Libri di Anna Maria Martelli
Matnawi. Aneddoti scelti
Galal al-din Rumi
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2025
pagine: 208
Il Matnawi di Rùmì è considerato una summa dottrinale della mistica musulmana: al tempo stesso è un amplissimo commentario o trasposizione, in senso mistico, della spiritualità del Corano, cui si aggiungono menzioni di tradizioni del Profeta, vite di Santi, racconti tratti dalle opere dei suoi predecessori: ‘Attàr, Sanà’ì, Avicenna. Ogni aneddoto è intrecciato ad altri aneddoti, pensieri e riflessioni, spesso legati tra loro dal fecondissimo autore ai precedenti, solo da un sottilissimo filo che unendoli ne determina un quadro complessivo a tutto tondo che per il lettore diventa non solo piacevole alla lettura ma di profonda esperienza spirituale. Alcuni commentatori hanno voluto distinguere negli aneddoti del Matnawi due stili: quello terreno-visibile narrativo dell’aneddoto tale e quale, e un “secondo stile”, che spesso entra in funzione dopo appena pochi versi dall’inizio della storia principale, lasciata in sospeso, per passare in un regno di riflessione pura. Il poeta, nella descrizione, sembra dimenticare la storia che aveva iniziato a narrare per poi ritornarvi dopo sinuose digressioni nel regno dello Spirito, appigliandosi a una parola o a un filo esile e secondario. L’aneddoto diventa, alla fine, trattato in tal modo, tutto traslucido di realtà superiori. La realtà terrena, sostiene del resto esplicitamente Rùmì non è che un riflesso della realtà simbolica che è la vera realtà, come è più semplice comprendere dalle sue stesse parole: «L’arpa siamo noi, e Tu, Tu suoni sulle nostre corde. Noi siamo come il flauto, la nostra musica viene da Te, [siamo come] i pezzi di una scacchiera che Tu in battaglia schieri e fai muovere per la sconfitta o la vittoria. Le nostre esistenze altro non sono che non-esistenza. Tu sei l’Essere assoluto, Tu fai apparire le cose periture. Noi siamo leoni blasonati su stendardi che fiammeggiano: il Tuo soffio invisibile ci spiega sopra il mondo».
Trattato dell’amore
Muhyî-d-Dîn Ibn Arabî
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2024
pagine: 240
Quante facce, quanti aspetti ha l’amore? L’autore, come altri maestri del Sufismo, ritiene che l’amore non sia definibile ma che ciascuno porti in sé le possibilità dell’amore. Questo amore viene esplorato a diversi livelli: divino, spirituale, naturale o fisico. L’amore naturale è quell’attrazione che spinge gli esseri umani a riconoscersi l’uno nell’altro e ad arrivare a un’unione che superi le differenze di ciascuno. È il caso dell’amore materno, di quello coniugale e della carità. Da questo amore concreto si arriva a quello più elevato per Dio stesso, origine, vita intima e finalità dell’amore universale al quale nessuno può sfuggire. L’aspetto caritatevole dell’amore è raccomandato dal Libro sacro dell’Islam, il Corano, che insiste sulla compassione e il reciproco affetto fra i membri della comunità, non solamente umana, ma di tutti gli esseri creati da Dio. La Bellezza è il fine più alto dell’Amore universale, Dio essendo bello e amando la Bellezza, dice il Profeta. Bellezza che si rivela in ogni cosa da Lui creata. La creatura plasmata da Dio non fa che riportare verso il suo Creatore questo amore che è stato deposto potenzialmente in lei, e i germi che in essa sono contenuti devono essere sviluppati solo verso Dio, l’Amato vero e supremo. Ibn ‘Arabì associa sempre i diversi generi d’amore di cui è capace l’essere umano il quale, composto di un corpo, di un’anima e dello Spirito, non può far altro che partecipare ai tre modi principali con i quali l’amore si impone: fisico, spirituale e divino, per poterli realizzare in un equilibrio armonioso di tutto l’essere, arrivando a padroneggiare ciascuno di essi. Nel Trattato dell’amore l’autore include poesie, aneddoti di sante e santi musulmani, descrivendo i diversi attributi degli amanti veritieri. Riporta inoltre le diverse prospettive sull’amore che sono state presentate prima di lui da altri maestri e poeti.
Il libro dell'unicità divina
Ghazâlî Al
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2024
pagine: 176
Gli uomini, dice Ghazàlì, possono credere o non credere; quelli che credono, sono di due tipi: alle origini per gli uni e per gli altri è un giudizio di veridicità su colui che ha trasmesso loro le nozioni religiose fondamentali. Poi accade che gli uni restano fermi in quel giudizio. La loro fede è sufficiente per ottenere la salvezza: consiste nel comprendere il senso letterale delle formulazioni insegnate; è però come “un nodo” stretto sul cuore. Altri si propongono di rafforzare la loro fede. Per sciogliere il “nodo” si può ricorrere ai mezzi tradizionali: lettura assidua del Corano, studio delle tradizioni, osservanza delle pratiche cultuali. Per accedere a un livello di conoscenza ideale la chiave è la lotta spirituale, la resistenza alle passioni, la piena dedizione al ricordo di Dio. Sciolto con questi mezzi il nodo che è sul cuore, il fedele viene a trovarsi nel mondo dello “svelamento”. Il cuore, dice Ghazàlì, ha due porte: una si apre sul mondo del “regno” dell’uomo, quello visibile, percepibile coi sensi, l’altro sul mondo del “reame” di Dio, quello soprasensibile. Come si apre la porta data ai sensi è cosa nota. L’altra porta si apre al credente che, concentrandosi nel ricordo di Dio, guarda in fondo a se stesso. Alla luce della facoltà interna di chiaroveggenza il cuore rivela il suo tesoro. La confessione dell’Unicità induce la certezza che la Potenza divina è all’origine di tutto, di qui nasce la fiducia in Lui e il totale abbandono alla Sua volontà. Applicando abilmente versetti coranici alla materia che va esponendo, Ghazàlì presenta similitudini, parabole, massime e aneddoti per alleggerire una materia spesso ardua e metterla così alla portata di tutti.
Splendori degli insegnamenti Sufi
Ibn al-'Arif
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 64
Splendori degli insegnamenti sufi che qui presentiamo è l'opera più importante di Ibn al-‘Arìf. Scrive Ibn al-‘Arìf nell'introduzione: «Ho chiesto a Dio il Suo aiuto per riunire differenti capitoli composti di sentenze magnifiche che sono state pronunciate da persone ispirate da Dio. Questi insegnamenti faciliteranno il cammino per il discepolo sulla Via spirituale. Consolideranno la sua sincerità e la sua certezza che ne sono il fondamento, e inciteranno colui che le intende a raddoppiare lo sforzo davanti alle prove nella ricerca di Dio. Ho raccolto alcune di queste sentenze direttamente dai loro autori, e altre mi sono state rivelate da Dio, venendo dai Suoi tesori. Queste sentenze esprimono degli insegnamenti sottili che attirano il cuore degli aspiranti verso i tesori spirituali e i misteri invisibili». Questa raccolta presenta, in uno stile raffinato ed eloquente, una sintesi dei profondi insegnamenti dei maestri dell'esoterismo islamico sulla dottrina, sulla mèta suprema e sulle stazioni del cammino spirituale: gnosi, volontà, ascesi, fiducia in Dio, pazienza, gratitudine, paura, speranza, amore… Tutte queste nozioni chiave vengono qui esposte in modo sintetico e diretto, consentendo di chiarire le sottili ma fondamentali distinzioni da operare nella spiritualità tra i livelli ordinari cui mirano i comuni credenti e i gradi più alti raggiunti dagli eletti nella realizzazione spirituale. Il progressivo annullamento dell'io porta all'amore con il quale iniziano gli stati mistici veri e propri: si tratta di un amore che rapisce, che annulla l'individualità e porta al desiderio ininterrotto della Presenza divina. Ibn al-‘Arif correda ogni capitolo con versetti tratti dal Corano, aneddoti dei grandi Maestri e testi poetici.
Pensieri dell'anima
Anna Maria Martelli
Libro: Libro in brossura
editore: Aletti editore
anno edizione: 2021
pagine: 76
«Questi versi di Anna Maria Martelli rappresentano il nucleo tematico dell’opera che, pur sottolineando la bellezza della vita, il fascino che emana da paesaggi e immagini, mette in evidenza la precarietà della nostra esistenza. Pensiamo al rumore delle onde, ai profumi e colori intensi degli agrumi e del rosmarino. Ci sembra di assaporare frutti, di ammirare luoghi incantevoli in uno sfondo che suggerisce continue analogie. Purtroppo queste esperienze terminano perché tutto è scandito dalla clessidra che non si ferma e da un tragitto che prevede un inizio e una fine. A questo punto l’autrice, dopo aver fatto emergere i pensieri dell’anima, ci invita a valorizzare il percorso individuale, a “sfidare la vita”». Tratto dalla prefazione di Alessandro Quasimodo