spesso complessa e incerta. Al contrario l'indagine cerca di approfondire usi, funzioni, adattamenti che hanno sempre fatto di ogni scrittura e notazione lo strumento simbolico-ideologico privilegiato mediante il quale un gruppo, o un'intera cultura, agisce nel (e sul) mondo sociale producendo specifici prodotti testuali. Invece di domandarsi se le pittografie azteche sono scrittura, sostiene l'autore, occorre chiedersi quando una determinata configurazione grafica è percepita (interpretata, vissuta) come scrittura dai suoi fruitori o interpreti.
Linguistica e filologia tra oriente e occidente
Libro
editore: Il Calamo
anno edizione: 2024
pagine: 320
Petali di memorie
Antonio Perri, Salvatore Perri
Libro: Libro rilegato
editore: Grafichéditore
anno edizione: 2018
pagine: 146
Petali di memorie è uno spettacolo teatrale, teatro della vita, esistenzialista più ibseniano o all'Arthaud che pirandelliano, spettacolo che trasporta il lettore in un viaggio in verticale, e ti mostra pagina per pagina i limiti della vita umana ma anche di come superare i limiti stessi. Nel momento in cui il nostro si pone con grande umiltà e intelligenza a fare i conti con la sua esistenza e ad analizzarsi spesso con disarmante crudezza, proprio lì trabocca una sensibilità così accesa ed un cuore così palpitante da riuscire a trasformare in tenerezza la disperazione.
Perché viviamo?
Marc Augé
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2017
pagine: 133
Perché viviamo? Ha senso porsi questa domanda oggi, in una società che ha celebrato la fine di tutte le ideologie, tranne quella del consumo, e che vive del presente, dell'immediato, ponendosi solo fini a breve termine (come la redditività o la competitività)? Nell'epoca della globalizzazione siamo incapaci di rispondere a domande come: a cosa serve la conoscenza? E lo sviluppo economico? A cosa il Potere? Troppo spesso questo silenzio lascia spazio a risposte selvagge. Eppure, proprio il sentimento del vuoto e l'aspirazione a dare un senso alla vita sembrano oggi particolarmente diffuse nelle società occidentali. I processi di globalizzazione, offrendoci un'idea del tutto fuorviante dell'universale, sembrano aver eliminato ì fini fingendo di realizzarli. Ma Auge pensa che non siamo mai stati così vicini al poterli percepire per quello che sono: incitazioni alla fraternità, al pensiero, al sapere. "La necessaria relazione con gli altri, l'impossibile coscienza di sé, la legittima aspirazione a conoscere il mondo: all'interno di questo triangolo si è giocata la storia degli uomini e si giocherà ancora domani a un ritmo accelerato e senza tregua ". Sono dunque, per Auge, proprio la società, l'individuo e la conoscenza le finalità delta condizione umana.
Scrivere le culture. Poetiche e politiche dell'etnografia
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2016
pagine: 383
A quasi vent’anni anni di distanza dalla sua prima pubblicazione in America, questo libro continua a essere un testo chiave, un punto di riferimento per chiunque si chieda oggi in che modo gli studiosi occidentali possano rappresentare le culture "altre". Nato dall'incontro di dieci studiosi - otto antropologi, uno storico e un critico letterario - svoltosi a Santa Fe, nel New Mexico, nell'aprile del 1984, per organizzare un seminario sulla "costruzione del testo etnografico", “Writing Culture” è una critica radicale del mondo accademico nordamericano e dell'Occidente "evoluto". Se la scrittura riflette inevitabilmente il contesto istituzionale e politico di chi se ne avvale, è possibile rappresentare "fedelmente" e "autenticamente" culture e realtà diverse dalla propria? Con quale diritto e quale autorità? Le risposte degli autori, profondamente conflittuali con le regole fino a quel momento condivise da etnografi e antropologi, costituiscono da allora un riferimento teorico per ogni studioso di scienze umane.
La pelle e la traccia. Le ferite del sé
David Le Breton
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2016
pagine: 167
Incisioni, scorticature, scarificazioni, bruciature, escoriazioni, lacerazioni: la trama di questo libro è costituita dalle lesioni corporali che gli individui si autoinfliggono deliberatamente, nel contesto delle nostre società contemporanee. Uomini o donne - ma soprattutto donne - perfettamente inseriti nella rete creata dal legame sociale vi fanno ricorso come a una forma di regolazione delle proprie tensioni. La pelle diventa la superficie d'iscrizione del loro malessere. Si cambia il proprio corpo perché non si può cambiare l'ambiente circostante. Le ferite corporali non sono un indice di follia -proprio come i tentativi di suicidio, le fughe, i disturbi dell'alimentazione o altre forme di comportamento a rischio comuni fra le giovani generazioni - ma una particolare forma di lotta contro il male di vivere che segnala l'inadeguatezza della parola e del pensiero. L'alterazione del corpo è una ridefinizione di sé in una situazione dolorosa, un andare al di là del socialmente consentito per sentire qualcosa di forte - come se la vita normale non bastasse più. All'analisi di questa auto-chirurgia particolarmente diffusa tra gli adolescenti, David Le Breton aggiunge una riflessione sulle ferite corporali intenzionali in situazione carceraria - marchi indelebili che esprimono la resistenza all'umiliazione e alla reclusione - nonché sugli artisti di "body art" che, attraverso performances sanguinolente e dolorose, provano a scuotere lo specchio sociale.
I confini della traduzione
Bruna Di Sabato, Antonio Perri
Libro: Libro in brossura
editore: libreriauniversitaria.it
anno edizione: 2014
pagine: 234
Il codex Mendoza e le due paleografie
Antonio Perri
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 1994
pagine: 332
No reflex. Semiotica ed estetica della fotografia digitale
Riccardo Finocchi, Antonio Perri
Libro: Copertina morbida
editore: Graphofeel
anno edizione: 2012
I luoghi della cultura. Postcolonialismo e modernità occidentale
Homi K. Bhabha
Libro
editore: Meltemi
anno edizione: 2001
pagine: 384
Le riflessioni di uno tra i maggiori teorici del nostro tempo riunite in una raccolta di saggi caratterizzati dalla vastità di riferimenti letterari e dalla capacità dell'autore di ri-definire la modernità occidentale secondo la prospettiva degli studi postcoloniali. Bhabha elabora una genealogia della postmodernità, partendo dalla constatazione che i testi coloniali e postcoloniali non ci raccontano la storia dello sviluppo ineguale del mondo. Essa va invece riportata alla luce scavando tra le pieghe della storia ufficiale, alla scoperta di quelli che l'autore definisce i veri 'luoghi della cultura'.
I luoghi della cultura. Postcolonialismo e modernità occidentale
Homi K. Bhabha
Libro
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2001
pagine: 384
Le riflessioni di uno tra i maggiori teorici del nostro tempo riunite in una raccolta di saggi caratterizzati dalla vastità di riferimenti letterari e dalla capacità dell'autore di ri-definire la modernità occidentale secondo la prospettiva degli studi postcoloniali. Bhabha elabora una genealogia della postmodernità, partendo dalla constatazione che i testi coloniali e postcoloniali non ci raccontano la storia dello sviluppo ineguale del mondo. Essa va invece riportata alla luce scavando tra le pieghe della storia ufficiale, alla scoperta di quelli che l'autore definisce i veri 'luoghi della cultura'.