Libri di Angelo Brelich
Introduzione alla storia delle religioni
Angelo Brelich
Libro
editore: Edizioni dell'Ateneo
anno edizione: 2025
pagine: 388
Come funzionano i miti. L'universo mitologico di una cultura melanesiana
Angelo Brelich
Libro: Copertina morbida
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2003
pagine: 248
Una piccola comunità di uomini e donne nel cuore della Melanesia, immersa in una natura lussureggiante e generosa, ma abitata da esseri extra-umani maligni, benigni o ambigui, sempre pronti ad interferire nell'operato umano. Questo è il quadro che fa da sfondo all'indagine di Angelo Brelich sui miti di una tribù di Paparatava, in Nuova Britannia. La loro intera mitologia è vista come un sistema organico da decifrare attraverso un codice, le cui unità e sotto-unità minori sono reciprocamente interrelate. L'analisi mira alla definizione completa del senso di questa mitologia ed elabora un metodo d'interpretazione valido per ogni altro sistema mitologico.
Introduzione alla storia delle religioni
Angelo Brelich
Libro
editore: Edizioni dell'Ateneo
anno edizione: 2003
pagine: XIV-368
La divinità tutelare segreta di Roma e Vesta
Angelo Brelich
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti University Press
anno edizione: 2025
pagine: 228
Le opere qui ripresentate segnano una tappa decisiva nel percorso umano e scientifico di Angelo Brelich. Pur se già trasferitosi in Italia presso la cattedra di Raffaele Pettazzoni, esse sono ancora fortemente improntate agli insegnamenti del primo maestro Kerényi, insegnamenti dai quali si sarebbe presto distaccato, per abbracciare convintamente l’impostazione storicistica pettazzoniana. I primi germi di questo “passaggio” sono già presenti ne La divinità tutelare segreta di Roma e in Vesta, comparse in tedesco nel 1949. Prefazione Enrico Montanari.
Gli eroi greci
Angelo Brelich
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2010
pagine: 478
Gli eroi greci sono figure molto più complicate e sconcertanti di quanto l'accezione moderna della parola non lasci presagire: anzitutto vissero soltanto nella quarta era - convulsa e grandiosa - dell'umanità (dopo l'età d'oro, quella d'argento, quella di bronzo) e si estinsero subito dopo la guerra di Troia; in secondo luogo, erano esseri semidivini - e necessariamente mostruosi. L'argomento appassiona da secoli scrittori e studiosi. Ma per una volta non sarà azzardato definire fondamentale questo libro, imponente edificio che ancora oggi, a più di cinquant'anni dalla sua costruzione, si rivela un indispensabile punto d'osservazione, da cui lo sguardo può spaziare su un territorio sconfinato. Allievo di Karl Kerényi, Brelich ha scelto nel libro di percorrere una strada divergente da quella del maestro, e di procedere risolutamente verso una prospettiva storica e comparatistica. Muovendosi tra antropologia, etnologia, archeologia, storia e filologia, Brelich riesce così a estendere e al tempo stesso a rendere più nitido l'orizzonte d'indagine, e attraverso la sua magistrale analisi degli eroi greci - enigmatici nell'orizzonte culturale moderno, dove "c'è ancora posto per un'idea di dio, ma difficilmente per esseri 'semidivini'" - permette di cogliere in tutta la sua specificità il rapporto, in Grecia, fra rito e mito.
Teatri di guerre, agoni, culti nella Grecia antica
Angelo Brelich
Libro
editore: Editori Riuniti University Press
anno edizione: 2010
pagine: 220
Le iniziazioni
Angelo Brelich
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti University Press
anno edizione: 2010
pagine: 192
Tre variazioni romane sul tema delle origini
Angelo Brelich
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti University Press
anno edizione: 2010
pagine: 192
Prolegomeni allo studio scientifico della mitologia
Carl Gustav Jung, Károly Kerényi
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2012
pagine: 272
In questo libro due maestri, e le loro idee, sono a colloquio. La tesi junghiana dell'inconscio collettivo dialoga con le pagine più vive sulla mitologia che Kerényi abbia mai scritto. La creazione mitica non è che la rappresentazione degli archetipi, e come tale rivela una sfera importante della psiche. Il testo di Kerényi si riferisce ai fanciulli e alle fanciulle divine, mentre quello di Jung ne è il naturale commento psicologico. Si tratta però di sezioni autonome, che si possono leggere anche in ordine invertito. Per Jung il tema onirico della "fanciullezza" rappresenta la parte "giovane" della psiche collettiva e come tale cela sempre un valore positivo. Prefazione di Mario Trevi.
Tra gli asfodeli dell'Elisio. Carteggio 1935-1959
Károly Kerényi, Angelo Brelich
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti University Press
anno edizione: 2012
pagine: 372
"Il nucleo del presente volume è costituito dal carteggio inedito tra Kàroly Kerényi e Angelo Brelich, due tra i massimi storici delle religioni di livello internazionale, custodito nel Deutsches Literaturarchiv di Marbach am Neckar. Se dovessimo indicare in modo sintetico l'interesse che più di ogni altro accomuna i due studiosi, tanto da indurli a intrecciare un denso dialogo epistolare, porremmo l'accento su due punti, annodati inestricabilmente tra loro: l'aspirazione a fondare un nuovo corso degli studi umanistici, al cui interno la storia delle religioni occupa una posizione d'importanza primaria; la novità dell'approccio teorico e metodologico al dominio della religione e delle religioni, che esula tanto dall'impostazione teologica, quanto dagli schemi del materialismo. Quanto appena detto non basta per dare un'idea complessiva del carteggio: quest'ultimo getta un fascio di luce su un periodo cruciale della storia politica e sociale contemporanea, su cui incombe il peso della seconda guerra mondiale e, soprattutto, dell'immane tragedia dei lager nazisti che, per cause diverse, ha impresso un marchio indelebile sia nell'animo di Kerényi che in quello di Brelich." (Dalla prefazione di Marcello Massenzio).
Paides e parthenoi
Angelo Brelich
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti University Press
anno edizione: 2014
pagine: 518
"Gli scritti di un uomo di pensiero, di un umanista, o se si vuole di un esponente delle "scienze morali", come un tempo si definiva nelle accademie della fine '800 e del secolo scorso l'insieme delle discipline non classificabili tra le "scienze della natura", non si misurano sulla quantità della documentazione erudita né sulla bibliografia citata e prodotta, destinate inevitabilmente a divenire presto obsolete, ma sulla base di una qualità difficile se non impossibile da misurare, fondata su ciò che suscita, sul grado di coinvolgimento, sulla capacità di stimolare riflessioni, provocare reazioni, fornire schemi, modelli, che nonostante il tempo rimangono attuali, indipendentemente dalla lingua in cui sono stati redatti. E 'Paides e parthenoi', a dispetto dei contemporanei fanatici della 'valutazione' statistico-quantitativa, possiede quella qualità." (dalla prefazione di Paolo Scarpi)

